Il Messaggio di Pasqua

Johan Galtung

Dagli USA di Trump non è stata resurrezione, ma morte. 59 missili Tomahawk per la Siria, la “madre di tutte le bombe” per l’Afghanistan; stati musulmani. Entrambi gli attacchi sono stati giustificati con menzogne. La vecchia menzogna che l’11 settembre 2001 aveva avuto origine in Afghanistan, la nuova menzogna che Assad aveva deliberatamente fatto uso di sarin [i]. La contro-narrazione può reggere – che gli USA hanno fornito il gas e hanno usato l’incidente quale pretesto per attaccare. Per il messaggio di Pasqua vediamo se USA-NATO acconsentono a che venga fatta una inchiesta; se avessero la coscienza pulita, dovrebbero acconsentire.

Gli USA tornano alle loro abitudini? Con Trump circondato da generali pronti a fare stragi e miliardari pronti a trarne un utile? “Grandezza” dopo un certo “populismo” e protezionismo America First? Con la “NATO non più obsoleta” – a diletto di Stoltenberg – e la Cina non più a manipolare i tassi di cambio delle valute – a soddisfazione della Cina? Non esattamente. Trump fa la differenza.

Con Trump, esiste ora un incontro perfetto tra il suo narcisismo (io la so meglio/sono migliore) e la sua paranoia (innumerevoli twits contro le critiche) e il narcisismo degli USA (eccezionalismo) e la loro paranoia (“noi contro di loro”). Un leader folle a capo di uno stato squilibrato, applaudito da “alleati” NATO intimoriti, spinto da un’antica Russo-fobia e dalla più recente IS(lamo)-fobia.

Nel quadrilatero Occidente-Russia-Cina-IS, la Russia, la Cina e alcuni stati islamici – con gli immensi Pakistan e Kazakistan – fanno parte della SCO, l’alleanza dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shangai. Immaginate una Primavera – o qualsiasi altra stagione – Musulmana che si libera dal giogo dei governanti imposti dal (neo)colonialismo occidentale. Resi liberi, essi non ritornerebbero sotto l’Occidente. Piuttosto, si unirebbero alla SCO, che sarebbe felice di riceverli.

E’ tutto riportato nell’opera lirica del 1904 di Giacomo Puccini, Madama Butterfly – libretto basato su un racconto di John Luther Long, modificato da Puccini spettatore dell’opera teatrale –. La trama in breve: un ufficiale della marina statunitense, Pinkerton, approfitta di una donna giapponese, Cho-Cho, la sposa per convenienza e ha da lei un figlio. Quando entra in scena Kate, sua “vera moglie”, e prende con sé il biondo fanciullo, Cho-Cho si suicida. Si tratta di arraffare quello che possono usare, e lasciarsi dietro un Afghanistan, un Iraq, una Libia in rovine; con altro in arrivo.

Un messaggio di Pasqua positivo? Forse alcuni brani tratti dalla mia opera teatrale in 13 atti Maria, Maddalena e la Storia della Passione (TRANSCEND University Press-TUP 2016, in Norvegese) Esse intercedono per salvare Cristo dalla morte e dalla resurrezione in cielo. In verità un “Quarto dei Cristiani non crede nella Resurrezione” (The Times 10 Apr 2017). E la maggior parte dei Cristiani non è consapevole che Dio è vegetariano, e raccomanda erbe verdi e frutti al posto della carne, per gli esseri umani e per “tutto ciò che si muove sulla terra” (Genesi 1:29-30).

Dagli Atti 1, 2: Maddalena e Maria: Lo Sgomento-Il Piano

Magdalena: Svelta Maria, vieni! Vogliono uccidere Gesù, inchiodarlo a morte su una croce!! Dietro a tutto c’è il sommo sacerdote Caifa.

Maria: Gesù, mio figlio? Colui che è uscito da me! – fuori dal mio grembo –

Magdalena: – e dentro al mio – Lo amo con tutta me stessa!

Maria: Dunque è vero quanto sta scritto, il Padre sacrificherà il suo unico figlio per dare all’umanità una seconda opportunità, purificata dei peccati.

Magdalena: Come sarebbe “scritto”? Che assurdità è quella – tutti noi saremo puri nei nostri cuori perché qualcuno uccide il mio adorato Gesù?

Maria: il Padre sacrifica Suo Figlio per amore dell’umanità, e il Figlio sacrifica se stesso per essa, per la sua obbedienza al Padre.

