Nasce “Sinbad Republic”, fare comunità attraverso la comunicazione

 


logo SINBAD REPUBLICSinbad Republic è un nuovo modo di fare editoria e comunicazione. I territori che partecipano a questo progetto, con le loro molteplici espressioni (associazioni, comitati, imprese, aziende), non sono soltanto i protagonisti delle nostre storie e delle nostre iniziative, sono i nostri editori con i quali mettere a punto il timone di una rivista, il progetto di un video o di un flm, organizzare un evento.

Sinbad Republic è la voce libera e indipendente dei territori chevogliono farsi ascoltare quando si deve decidere del loro futuro in modo che siano riconosciute come priorità: la tutela dell’ambiente, la sicurezza e la salute delle comunità, le tradizioni della gente che le abita.

Sinbad Republic riconosce che proprio nell’ascoltare queste voci vi sia la chiave per uno sviluppo virtuoso, anche economico del nostro Paese; valorizzare i territori, le sue enormi potenzialità e tesori nascosti, trascurati e umiliati, è la via virtuosa per una crescita felice.

Nell’arco degli anni, in una vicinanza simbiotica con i territori e la sua gente, attraverso eventi organizzati, libri o riviste, video o flm prodotti, Sinbad Republic ha rappresentato la presa di coscienza e il riscatto della dignità delle comunità vittime di prevaricazioni, violenze, ingiustizie o dell’indifferenza delle istituzioni alle loro sofferenze, alle loro competenze, potenzialità e proposte per uno sviluppo, meno aggressivo verso gli ultimi, più dolce e sereno per tutti.

Uno sviluppo, anche economico, che sappia realizzare, attraverso la promozione delle piccole e medie imprese di qualità e rispettose dell’ambiente, un benessere diffuso e condiviso e non riservato a pochi.

SINTESI PRELIMINARE

Di comunità se ne sente davvero l’esigenza e non a caso se ne sono create, con stupefacente successo, diverse virtuali. Uomini, donne, ragazzi di ogni età e di ogni appartenenza sociale cercano disperatamente di ricreare comunità, di aprirsi al mondo e di uscire da quel senso di impotenza e solitudine in cui ci si sente sempre di più vivendo nelle nostre città o paesi.

Il cittadino vuole farsi ascoltare dalle istituzioni, vuole che la sua voce, ricca di competenze, venga ritenuta un valore aggiunto per il progresso dei territori e non un limite.

Le comunità non vogliono, come si vuol far credere, dire sempre NO a tutte le proposte di cambiamento e di sviluppo, ma vogliono partecipare direttamente al cambiamento offrendo le loro competenze e la loro profonda conoscenza dei loro territori. Dalle comunità si sollevano proposte, suggerimenti, richieste che partono dalla profonda conoscenza dei territori e delle loro esigenze. Sono voci che vanno ascoltate perché non si tratta quasi mai di egoismo stile NIMBY, ma della volontà di collaborare per trovare le risposte più adeguate nell’interesse comune.

Le comunità vogliono essere ascoltate quando si tratta del loro destino perché spesso un inceneritore, una discarica possono trovare, ascoltando le competenze locali e non scegliendo a tavolino, una collocazione che faccia meno danni ai fragili equilibri dei territori e che non comprometta la salute dei suoi cittadini e le sue attività economiche, soprattutto nel settore agroalimentare.

Le comunità virtuali, esplose come voce dei cittadini, quando si deve difendere il proprio territorio da solo sono ineffcaci e pur rimanendo un ottimo strumento vanno accompagnato con un presenza reale, fisica, di comunicazione diretta. Le persone hanno bisogno di incontrarsi, toccarsi, guardarsi in faccia per poter ricreare realmente quella comunità in grado di crescere insieme e difendere i propri territori, farsi ascoltare dalle istituzioni, mettere in atto quella che da tempo si definisce “democrazia partecipata”. Anche e soprattutto per superare quel senso di impotenza sulla capacità di incidere sulle decisioni che riguardano le comunità da vicino.

C’è una grande forza e una grande potenzialità nelle comunità quando si tratta di discutere del futuro delle loro famiglie, dei fgli e dell’ambiente.

Abbiamo visto che mentre da parte dei millenials (le generazioni nate tra il 1980 e i primi anni 2000) c’è la tendenza di intendere la “partecipazione” quasi esclusivamente come essere attivi sui social network, non appena i ragazzi “mettono su famiglia” si aprono al sociale non più virtuale, ma alla partecipazione diretta sul territorio per difendere la comunità dalle minacce all’ambiente che provocano inquinamento e quindi un rischio concreto per la salute dei loro figli.

