Storia: Epoche o Andamenti – La Spagna Medievale


Visioni del passato per costruire un futuro: storiografia della Spagna

La distinzione che fece Fernand Braudel tra eventi, andamenti e stati permanenti è un vero regalo alla storiografia, alla nostra rappresentazione mentale della storia. Questo articolo è in favore degli andamenti piuttosto che delle epoche, ravvisando nelle epoche una certa forma di razzismo statico o un pregiudizio temporale.

La storia si dispiega sul tempo o nel tempo, la variabile fondamentale, l’asse delle X. Gli eventi sono punti. Gli andamenti sono curve di forme diverse, non necessariamente continue, possono anche essere ‘intermittenti’. E gli stati permanenti sono linee orizzontali fissate a un determinato valore. Punti, curve, linee; con i libri a indicare relazioni altamente complesse di antefatto-fatto-effetto.

La storia è l’insieme di tutto questo. Tuttavia gli andamenti assestano le altre variabili. Gli andamenti vengono iniziati o terminati da eventi. La continuità è anche un andamento; le linee sono anche delle curve.

The Penguin Atlas of Medieval HistoryAbbiamo individuato gli andamenti di un’epoca nel corso del tempo, il Medioevo, e di una regione nello spazio, la Spagna. I dati sulla “Spagna medievale” sono stati presi da The Penguin Atlas of Medieval History di Colin McEvedy (“L’atlante Penguin di storia medievale”, Londra, Penguin 1961). 28 mappe della situazione dell’Europa, con la Penisola Iberica, dall’anno 400 circa all’anno 1500 circa, 1.100 anni, in media una mappa ogni 40 anni, sufficiente per disegnare curve con una certa accuratezza. Ci sarebbe piaciuto coprire 1.600 anni per arrivare ai giorni nostri, ma non abbiamo trovato documenti altrettanto rigorosi per i restanti 500 anni.

Le curve storiche sono a forma di A. Qualcosa di nuovo nasce in un contesto di molti andamenti-curve, pertanto sarebbe meglio che le conoscessimo.

Nascita-crescita-maturità-declino-fine. Come per gli Imperi Romani dal 750 a.C. al 395 d.C., e poi avanti fino al 476 (Occidente) e al 1453 (Oriente). Due leggi in dialogo: attori nuovi nascono. E muoiono, niente dura per sempre.

Abbiamo incominciato con la partizione dell’impero in Cattolico e Ortodosso del 395 e abbiamo finito con la pulizia etnica del 1492; soltanto declino e fine dell’Impero Romano e soltanto l’ascesa di Castiglia-Aragona.

In breve, abbiamo trovato cinque andamenti per i detentori del potere in quel periodo:

  • Meno di un secolo per declino e fine dell’Impero Romano d’Occidente;

  • Oltre due secoli per ascesa, massimo sviluppo e fine dei Visigoti Cristiani;

  • Undici secoli per l’avvicinarsi del declino e in ultimo la fine degli Ebrei;

  • Otto secoli per Mori Omayyadi-Abbasidi a partire dal Califfato di Cordoba del 711;

  • Otto secoli per ascesa e vittoria delle forze Cristiane di opposizione.

Un’ “oscuro medioevo” drammatico, non statico. Masse di persone in movimento, a conquistare, a essere conquistate. Con Vandali, Baschi, Galiziani, abitanti del Leon inclusi nella lenta ascesa del regno di Castiglia e Aragona, che fu costituito nel 1469 a seguito dell’unione di Isabella e Ferdinando (due curve producono un evento!), e governò la Spagna dal 1492.

