Industria globale degli armamenti: primo aumento delle vendite di armi dal 2010

Industria globale degli armamenti: primo aumento delle vendite di armi dal 2010

L’F-35 Lightning II, prodotto dalla Lockheed Martin Corporation, l’azienda ai vertici della Top 100 della SIPRI. (Foto di Flickr / Jasper Nance)


Le vendite di armi e servizi militari da parte delle maggiori società di produzione di armi e servizi militari del mondo – le SIPRI Top 100 – hanno totalizzato, secondo i nuovi dati riguardanti il settore internazionale delle armi rilasciati ieri dall’Istituto di ricerca internazionale della pace di Stoccolma (SIPRI), $ 374,8 miliardi nel 2016.

Il totale per la SIPRI Top 100 nel 2016 è dell’1,9 per cento in più rispetto al 2015 e rappresenta un aumento del 38% dal 2002 (quando la SIPRI ha iniziato a segnalare la vendita di armi aziendali). Questo è il primo anno di crescita delle vendite di armi da parte delle SIPRI Top 100 dopo cinque anni consecutivi di declino.

Nel 2016 le aziende statunitensi aumentano la loro quota totale di vendite di armi.

Con un totale complessivo di 217,2 miliardi di dollari, le vendite di armi delle società statunitensi elencate nella SIPRI Top 100 sono cresciute del 4,0% nel 2016. Le operazioni militari statunitensi oltreoceano e le acquisizioni di grandi sistemi bellici da parte di altri paesi hanno promosso questa crescita.

Le vendite di armi da parte di Lockheed Martin, il più grande produttore di armi a livello mondiale, sono aumentate del 10,7% nel 2016, aumento decisivo per la crescita della quota degli Stati Uniti al 57,9% complessivo nella Top 100 delle vendite totali di armi nella classifica del SIPRI. “Con l’acquisizione del produttore di elicotteri Sikorsky alla fine del 2015 e l’aumento degli ordini di aerei da combattimento F-35, Lockheed Martin ha registrato una crescita significativa delle sue vendite di armi nel 2016”, afferma Aude Fleurant, direttore del programma di spesa militare e armi del SIPRI.

Nel 2016, l’aumento delle vendite di armi e del numero di società statunitensi che forniscono servizi militari registrati nella Top 100 del SIPRI è un trend evidente. Alcune di queste società hanno aumentato le loro vendite attraverso l’acquisizione di divisioni di servizi militari delle maggiori società produttrici di armi.

È il caso, ad esempio, di Leidos, che nel 2016 ha acquisito le attività di information technology e servizi tecnici di Lockheed Martin.

Le vendite di armi da parte delle aziende dell’Europa occidentale rimangono stabili, ma le tendenze divergono.

Le vendite congiunte di armamenti da parte delle aziende dell’Europa occidentale elencate nella SIPRI Top 100 sono rimaste stabili nel 2016 con un totale di 91,6 miliardi di dollari e con un aumento dello 0,2% rispetto al 2015.

Tuttavia le tendenze delle vendite di armi nei maggiori paesi produttori – Regno Unito, Francia, Italia e Germania – mostrano chiare divergenze. Vi sono state complessive diminuzioni delle vendite di armi da parte delle società trans europee, francesi e italiane, mentre nel Regno Unito e in Germania si sono registrati aumenti complessivi.

“L’aumento del 6,6% nelle vendite di armi in Germania registrato nel 2016 è dovuto principalmente alla crescita delle vendite di veicoli corazzati da parte della Krauss-Maffei Wegmann (12,8%) e di sistemi terrestri della Rheinmetall (13,3%),” afferma il Senior Researcher Pieter Wezeman del SIPRI . “Entrambe le società hanno beneficiato della domanda di armi in Europa, Medio Oriente e Asia sud-orientale”.