Si passa quindi dalla partecipazione virtuale, alla partecipazione attiva alla vita della propria comunità, al fanco delle generazioni più anziane, quello zoccolo duro, composto quasi esclusivamente da over 50, che fino a poco fa era lasciato solo a lottare (a parte sporadiche e clamorose eccezioni, come l’attivismo dei No Tav). La maggioranza delle associazioni lamenta infatti invecchiamento dei suoi membri e sente l’esigenza di trovare nuovi canali di comunicazione per coinvolgere i più giovani. I canali tradizionali sono snobbati dalle nuove generazioni che però sono alla ricerca di nuove strade per farsi sentire.

Il trend sta cominciando a dare segnali di un cambiamento, nella disattenzione dei media tradizionali che fanno fatica a capire questa trasformazione in atto, ancora allo stato nascente.

Attualmente queste “comunità in trasformazione” aspettano che i media si occupino di loro. E questo succede spesso: i media sono affamati di storie. Ma poi tutto si limita a qualche pagine sulle riviste, un’apparizione in TV, uno speciale in qualche rete. Magari anche un’inchiesta approfondita, ma che rimane una toccata e fuga sui territori.

Di fatto quindi le comunità, le problematiche ambientali e sociali sono utilizzate dai media. Diffcilmente succede il contrario: lo strumento mediatico non è mai nella mani delle comunità che non decidono quando e come potersi far sentire. Non c’è mai l’accompagnamento e la vicinanza dei media fno in fondo: dopo che si è parlato di un territorio, se n’è raccontata la sua storia, i media voltano pagina e passano ad altro. Alle comunità, una volta spenti i microfoni, viene tolta la voce, la capacità di farsi sentire. “Di voi abbiamo già parlato” si sentono spesso rispondere quando tornano ad essere trascurate, dopo aver avuto i loro “15 minuti di popolarità” di cui, secondo Andy Warhol, ognuno prima o poi è protagonista nei tempi moderni.

Il progetto Sinbad Republic è nato proprio volendo ribaltare i concetti di casa editrice e di network di comunicazione tradizionali, a nostro giudizio ormai incapaci di sentire il pulsare e la vivacità che si alzano dai territori e che meriterebbero di essere ascoltati, non per dieci minuti, un’ora o anche un’intera serata. Ascoltati fnché non si arrivi alla conclusione e alla risoluzione di un problema che li riguarda.

Un altro grosso problema che incontrano i territori e le comunità è quello di uscire dai propri confni, portare i loro problemi fuori, creare sinergie e alleanze con altri territori e comunità.

Sinbad Republic con le sue offerte multimediali non si rivolge ai territori, ma nasce dai territori. E’ la loro voce. E’ lo strumento dei territori per fare network. Per divenire una voce che va ascoltata perché esiste di per sé, non perché appare una sera in televisione.

Un territorio che lotta da solo è una goccia. Tanti territori uniti sono un Oceano.

Per le imprese, i consorzi e le aziende presenti sul territorio e che hanno a cuore la tutela dell’ambiente, della qualità dei loro prodotti e delle comunità, Sinbad Republic è un mezzo per farsi conoscere anche oltre i loro confni, anche a livello internazionale visto che alla redazione della rivista trimestrale, dei video, dei flm in lingua italiana seguirà la loro traduzione in inglese (come già realizzato per il flm I VAJONT).

LA STORIA DI SINBAD REPUBLIC

Sinbad Republic nasce dopo decenni di vicinanza con i territori, al fanco delle lotte della sua gente (dal Vajont, alle vittime dell’amianto, agli alluvionati di tutta Italia, ai morti sul luoghi di lavoro, dai malati di malattie rare ai bambini affetti dalla sindrome di Down, dalle comunità agricole che stanno riscoprendo la loro vitalità e il loro valore per il futuro), ma anche al fanco e a sostegno delle potenzialità delle sue aziende e imprese, e delle scuole che hanno fame di proposte multimediali per far crescere nei bambini e nei ragazzi la consapevolezza di contare e quasi l’obbligo di offrire fn da subito il loro contributo al progresso delle loro comunità.

E’ stato proprio lavorando in associazioni, movimenti, ascoltando le loro voci, i problemi, le speranze delle aziende, diventando nel tempo un importante riferimento per loro che si è sentita l’esigenza di far nascere Sinbad Republic, come espressione delle comunità, un modo effcace per fare cultura, memoria, partecipazione attraverso la comunicazione. Sinbad Republic è in altre parole essa stessa una comunità, fatta di numerose comunità.

