Premio gli occhiali di Gandhi 2018. Il regista sarà presente in sala
Mentre la classe politica insegue emergenze e visibilità, c’è un’Italia che agisce quotidianamente per mettere al centro dignità e giustizia. E’ un’Italia plurale e spesso femminile; la raccontiamo in Dove Bisogna Stare.
Georgia, ventiseienne, faceva la segretaria. Un giorno stava andando a comprarsi le scarpe; ha trovato di fronte alla stazione della sua città, Como, un accampamento improvvisato con un centinaio di migranti: era la frontiera svizzera che si era chiusa. Ha pensato di fermarsi a dare una mano. Poi ha pensato di spendere una settimana delle sue ferie per dare una mano un po’ più sostanziosa. E’ ancora lì.
Lorena, una psicoterapeuta in pensione a Pordenone; Elena, che lavora a Bussoleno e vive a Oulx, fra i monti dell’alta Valsusa, e Jessica, studentessa a Cosenza, sono persone molto diverse; sono di età differenti, e vengono da mondi differenti. A tutte però è successo quello che è successo a Georgia: si sono trovate di fronte, concretamente, una situazione di marginalità, di esclusione, di caos, e non si sono voltate dall’altra parte. Sono rimaste lì, dove sentivano che bisognava stare.
Note di Regia/Dichiarazione Autore
Questo documentario racconta di una possibile risposta a questi tempi cupi. Non racconta l’immigrazione dal punto di vista di chi sceglie di partire o è costretto a farlo: è innanzitutto un film su di noi, sulla nostra capacità di confrontarci con il mondo e di condividerne il destino.
Note di produzione
C’è un paese raccontato come terrorizzato dalle migrazioni e violentemente ostile nei confronti dei migranti. Su questa narrazione, una parte del ceto politico continua a costruire la propria identità e le proprie fortune elettorali. Un’altra parte del ceto politico sembra invece incapace di parlare ad un paese spaventato e sempre più aggressivo.
Ma esiste anche un altro paese, che pratica solidarietà e lotta per i diritti ogni giorno, in maniera spesso informale e non strutturata. Non è professionismo, e a volte non è nemmeno esattamente militanza. Dove bisogna stare racconta quattro donne, di età diverse, che in luoghi diversi sono impegnate in attività a prima vista assurde al senso comune o quello spacciato come tale. Donne che appaiono fuori luogo rispetto alla narrazione dominante, quasi incomprensibili. Ascoltando i loro racconti e restituendo il loro quotidiano scopriamo, invece, discorsi e gesti lineari, straordinari nella loro semplicità. Scopriamo che non stanno fuori luogo, ma in un luogo molto reale, nel luogo in cui sentono di avere bisogno di stare.
In opposizione alla retorica folle dell’invasione e della chiusura, e a quella dei raffinati ragionamenti dei benpensanti per mestiere, sono persone come Elena, Georgia, Jessica, Lorena la speranza per provare ad uscire assieme dai problemi e dalle tensioni causate da un fenomeno epocale come le migrazioni, fenomeno che fa emergere con forza le contraddizioni e le ingiustizie della nostra società.
