La dichiarazione di Siviglia in parole semplici

INTRODUZIONE

Questa Dichiarazione è un messaggio di pace. Dice che la pace è possibile e che le guerre possono cessare. Dice che può cessare la sofferenza della guerra, la sofferenza della gente che viene ferita e muore e la sofferenza dei bambini che rimangono senza casa o senza famiglia. Dice che invece di preparare la guerra, possiamo usare il denaro, ad esempio, per insegnanti, libri, scuole, medici, medicine e ospedali.
Noi autori di questa Dichiarazione siamo scienziati provenienti da vari paesi, dal nord, dal sud, dall’est e dall’ovest. Questa Dichiarazione è stata sottoscritta e pubblicata da molte organizzazioni di scienziati di tutto il mondo, tra cui antropologi, etologi (studiosi del comportamento animale), fisiologi, politologi, psichiatri, psicologi e sociologi.
Abbiamo studiato il problema della guerra e della violenza con metodi scientifici moderni. Naturalmente le conoscenze non sono mai definitive ed un giorno sapremo di più di quanto sappiamo oggi. Ma abbiamo il dovere di esprimere il nostro pensiero sulla base degli ultimi dati scientifici.
Alcuni affermano che la violenza e la guerra non possono cessare perché fanno parte delle nostre caratteristiche biologiche naturali. Noi diciamo che non è vero. Un tempo si diceva che la schiavitù e la sopraffazione in nome della razza e del sesso facessero parte delle nostre caratteristiche biologiche. Alcuni pretendevano persino di poter provare scientificamente queste affermazioni. Ora sappiamo che avevano torto. La schiavitù non c’è più e ora il mondo è impegnato a porre fine alla sopraffazione in nome della razza e del sesso.

CINQUE PROPOSIZIONI

1. E’ scientificamente scorretto dire che le guerre non finiranno mai perché gli animali fanno la guerra e gli esseri umani sono come gli animali. Prima di tutto questo non è vero, perché gli animali non fanno la guerra. In secondo luogo non è vero perché noi non siamo esattamente come gli animali. Diversamente dagli animali noi possediamo una cultura umana che possiamo modificare. Una cultura in cui è presente la guerra in un determinato secolo può cambiare e vivere in pace con i popoli vicini in un altro secolo.
2. E’ scientificamente scorretto dire che la guerra non può finire perché fa parte della natura umana. Le argomentazioni sulla natura umana non possono provare nulla, perché la nostra cultura umana ci fornisce la capacità di plasmare e modificare la nostra natura da una generazione all’altra. E’ vero che i geni che vengono trasmessi nelle uova e negli spermatozoi dai genitori ai figli influenzano il nostro modo di agire. Ma é anche vero che siamo influenzati dalla cultura in cui cresciamo e che possiamo assumerci la responsabilità delle nostre azioni.
3. E’ scientificamente scorretto dire che la violenza non può finire perché gli esseri umani e gli animali violenti sono in grado di vivere meglio ed di avere più figli degli altri. In realtà i risultati della ricerca scientifica dimostrano che gli esseri umani e gli animali vivono meglio quando imparano a lavorare bene insieme.
4. E’ scientificamente scorretto dire che siamo costretti ad essere violenti a causa del nostro cervello. Il cervello fa parte del nostro corpo come le gambe e le mani. Possono essere tutti usati per la cooperazione come per la violenza. Poiché il cervello è la base organica della nostra intelligenza, ci permette di pensare a quello che vogliamo fare e a quello che dovremmo fare. E poiché il cervello ha una grande capacità di apprendimento possiamo inventare nuovi modi di fare le cose.
5. E’ scientificamente scorretto dire che la guerra è causata dall'”istinto”. La maggior parte degli scienziati non usa più il termine “istinto” perché nessuno dei nostri comportamenti è così determinato da non poter essere modificato dall’apprendimento. Naturalmente abbiamo emozioni e motivazioni, come la paura, la rabbia, il sesso e la fame, ma ognuno di noi è responsabile per quanto riguarda i modi in cui le esprimiamo. Nella guerra moderna le decisioni e le azioni dei generali e dei soldati non sono di solito dettate dall’emozione. Al contrario, essi eseguono i loro compiti sulla base dell’addestramento ricevuto. Quando i soldati vengono addestrati alla guerra e quando alla gente si insegna a dare il proprio appoggio a una guerra, gli si insegna ad odiare e a temere il nemico. Il problema più importante è capire perché vengano addestrati e preparati in questo modo innanzitutto dai capi politici e dai mass media.

CONCLUSIONE

Concludiamo affermando che le nostre caratteristiche biologiche non ci condannano alla guerra e alla violenza. Al contrario, noi possiamo porre fine alla guerra e alla sofferenza che ne deriva. Non possiamo farlo agendo da soli, ma soltanto insieme. Tuttavia è molto diverso se ciascuno di noi crede o no che lo possiamo fare. Altrimenti è verosimile che non ci proviamo neppure. La guerra è stata inventata nei tempi passati e nello stesso modo possiamo inventare la pace nel nostro tempo. Ciascuno di noi fare la propria parte.

Traduzione di Camilla Pagani