Intanto, in giro per il mondo

Johan Galtung

Stanno accadendo un bel po’ di cose, intanto, in giro per il mondo. Come in “Trump’s First Hundred Days of War Crimes” (I primi cento giorni dei crimini di guerra di Trump, CounterPunch 19 Maggio 2017), dove si racconta di Trump che viola le norme internazionali come se non esistessero, che uccide in Yemen-Pakistan-Somalia con droni-bombardamenti-assalti, nonostante non fosse coinvolto in un conflitto armato né attaccato da nessuno di quei paesi. Quindi, nessun diritto di auto-difesa. Pura aggressione.

Oppure Trump’s speech to Muslim leaders in Riyadh (Il discorso di Trump ai capi musulmani a Riyadh, Robert Fisk, The Independent 21 Maggio 2017), Sunnismo (il bene)– Sciismo (il male), dove addossa all’Iran la colpa del terrorismo, ignaro di come lo Stato Islamico sia soprattutto Sunnita e l’Iraq, presumibilmente protetto dagli USA, soprattutto Sciita. Ciance dalla bolla di Trump.

I Sauditi gongolano. Due stati odiosi fanno affari – uno che ammazza la propria gente, uno che ammazza ovunque; uno ricco, uno povero –. Quello ricco ha comprato ciò che quello povero possiede in eccesso, “stupende” (Trump) armi, e ha investito nelle infrastrutture del povero; essendo il povero in vendita.

Filosofia occidentale. Hobbes (Leviathan 1651) era favorevole a “unire la moltitudine sotto una sola persona”, il Re sovrano. “Hitler fulfilled Hobbes’ ideal” (Hitler ha attuato il modello di Hobbes, Library of Social Science, 1 Maggio 2017):

“Voi siete carne della mia carne, sangue del mio sangue. Voi tutti siete uno e appartenete a me”.

Estremo, certo, ma tanto occidentale quanto la violenza.

Guerra = genocidio. “Like sheep to slaughter” (Simili a pecore da macellare, fonte di cui sopra, 25 Aprile 2017) paragona i soldati tedeschi nella prima guerra mondiale “che vanno al fronte occidentale” agli Ebrei nella seconda guerra mondiale “che vanno ai campi di sterminio”. I soldati tedeschi chiamati alle armi hanno subito il 65% di caduti, quelli russi il 76, i francesi 73, gli austriaci 90. Perché? Per amore di qualcosa che è al di sopra della vita umana: rinunciare alla propria vita per la nazione, lo stato. Patologico. Stupido.

Civiltà occidentale. “Cortez in Messico” (Spaniapostem) usava i nemici degli Aztechi per combattere un impero e imporre il loro. Vicino al palazzo di Cortez a Cuernavaca esisteva “la prima chiesa in America, a fianco di un bordello dove le donne locali erano tenute quali schiave sessuali così che i soldati potessero ottenere il perdono sibito dopo le loro visite”. Pratico.

Manchester. 22 massacrati, terrorismo; innocenti, giovani. Terribile. Negli ultimi tre decenni gli USA-UK possono avere ucciso un milione di persone in Iraq, tra cui bambini del tutto innocenti. Il Regno Unito ritiene che questo possa accadere senza alcuna violenza in cambio? Naturalmente non sono così stupidi e usano giochi di parole, come se la violenza fosse iniziata a Manchester. Trump ha chiamato i terroristi “perdenti malvagi”. Malvagi, sì, come gli USA-UK. Perdenti? Stiamo a vedere.

Norvegia. Il più grave evento terroristico senza confronti accadde in Norvegia, 77 assassinati in un giorno da Breivik – ispirato dalle bombe a Oklahoma e UNA Bomber – molti dei quali non avevano più di 14 anni. La Norvegia si è molto impegnata per dare informazioni in forma ufficiosa. Breivik pensa di essere un crociato cristiano. Si fa riferimento a lui non come terrorista estremista religioso ma come caso psichiatrico. Come “lupo solitario”, nonostante sia stato in contatto telematico con gente del suo pari di ogni luogo (Spaniaposten 14 Aprile 2017).

Tokyo. Il primo ministro Abe prepara il testo preliminare di un nuovo Articolo 9 – a normaCorea del  del quale la guerra e gli armamenti sono vietati al Giappone; non pacifista, ma punitivo per il Giappone – che non presenti contraddizioni con l’alleanza con gli USA: con una Forza per la Difesa Nazionale “in collaborazione con la comunità internazionale allo scopo di preservare la pace e la sicurezza”.

