Come sono diventata la protagonista | Beáta Mészárosová

(in Oggi Protagonisti Tour per l’Italia)

Tutto è iniziato con una telefonata dell’Agenzia Nazionale Giovani che mi proponeva di far parte del gruppo di giovani ragazze e ragazzi in un tour attraverso l’Italia per raccontare la mia storia legata al progetto Erasmus+ e ai benefici che si possono trarre da un anno di esperienza con l’European Solidarity Corps. Come si può rifiutare? Dopo la conferenza stampa di presentazione del tour a Roma, il 21 giugno, incontriamo anche il Presidente del Consiglio dei Ministri Conte, che ci ha augurato buon viaggio e non vedevo l’ora della prima tappa. Con gli altri compagni di viaggio noti anche come i “fantastici 4” ci siamo trovati subito molto bene. 

Al Centro Studi Sereno Regis ho imparato, oltre alle altre cose, di non farmi delle grandi aspettative per non rimanere delusa dal fatto che il risultato potesse non rispecchiare la mia immaginazione. Per quello sono partita senza alcuna idea di come potesse proseguire il viaggio, di cosa succederà. E ho fatto bene! Perché ogni giorno, ogni tappa e ogni piazza social erano diverse e ricchissime nello stesso tempo. È stata proprio la diversità che le ha rese così belle. L’incontrare tante ragazze e tanti ragazzi giovani delle diverse regioni, l’ascoltare le loro storie, i loro sogni e le loro idee mi ha fatto pensare a quanto sarebbe facile con tutta questa loro voglia, cambiare qualcosa per davvero.

L’Oggi Protagonisti Tour ha una declinazione particolare che ha lo scopo di fornire esempi e modelli positivi a cui ispirarsi e affrontare i grandi temi che ruotano attorno ai/alle giovani e alle politiche giovanili.

Siamo partiti il 25 giugno da Torino dove sulla piazza social, utilizzata per la condivisione e la creazione della rete sia fra le associazioni sia fra i/le giovani, abbiamo presentato il nostro progetto RadicalisatiOFF. Una parte dell’intervento è stata dedicata a un altro progetto del centro studi che si chiama “Peer Educator” presentata da Giuseppe, allievo dell’I.T.I.S. Pininfarina formato insieme ad altri suoi compagni e compagne per diventare peer educator con lo scopo di realizzare interventi di animazione e formazione all’interno della sua scuola.

E così via… il 26 giugno a Milano, il 27 a Padova, il 28 a Cattolica, il 29 a Macerata, il 30 a L’Aquila, il 1 luglio a Napoli, il 3 a Taranto, il 4 a Catanzaro e la tappa conclusiva il 6 a Palermo. Abbiamo visitato 10 città italiane nelle varie regioni, percorso 2093 chilometri, incontrato più di 2160 giovani ma in più abbiamo dato una speranza e l’opportunità a tutti quelli che non li conoscono di sapere dell’esistenza di bandi e progetti europei che possono garantire un supporto per le attività di associazioni e gruppi informali di giovani. Infatti in tanti non erano neanche a conoscenza delle possibilità che sono offerte sia dall’Unione Europea, sia dall’Agenzia Nazionale Giovani e sia dal Dipartimento per le Politiche Giovanili. Nonostante tutto ho notato un forte fermento nei giovani, interessi e grande amore verso le loro città. I giovani d’oggi sono preparati, non hanno paura di mettersi in gioco, solo che ogni tanto la loro giovane voce non viene presa in considerazione e neppure ascoltata. E anche questa è stata la nostra mission: conoscere cosa pensano i giovani/e e quali sono le loro storie. Abbiamo scoperto un mondo di innovazione, di creatività e io sono stata particolarmente fiera di poter seguire tutto questo percorso da vicino, da protagonista.

Raccontando la mia storia mi sono resa conto che oltre a essere stata fortunata a essere accettata come volontaria del centro studi, sento di avere anche una certa responsabilità verso il presente e verso noi giovani, perché dopo più di metà del mio progetto ho capito che si possono fare grandi cose anche dalla posizione di una semplice volontaria. Tutto ciò che facciamo lascia un certo impatto. Vengo dalla Slovacchia, in questo momento però mi trovo in Italia ma mi sento cittadina europea. Per questo credo che il bene che faccio qua in qualche modo prima o poi toccherà anche il mio paese. Io mi sento protagonista della mia vita e invito tutt* giovan* a partire dall’umano che vedono ogni giorno nello specchio.

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