Abbiamo toccato con mano che attorno ad un flm (come I VAJONT, appena prodotto e già vincitore di premi e di importanti presentazioni internazionali) ad libro, a un video, ad una rivista possono nascere, goccia dopo goccia, la coscienza e il riscatto una comunità. Creare questa vicinanza e sinergie è stato un lavoro lungo nel tempo, faticoso. Ma così deve inevitabilmente essere perché chi si avvicina in fretta e vuole cogliere l’essenza di una comunità per cambiarla con piani studiati a tavolino il più delle volte fa dei danni, diffcili poi da rimediare.

La comunità, vista come target per un consumistico progetto o anche per un improvviso e contingente senso di solidarietà, subisce inevitabilmente una violenza.

Per ascoltare e dare una voce alle comunità bisogna averne condiviso da tempo le dinamiche, spesso delicate e sempre complicate. Non basta un libro scritto, anche con approfondimenti di mesi, se poi non prosegue l’ascolto, la vicinanza, se poi non si segue l’evolversi delle vicende.

Anche l’inchiesta più meticolosa ha una durata limitata nel tempo. La gente non direttamente coinvolta ha la memoria corta.

Un libro, una rivista, un flm che girano nelle sale, nei teatri, nelle scuole come strumento di comunicazione, informazione, discussione che parte dal basso diventano progresso collettivo, anche memoria collettiva.

Attorno un libro, un flm, una rivista nascono discussioni, confronto di proposte e idee che possono portare alla risoluzione di un problema. Il confronto, l’ascolto delle potenzialità e delle competenze di cui sono ricche le comunità è la strada per uscire dalle crisi e per risolvere anche gravi problemi contingenti.

E questa alla base di un “nuovo stato nascente della democrazia” che si sta diffondendo anche a livello internazionale, come abbiamo avuto modo di toccare con mano durante la presentazione di I VAJONT a Stoccolma, e dei nostri libri in Spagna, negli Stati Uniti, in India.

Il POTENZIALE MERCATO E PIANO MARKETING

Noi di Sinbad Republic facciamo parte o siamo tra i fondatori di numerose associazioni, comitati presenti sul territorio e reti di associazioni nonché anche di piccole e medie aziende a cui sta a cuore la difesa dei territori, la salvaguardia della sicurezza e la salute della cittadinanza. Il nostro potenziale mercato non riguarda però soltanto i soci di queste associazioni, (qualche decina di migliaia di persone) ma anche altri cittadini che queste associazioni vogliono coinvolgere nelle loro lotte o informare. Lo scopo è raggiungere i “cittadini dormienti”, quelli che sono distratti, pigri e che e si limitano a seguire le notizie dei media uffciali che, come abbiamo visto, raramente e sporadicamente si occupano di territori e comunità, spesso perché scoraggiati, soli e convinti della loro impotenza. Sinbad Republic ritiene che attraverso una comunicazione chiara, comprensibile, ben scritta e piacevole si possa risvegliare i cittadini dormienti, andandoli a cercare e non aspettandosi che siano loro a cercare noi.

Non è un caso che i nostri libri e anche il nostro flm I VAJONT sono stati tanto richiesti nelle scuole (dalle elementari alle università), dai sindaci, dalle associazioni e movimenti e anche, via internet, da cittadini privati in tutta Italia.

Nella convinzione che l’educazione sia un momento fondamentale della formazione dei futuri cittadini consapevoli, anche se i nostri libri, i nostri video e flm si rivolgono ad un pubblico eterogeneo, Sinbad Republic dedica una particolare attenzione agli allievi delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado. Abbiamo in corso un “progetto scuola” già presentato ed accolto con entusiasmo da presidi e librerie che fanno da tramite con altre scuole. Molti membri delle comunità che nel tempo ci hanno coinvolto nelle loro lotte e ci hanno sollecitato a produrre un libro, un flm, si sono poi personalmente mobilitati per andarlo a presentare nelle scuole, nei Comuni, in conferenze, ai giornalisti. Insieme, in altre parole, non solo si cerca di trovare soluzioni a problemi, cercare giustizia, impedire scempi ai territori, ma si fa anche memoria.

