RADICALISATI-OFF: Strumenti e approcci dell’educazione non formale per prevenire i processi di radicalizzazione giovanile 

Il Centro Studi Sereno Regis, dal 29 luglio al 3 agosto ospiterà il seminario internazionale, sostenuto dal programma Erasmus +, “Radicalisati-OFF: Tools and Approaches of Non Formal Education to Prevent Radicalisation of Young People” a cui parteciperanno 24 operatori giovanili di cui 3 italiani, 2 ciprioti, 3 tedeschi, 3 serbi, 2 turchi, 2 greci, 2 albanesi, 2 kossovari, 2 nord irlandesi e 3 Spagnoli.

La radicalizzazione è caratterizzata dall’uso della violenza verso gruppi con un’identità o un’appartenenza differenti, e verso il sistema se il sistema promuove tolleranza, fratellanza, riconoscimento e protezione di identità minoritarie. Sono quindi forme di estremismo il nazionalismo, l’hate speech contro migranti, l’omofobia, i movimenti neo-nazisti, il razzismo, il sessismo e ogni forma di violenza volta a negare l’esistenza e la dignità di un altro individuo. La radicalizzazione violenta è la negazione di tutti i valori che l’educazione non formale ha promosso, perchè promuove forme distruttive di appartenenza, di sviluppo personale, di socialità e di attivismo, distruttive per il giovane che vi si immerge e per la società tutta. La radicalizzazione giovanile è indubbiamente una priorità e una sfida per tutto il settore giovanile europeo però il fenomeno è ancora in fase di analisi, le sue ramificazioni così diverse, siamo in un territorio ancora fortemente da esplorare. Proprio perchè non possiamo essere esaustivi, ci prefiggiamo, con il seminario di essere ispiranti, di offrire una panoramica di best practices, approcci, strumenti, attenzioni metodologiche che stimolino negli operatori giovanili partecipanti una competenza trasversale, quella di imparare ad imparare, questo è l’obiettivo di impatto che ci poniamo a lungo termine.

L’obiettivo generale di RadicalisatiOFF è quello di promuovere lo sviluppo professionale di operatori giovanili che intendano lavorare sulla prevenzione di fenomeni di radicalizzazione in un’ottica educativa non formale.

Il progetto si prefigge di

  1. Dare l’occasione ai partecipanti di approfondire il problema della radicalizzazione da una prospettiva multidisciplinare e multiculturale;
  2. Promuovere uno sviluppo personale degli operatori giovanili;
  3. Scambiare buone pratiche, metodologie di coinvolgimento (anche della comunità educante) e tecnologie per promuovere l’inclusione dei giovani nella vita sociale e civile a prescindere dal background socio-economico e etnico, la condivisione dei valori dell’UE e il rafforzamento della cultura del dialogo, la comprensione reciproca e la coesione sociale;
  4. Sviluppare nuovi programmi educativi comuni, replicabili e diffondibili (anche attraverso l’ebook) ai diversi paesi partecipanti.

Le giornate sono strutturate sui seguenti temi :

  1. Costruzione di una base concettuale ed esperienziale comune di definizione del problema e di confronto fra le situazioni presenti nei vari paesi;
  2. Il lavoro personale dell’educatore;
  3. Come intervenire su forme di radicalizzazione famigliari e come coinvolgere la comunità locale;
  4. Il lavoro educativo con conflict sensitivity;
  5. Coinvolgimento dei gruppi minoritari nel contrasto all’odio;
  6. Il rapporto far le tematiche di genere e la radicalizzazione;
  7. La radicalizzazione come impossibilità di espressione positiva, in questo contesto costruiamo uno spazio per l’espressione artistica;
  8. Monitoraggio e contrasto della radicalizzazione online;
  9. Progettazione comune di attività educative.

La metodologia è quella dell’educazione non formale: alterniamo lavori personali, di gruppo e in plenaria, forme di diverse di apprendimento in grado di massimizzare le diverse forme di intelligenza (fare esperienza, confrontarsi, riflettere, generalizzare e applicare): esperienziale, cooperativo, ascolto di esperti e strumenti quali: giochi di ruolo o simulazione, casi studio, utilizzo di mezzi informatici, discussioni e espressioni artistiche, giochi e analisi di materiali filmici. I momenti di riflessione giornaliera sono accompagnati dalla compilazione dello Youth Pass.

I risultati sono:

  • Realizzazione di un ebook del progetto in cui sono descritti gli approcci teorici e attività utilizzate nel seminario;
  • Realizzazione, a opera dei partecipanti coinvolti di almeno un attività educativa per paese che coinvolga almeno 25 giovani (complessivamente almeno 250 giovani raggiunti dall’attività);
  • Organizzazione di almeno un momento formativo per paese coinvolto per altri operatori giovanili di presentazione del tool kit prodotto nell’ambito del progetto (almeno 100 operatori beneficiari).

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