E poi, che cosa succede? La dinastia dei Felipe? Decadenza? Andamenti quanto mai richiesti:

  • Il potere di Madrid, la capitale, sulla Spagna;

  • Il potere di 8.000 comunità locali, ayuntamientos, in Spagna;

  • Il potere dell’aristocrazia in contee, ducati, principati;

  • Il potere della Castiglia, e di Catalani, Baschi, Galiziani, Baleari & c.;

  • Il potere dei latifondisti, delle forze armate, del clero; la Spagna “normale” di Franco;

  • Il potere dell’industria, delle forze armate, della modernità; la seconda repubblica;

  • L’ascesa di quello scontro nella guerra civile del 1936-38, che divenne un reciproco genocidio;

  • L’ascesa della dittatura quale dictadura, per decadimento della dictablanda;

  • L’ascesa e la fine di ETA e GAL; riconciliazione?;

  • L’ascesa della democrazia elettorale, parlamentocrazia, partitocrazia, e?;

  • L’ascesa del potere su Madrid: USA, Nato, Unione Europea, e?;

  • L’ascesa del regionalismo sullo statalismo – Regioni Unite su Nazioni Unite?

  • L’ascesa delle civiltà sulle culture nazionali;

  • Il potere dell’Occidente, e l’Islam, l’India, il Buddismo, la Cina, la Russia, e?;

  • L’ascesa del multipolarismo, e?;

  • L’ascesa della diseguaglianza in Spagna, in Europa, nel mondo, e?;

  • L’ascesa dell’imprevedibilità climatica, e?;

  • L’ascesa dell’intelligenza artificiale e dei robot; sugli esseri umani?

Molti Holon [insiemi] di cui verificare la dialettica al loro interno.

Finora abbiamo inteso il potere come unidimensionale. Meglio adoperare quattro dimensioni: militare e politica ed economica e culturale (non “rigido/duro” opposto a “flessibile/morbido”, muoiono molte più persone a causa del potere economico che a causa di quello militare, e per fame e malattie curabili piuttosto che per massacri).

Con alta correlazione troviamo un gruppo-classe molto potente al vertice , in alto in tutte e quattro le dimensioni, e al fondo un gruppo senza alcun potere, in basso in tutte e quattro. Una statica società feudale, di persone a livello nazionale e di stati a livello globale.

Con bassa correlazione troviamo ogni tipo di mescolanze, situate tra i due estremi. Un sistema molto dinamico che si adopera per sovrastare le dimensioni che rimangono più indietro e andare in alto-alto-alto-alto; e diventando facilmente violento nel corso della competizione .

Alta correlazione: violenza strutturale; bassa correlazione: violenza diretta.

Soluzione: aderire a una comunità, impegnandosi tutti insieme per migliorare quella comunità; ONG per le persone, regioni per gli stati, Regioni Unite.

Pericolosa, da genocidio, è la situazione in cui un gruppo-partito-classe si trova ai vertici del potere militare-politico ma al fondo di quello economico-culturale, altro è la situazione opposta. Gli Armeni in Turchia nel 1915, gli Ebrei in Germania intorno al 1938, i Cinesi in Malesia (e in tutta l’Asia sud-orientale) intorno al 1966. Orrendi genocidi nei primi due casi, uno straordinario miglioramento economico e culturale della maggioranza malese nell’altro (Tun Mahathir).

Non si può tuttavia negare che nella storia alcuni punti, alcuni eventi, sono più importanti di altri. In un altro contesto si pose l’attenzione sugli “anni karmici”, gli anni in cui è successo qualcosa che ha gettato un’ombra profonda sugli anni seguenti, sui decenni, sui secoli seguenti. La partizione avvenuta nell’anno 395 si ritrova nell’Ucraina (“al confine”) più di 1.600 anni dopo; la Linea Durand del 1893 costituisce oggi una componente cruciale in Asia Centrale, e così via.

La Spagna ha avuto molti anni karmici: 395, 476, 711, 1492, 1898, 1936, 1975; tutti a gettare ombre. Alcuni con sofferenze che devono ancora essere riconciliate. Molti con conflitti causa di divisioni che devono ancora trovare una soluzione. La Spagna sta meglio di molti altri paesi; gli Spagnoli ricevono il sostegno di famiglie allargate e comunità locali. Sono gli altri a poter imparare dalla Spagna.


#469 | Johan Galtung – 20 Febbraio 2017

Titolo originle: History: Epochs or Trends–Medieval Spain

Traduzione di Franco Lovisolo per il Centro Studi Sereno Regis


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