Per ampliare il nostro mercato abbiamo infatti messo a punto delle strategie di marketing mirate:

• comunità e i territori: stiamo coinvolgendo numerose altre associazioni nel nostro progetto e numerose altre associazioni ci stanno chiedendo di partecipare ai nostri progetti

• scuole: i nostri prodotti multimediali sono portati nelle scuole e inseriti nei POF

• imprese e consorzi: stiamo valutando le proposte di imprese e consorzi che vogliono da un lato servirsi della nostra società (per realizzare progetti di content marketing, per promozionare i loro prodotti anche all’estero) e dall’altro sottoporci proposte per video/flm/articoli per la nostra rivista

• turismo, mercati esteri per promozionare territori e aziende

Sinbad Republic è una comunità e come ogni comunità ha le sue agorà, il suoi luoghi privilegiati di incontro, di rifessione e di progetto. Le nostre agorà sono i progetti che mettiamo in campo che sarebbe limitato identifcare semplicemente come progetti editoriali e multimediali (magazine, video, presenza sui social media ecc.)

Dietro a flm, video, libri o riviste che abbiamo prodotto e produrremo c’è una visione di sviluppo e di partecipazione visto che nascono non già come un prodotto che parte da un interesse giornalistico, cinematografco, ma come esplicita richiesta dei territori.

Sinbad Republic è composta da professionisti con decenni di esperienza nelle principali testate italiane e internazionali, vincitori di premi di giornalismo e come scrittori, registi, fotograf e operatori, nonché da un’anima prettamente imprenditoriale, con manager, esperti di marketing.

La parte prettamente più imprenditoriale di Sinbad Republic ha però sempre un’anima sensibile alle problematiche ambientali e sociali delle comunità. E’ questa la nostra priorità, il core della nostra mission. La mission di Sinbad Republic è proprio fare comunità, ridare dignità ai territori e alle comunità facendole sentire nuovamente importanti e parte attiva nel progresso del nostro Paese.

A Sinbad Republic sta inoltre a cuore formare una nuova generazione di operatori nei media, diventando per i giovani anche una vera e propria scuola di giornalismo investigativo, liberandosi da quella parte un po’ naif con la quale si è sviluppato il citizen journalism fn dal diffondersi di internet nella seconda metà degli Anni Novanta.

Le moderne tecnologia hanno apparentemente reso facile l’accesso alla professione giornalistica, alimentando l’illusoria convinzione che basta una macchina fotografca digitale, una video camera o una tastiera di un Pc e dei social network per raccontare con chiarezza, equilibrio, senza condizionamenti di alcun tipo la realtà. La professione giornalistica è un mestiere che si impara e non si improvvisa. Ha delle regole, anche deontologiche, che vanno rispettate se l’obbiettivo è quello di informare, liberi dai condizionamenti (anche quelli dettati dalla propria ideologia), dalla voglia di inseguire uno scoop. L’obbiettivo di trasmettere la nostra esperienza maturata sui diversi fronti di guerra (dal Medio Oriente all’Afghanistan, all’Iraq, dai Balcani alla Cambogia) fa parte della nostra mission nella convinzione che mai come in questi tempi turbolenti vi sia la necessità di formare i giornalisti che decidono di andare in questi delicati territori, evitando in primis di rischiare inutilmente la vita, e poi soprattutto con la consapevolezza che per raccontare una crisi bisogna innanzitutto conoscere bene i territori prima della stessa crisi. Sinbad Republic si rivolge al mondo del volontariato associativo in particolare nel settore ambientale e della tutela dei territori e delle comunità che li abitano (sicurezza sui posti di lavoro, della salute pubblica, rispetto delle tradizioni culturali e delle persone). Ne è la voce.

Dai riscontri risultati da una nostra indagine (Istituto di ricerca S&G Kaleidos, ottobre 2014, su un campione rappresentativo di associazioni e consorzi aziendali nel settore agro alimentare presenti sul territorio nazionale) è emerso che l’85% degli intervistati sente la necessità di farsi conoscere e sarebbe disposto a partecipare anche economicamente alla realizzazione del progetto, secondo le sue possibilità (ovviamente diverse tra consorzi e associazioni).

Abbiamo pensato che la partecipazione economica ai nostri progetti potrebbe confgurarsi attraverso:

  • quote di iscrizione annue
  • abbonamenti tra soci
  • pubblicità
  • incarichi per la produzione di video

In Italia si stima vi siano circa 44mila associazioni ambientali. Il potenziale aderente a Sinbad Republic è informato, legge perlomeno su internet i quotidiani, e fa ricerche sul web. Va al cinema ed ha fgli e nipoti. E’ disposto a spendere (quote associative annue o altro) per far conoscere le proprie istanze o i propri prodotti. Anche le piccole e medie aziende presenti sul territorio condividono le lotte per la tutela dell’ambiente dei volontari delle associazioni ambientaliste o in difesa delle comunità.