“Comunità internazionale”, un nuovo nome per USA?

Corea del Nord. Bruce Cummings (The Nation 10 Apr 2017) sulla Corea del Nord: “15.000 centri segreti destinati alla sicurezza nazionale, il quarto più grande esercito al mondo, 10.000 pezzi di artiglieria a nord di Seul, unità mobili di missili che sono in grado di colpire tutte le basi militari statunitensi nella regione (ce ne sono centinaia), e armi nucleari”. Inoltre, non la Corea del Nord bensì l’amministrazione Bush ruppe il piano di accordi del 1994-2000 che Clinton aveva elaborato per bloccare la produzione di plutonio nordcoreano, acquistare tutti i suoi missili a medio e lungo raggio, e con il Gen. Jo Myong-Rok – più importante di Kim son e nipote – non assumere un “atteggiamento ostile”.

Si potrebbero facilmente soddisfare le richieste basilari di Pyongyang: un trattato di pace, la normalizzazione delle relazioni diplomatiche con Seul e gli USA, una penisola coreana nuclear-free sotto il controllo delle Nazioni Unite. Un pomeriggio di lavoro dedicato alla pace, USA?

Deir Yassin. Il 9 aprile ricorre un evento traumatizzante per la Norvegia, l’invasione del 1940 da parte dei Tedeschi nazisti. E per la Palestina il profetico, emblematico massacro terrorista di Deir Yassin da parte degli Ebrei, uno degli “oltre 500 villaggi e cittadine che furono spopolate per trasformare una Palestina multi-culturale e multi-religiosa nello ‘stato ebraico di Israele’”. (Mazin Qumsieyh, Deir Yassin to Egypt 10 Aprile 2017). Mai dimenticare.

UE. Vignetta di Napoli “Sembra che l’Europa lascerà la Gran Bretagna”. Proprio così! Un tempo Franco-Tedesca, la UE è diventata sempre più Anglo-Americana, e ora nuovamente Franco-Tedesca. Europa Continentale, con UK in Anglo-America. Questo potrebbe liberare la UE dalla paranoia anti-Russia e dalla NATO, ed estendere l’Europa da Brest a Brest, e oltre, a Vladivostok. Storico.

Tra l’altro, l’idea Anglo e Anglo-Americana di definire nemica la principale potenza “sul continente” si addice anche alla Cina – ma lì c’è da fare soldi. Si addice alla UE, quindi o la si controllia o si cerca di distruggerla. Si addice alla Russia, quindi si controlla e si sfrutta, il periodo di Yeltsin, oppure si isola, si provoca una divisione interna, si minaccia. Magari si attacca.

Cina. OBOR, One Belt One Road, la Nuova Via della Seta. La Cina, con la Russia, rimedia alla lacuna nei trasporti-comunicazioni-collaborazioni tra Est e Ovest dovuta all’ossessione occidentale di un asse Nord-Sud – fino ad ora con almeno cinque connessioni ferroviarie/stradali. Accordi cinesi bilaterali con tutti gli altri a vantaggio reciproco? Devono insistere sul multilateralismo, né Cinese, né Occidentale; qualcosa di nuovo.

Africa. D+C Development and Cooperation (Sviluppo e Cooperazione) 3 Apr 2017 contiene due articoli: “Sliding towards genocide”, Scivolando verso il genocidio, sulla mediazione di pace del Reverendo Peter Tibi in Sud Sudan – che possa riuscire!; e “Uganda had benefitted from peace journalism“, L’Uganda ha tratto beneficio dal giornalismo di pace, “più che riportare semplicemente degli avvenimenti, inserendoli nel contesto con il coinvolgimento delle comunità”. Buona fortuna!

USA. “How to Revive the Peace Movement” (Come far rivivere il movimento per la pace, The Nation 16 Mar 2017). No, non solo come movimento contro la guerra, ma movimento per una pace negativa con la risoluzione dei conflitti e la riconciliazione dei traumi, e per una pace positiva tramite equità ed empatia. Valorizzando i presupposti essenziali: i Bisogni dell’Umanità. E i Bisogni della Natura.


#483 | Johan Galtung – 29 Maggio 2017

Traduzione di Franco Lovisolo per il Centro Studi Sereno Regis

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