La decisione del Regno Unito di recedere dall’Unione europea non sembra aver avuto un impatto sulle vendite di armi delle società britanniche, aumentate del 2,0% nel 2016. Le vendite di armi di BAE Systems, il quarto maggior produttore di armi a livello mondiale, sono rimaste stabili (in aumento dello 0,4%). La più alta crescita della vendita di armi da parte di una società britannica (43,2%) è stata registrata da GKN, un produttore di componenti aerospaziali.

Le vendite di armi russe crescono, ma il ritmo di crescita rallenta.

Le vendite complessive di armi da parte di società russe quotate nella Top 100 del SIPRI sono aumentate del 3,8%, raggiungendo così i $ 26,6 miliardi nel 2016. Le società russe hanno rappresentato il 7,1% del totale delle venedite. “Le maggiori difficoltà economiche incontrate dalla Russia nel 2016 hanno contribuito a rallentare l’aumento delle vendite di armi delle società russe”, afferma il Senior Researcher del SIPRI, Siemon Wezeman.

Tra le 10 società russe quotate nella SIPRI Top 100, le tendenze delle vendite di armi sono miste: cinque società hanno registrato una crescita delle vendite, mentre le altre cinque hanno registrato una diminuzione. La compagnia russa più quotata nella top 100 della SIPRI per il 2016 è la United Aircraft Corporation, che si piazza al 13° posto. Le sue vendite di armi sono cresciute del 15,6% rispetto al 2015, aumento dovuto all’aumento delle armi in dotazione alle forze armate russe e dei maggiori volumi di esportazione.

La Corea del Sud domina le vendite di armi da parte dei produttori emergenti.

La categoria “produttori emergenti” del SIPRI comprende società con sede in Brasile, India, Corea del Sud e Turchia. La tendenza in questa categoria per l’anno 2016 è di un aumento complessivo del 20,6% delle vendite di armi per le società sudcoreane, con un fatturato totale di 8,4 miliardi. “La continua e crescente percezione di una minaccia influenza l’acquisizione di attrezzature militari da parte della Corea del Sud, che si sta rivolgendo sempre più alla propria industria di armi per soddisfare le proprie esigenze”, afferma Siemon Wezeman. “Allo stesso tempo, la Corea del Sud punta a realizzare il suo obiettivo di diventare leader nell’esportazione di armi”.

Il calo delle vendite di armi giapponesi fa decrescere il totale degli altri produttori affermati.

La categoria “altri produttori consolidati” del SIPRI comprende società con sede in Australia, Israele, Giappone, Polonia, Singapore e Ucraina. Le vendite complessive di armamenti per le società in questi paesi sono diminuite dell’1,2% nel 2016, principalmente a causa di un calo complessivo delle vendite di armi delle società giapponesi (-6,4%).

Le maggiori società di armi del Giappone hanno registrato forti cali nel 2016: le vendite di armi di Mitsubishi Heavy Industries sono diminuite del 4,8%, mentre quelle di Kawasaki Heavy Industries e Mitsubishi Electric Corporation sono diminuite rispettivamente del 16,3 e del 29,2%.

Il database dell’industria delle armi SIPRI

La banca dati SIPRI sulle industrie armate è stata creata nel 1989. Contiene dati finanziari e occupazionali di società produttrici di armi in tutto il mondo.

Dal 1990 nell’annuario SIPRI vengono pubblicati dati sulle vendite di armi e l’occupazione delle 100 maggiori aziende produttrici di armi.

Le vendite di armamenti sono definite dal SIPRI come vendite di beni e servizi militari a clienti appartenenti al contesto militare, comprese le vendite per gli acquisti interni e le vendite per l’esportazione. Le modifiche sono calcolate in termini reali e i confronti tra paesi sono solo per le stesse società in diversi anni.


Fonte: comunicato stampa dello Stockhold International Peace Research Institute (SIPRI).
12.12.2017 Pressenza Budapest
traduzione dall’inglese di Mariapaola Boselli

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