Mettersi gli occhiali di Gandhi significa pensare un cinema nuovo, che offra visioni di pace invece che di guerra, di condivisione più che di esclusione, di partecipazione e non di antagonismo.
32° Torino Film Festival
Premio alla cinematografia nonviolenta
GLI OCCHIALI DI GANDHI
a cura del Centro Studi Sereno Regis
La Giuria della quarta edizione del premio “gli occhiali di Gandhi” premia:
QUI
di Daniele Gaglianone
Per aver saputo raccontare in modo onesto e diretto come una comunità stia portando avanti da tempo una lotta per i diritti e i beni comuni con molteplici strumenti nonviolenti. Una riflessione sulla democrazia che rovescia gli stereotipi della politica e dell’informazione.
Menzione speciale a:
Iranien
di Meheran Tamadon
Per aver lavorato alla creazione di uno spazio comune dove proporre la soluzione dei conflitti attraverso il dialogo. Un coraggioso esempio di utilizzo del cinema come strumento nonviolento.
Menzione speciale a:
Eau argentée, Syrie autoportrait
di Ossama Mohammed, Wiam Simav Bedirxan
Per come i registi e i “mille e uno sguardi” hanno saputo utilizzare il mezzo cinematografico per documentare in maniera intima e collettiva le crescenti atrocità di una guerra nell’incerta quotidianità del popolo siriano, oggi.
Il premio “gli occhiali di Gandhi” 2014 è stato consegnato sabato 30 novembre, alle ore 17 nella sala Poli, Centro Studi Sereno Regis, via Garibaldi 13, Torino. Hanno conferito il premio Claudia e Silvia Pinelli con un contributo video di Moni Ovadia
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!