Magdalena: Nessuno ha diritto a uccidere il mio Gesù, il migliore essere umano sulla terra, che sacrifica se stesso per aiutare gli altri. Che cosa possiamo fare per salvarlo?

Maria: Forse trovando che cosa vogliono, e trasformandolo in qualcosa che tutti possono accettare? Posso chiedere a quelli lassù; tu, a quelli quaggiù.

Magdalena: E quando rispondono noi chiediamo ancora, con qualche suggerimento?

Maria: Ma non metterti a discutere; che sia un dialogo con reciproche domande. Io sono vicina alla Trinità e posso percepire come la pensano il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo.

Magdalena: E io qui posso parlare con Caifa, Giuda, Ponzio Pilato.

Maria: E Barabba che affrancherà i Giudei dall’Impero Romano! Ma noi non allontaniamoci dalla croce, il Padre non rinuncerà a un sacrificio. Solo il minimo possibile; Gesù deve sopravvivere.

Magdalena: Non sopporto il pensiero che il mio Gesù debba soffrire.

Maria: Potremmo forse far uso di qualcosa che Dio ben conosce, quando mise alla prova la fedeltà di Abramo: sarebbe stato pronto a sacrificare il proprio figlio Isacco?

Magdalena: Akedat Yitzhak, il vincolo di Isacco che imparammo a scuola?

Maria: Abramo stava là, ritto in piedi con il suo pugnale, Dio inviò un angelo. ‘Fermati! Hai dato prova del tuo intendimento’, disse l’Arcangelo Gabriele. Parlerò con lui, ma non senza che Dio lo sappia, egli è il messaggero di Dio.

Dagli Atti 12,13: Maria, Gabriele, Maddalena: Soluzioni-Futuro

Gabriel: Così ora salverò Gesù, come fu salvato Isacco? Gesù è Isacco e Abramo in una persona, disposto a sacrificare se stesso.

Maria: Gesù è in grado di dare prova di spirito di sacrificio, ma solo in una certa misura.

Gabriel: Come capisco quando intervenire, se il Padre realmente vuole questo?

Maria: Quando Gesù dice ‘Mio Dio, mio Dio–perchè mi hai abbandonato?’ sta aspettando il tuo arrivo. E tu intervieni. Come in akedat.

Gabriel: Quello possiamo farlo; siamo noi che aggiustiamo le cose! Oscurità all’improvviso, terremoto, che cosa ne pensi di un Richter 8? E lo tiriamo giù, al buio.

Maria: E Maddalena e io sappiamo di una grotta dove può riposare e rimettersi in salute; siamo noi quelle che aggiustano le cose! – e la grotta era pronta, con un masso davanti all’ingresso.

Maddalena: Un angelo ci ha aiutato a far rotolare il masso a lato il terzo giorno, Domenica. Ed egli è stato libero, di esercitare la sua compassione, il suo ministero.

Maria: Speriamo che i futuri sacerdoti parlino meno di salvezza eterna, più di buone azioni, e rendano la chiesa un luogo di fatti e non di parole.

Maddalena: Il Padre è stato più umano e tuo Figlio è sopravvissuto. E’ una gran cosa! Può darsi che possiamo sperare in un Cristianesimo meno centrato sulla sofferenza e più sulla guarigione? Gesù al letto dell’ammalato e con chi è solo?

Maria: Con meno inferno e più paradiso. Senza dispregio per le donne. Più pace per tutti sulla terra, non solo per coloro che rendono grazie a Dio.

Maddalena: Meno divisioni di classe, meno disuguaglianza. Meno Cristianesimo a giudicare e punire vivi e morti. Più ad aiutare, a risolvere, a conciliare, a sanare.

Maria: Un nuovo Cristianesimo, che impari da Gesù, non che studi Gesù!

Maddalena: Come l’Araba Fenice, che risorge dalle ceneri di ciò che è stato (si abbracciano).


NOTA:

[i]. Perché avrebbe dovuto, quando gli avvenimenti erano in suo favore? Ma la narrazione sul gas è potente: “Il pilota del jet che trasportava gas sarin aveva volato nel corso di precedenti attacchi con gas di agenti chimici”, The Times 10 Apr 2017.


#477 | Johan Galtung – 17 Aprile 2017
Titolo originale: The Easter Message

Traduzione di Franco Lovisolo per il Centro Studi Sereno Regis

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