Italia, 2018, 98’’
riprese: HD Proiezione: DCP, Bluray, DVD
Regia: Daniele Gaglianone
Soggetto e Sceneggiatura: Daniele Gaglianone, Stefano Collizzolli
Fotografia: Matteo Calore
Montaggio: Enrico Giovannone
Audio in presa diretta: Val di Susa, Gianluca Tamai; Como, Cosenza e Pordenone, Stefano Collizzolli
Montaggio Suono e Mix: Vito Martinelli
Correzione Colore: Paolo Rapalino
Produzione: Stefano Collizzolli, Andrea Segre
Produzione esecutiva: Simona Chiarello Ciardo, Giulia Campagna, Emanuela Minasola
Amministrazione: Elena Pinton
Comunicazione: Chiara Tringali, Nicoletta Cartocci
Repertorio: Askanews, LocalTeam, Espansione TV
Con Jessica Cosenza, Lorena Fornasier, Georgia Borderi, Elena Pozzallo
e con Andrea Franchi, Jahanzeb Momand, Marina Escosso, Elena Silvia Massara, Monica Gagliardi, Davide Rostan, Renato Sibille, Drammeh Musa, Marilù Sansica
Musiche: Passi (Evandro Fornasier, Massimo Miride) Aria di Berlin (Walter Magri) Rumore rosa (Giorgio Ferrero, Rodolfo Mongitore)
Ringraziamenti: Giuseppe De Mola, Giuseppe La Rosa, Marco Bertotto, Giorgio Gambelli, Matteo Pietrobelli, Alberto Cagol, Sofia Elena Allegro, Don Giusto Della Valle, Sportello Caritas Como, Don Guanella, Sportello Diritti Migranti, Centro Sociale Rialzo, Prendocasa Cosenza
una produzione: Zalab film srl, da un’idea nata in collaborazione con Medici Senza Frontiere in collaborazione con Rai3-Doc3 Annamaria Catricalà e Fabio Mancini
realizzato con il sostegno di Medici Senza Frontiere e Piemonte Doc Film Fund – fondo regionale per il documentario – Piemonte Film Commission
Premio “gli occhiali di Gandhi” 2018
Primo appuntamento della seconda rassegna cinematografia “gli occhiali di Gandhi”. Gli altri appuntamenti:
Mercoledi 13 febbraio, ore 20:30
Blue Heart di Britton Caillouette
Usa, 2018, 40’. Prima Visione Italiana
I Balcani ospitano gli ultimi fiumi incontaminati del continente europeo. Le lobby dell’energia hanno varato un programma di sfruttamento che prevede la costruzione di quasi 3000 nuove dighe per lo sfruttamento dell’energia idroelettrica. Questo rischia di provocare danni irreversibili ai fiumi, alla fauna e alle comunità locali.
di Jordie Montevecchi e Gabriel Manrique
Italia, 2013, 58’
Sandgrains è un documentario sugli effetti della pesca industriale. I grandi pescherecci internazionali depredano i mari incuranti spesso dei limiti delle acque internazionali. Inseguono il pesce con radar e sonar, usano reti chilometriche. I popoli delle coste dell’Africa si vedono espropriati della unica risorsa per sopravvivere…
Cultures of Resistance di Iara Lee
Brasile, 2010, 90’. Prima Visione Italiana
La attivista e videomaker Iara Lee, con una ricerca durata anni, documenta decine di azioni di resistenza nel mondo: spesso è una resistenza nonviolenta, a volte, quando le condizioni culturali e sociali non lo permettono, diventa ribellione violenta. Alle ingiustizie, ai soprusi, al costante tentativo di appropriarsi della terra e delle risorse altrui.
Victor Jara, el derecho de vivir en paz
di Carmen Luz Parot
Cile, 1999, 100’. Prima Visione Italiana
Un tributo commosso e documentato sulla vita del grande drammaturgo, scrittore e cantante cileno. Dalle parole degli amici a quelle della moglie ritroviamo l’opera e la passione dell’impegno civile e politico di un cantautore che ha ispirato le generazioni.
La lunga strada gialla
di Christian Carmosino e Antonio Oliviero
Italia, 2016, 80’
Due ragazzi siciliani lanciano un messaggio ecologico e di giustizia sociale. Da Palermo a Roma a dorso di mulo, attraversando le campagne del sud, incontrando gente e luoghi che rischiano di perdersi. Per arrivare a Roma, a dire che l’agricoltura va ripensata e che anche il rapporto dell’uomo con il viaggio, il tempo, lo sfruttamento dell’ambiente, vanno ripensati.
Mercoledì 10 aprile, ore 20.30
Tutti pazzi per Paolo
di Donato Canosa
Italia, 2018, 50’
Paolo ha 12 anni, Donato è il suo insegnante di sostegno. Si conoscono al secondo anno di scuola media. Mettendo in scena il ritorno di Ulisse ad Itaca narrato nell’Odissea, vivono un percorso pedagogico dove realtà e finzione si intrecciano continuamente e diventano gli strumenti educativi per conoscere sé stessi e il mondo.
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