Un target che però non vogliamo trascurare è costituito dai “cittadini dormienti”, quelli che per vari motivi hanno rinunciato a partecipare, ma che se sollecitati nel modo opportuno, andandoli a cercare porta a porta, si sono dimostrati disponibili a risvegliarsi e a riprendere parte attiva nelle decisioni che riguardano il loro futuro e quello dei loro fgli.

ANALISI DELLA CONCORRENZA E DEI VANTAGGI COMPETITIVI

Vi sono ovviamente numerose riviste e produzioni video che riguardano il nostro settore di competenza. Alcuni prodotti sono di ottimo livello, altre, soprattutto i video, sono invece fatti in modo dilettantistico.

L’elenco delle riviste che parlano di territori è lungo, da quelle delle grandi case editrici (Airone, Bell’Italia, Meridiani, Vita ecc.), a quelle più specialistiche di piccole case editrici (qui davvero ve ne sono un’infinità, su ogni tematica, dal riciclo, alle bonifche ambientali).

Quello che ci fa diversi da loro e che rappresenta indubbiamente il nostro vantaggio competitivo è proprio nell’approccio e nell’offerta integrata delle nostre proposte. I nostri prodotti non vanno in cerca di storie dei territori da raccontare, ma sono direttamente i territori che scrivono le loro storie, che preparano il timone e la scaletta di una rivista o di un libro, che suggeriscono il soggetto di un flm e ne condividono con direttori di testata o registi i contenuti. I territori in altre parole sono gli editori di Sinbad Republic.

Come abbiamo già spiegato, Sinbad Republic non è esclusivamente un progetto editoriale. La proposta innovativa è proprio questa: diventare comunità facendo comunicazione, attraverso tutti i canali a disposizione. Abbiamo giù al nostro attivo diversi prodotti che hanno e stanno avendo grande successo (tra cui libri, video, flm).

Il nostro prossimo obbiettivo è ora la produzione di una rivista trimestrale che, secondo le modalità descritte, dia sostegno alle associazioni, consorzi, consulte, aiutandole a risvegliare proprio quei “cittadini dormienti” che possono portare nuove energie alla lotta per la tutela dell’ambiente e delle comunità.

Riscontri positivi sono già arrivati da numerose associazioni. Non appena abbiamo cominciato a diffondere l’idea di far nascere la comunità di Sinbad Republic abbiamo ricevuto l’adesione entusiastica delle associazioni con le quali siamo in contatto. La volontà di essere comunicazione e non soggetti della comunicazione, senza mediazioni esterne, con tempistiche e spazi che sfuggono alle esigenze dei territori. E’ questo il nostro plus: SINBAD REPUBLIC è una repubblica editoriale e di comunicazione fondata dai territori.

La barriera d’accesso che in questo momento dobbiamo superare è trovare un fnanziamento per la start-up che ci permetta di produrre il magazine trimestrale, veicolo per il coinvolgimento di sempre più cittadini, associazioni e istituzioni.

Le basi le abbiamo già gettate, le adesioni entusiastiche ci sono anche da parte di esperti dei vari settori (qui di seguito l’email di adesione dell’ex presidente dei geologi italiani). Il prodotto, come si evince dal piano economico allegato nella seconda parte del BP, ha le potenzialità di farcela con le sue gambe.

Qui di seguito un esempio dell’entusiasmo sollecitato tra esperti nei vari settori a cui è stata chiesta la collaborazione a Sinbad Republic.

Il giorno 2 novembre 2016 16:57, Gian Vito Graziano

[email protected]> ha scritto:

Carissima Lucia,

come ti ho già anticipato telefonicamente, rispondo entusiasticamente alla tua proposta di un mio coinvolgimento.

Inutile sottolineare quanto una informazione corretta e senza lacci e lacciuoli sia fondamentale in questo Paese.

Ovviamente la mia competenza è prevalentemente, se non esclusivamente, in materia geologica, ma credo di poter dire consapevolmente che alle scienze della Terra si abbinino molte questioni legate alla sopravvivenza del nostro Pianeta, dalle questioni prettamente legate al territorio, ai rischi naturali, ma anche alle questioni energetiche, al problema dei rifiuti e tanto altro.

Non ultima la valorizzazione (uso questo termine, perché mi piace di più di salvaguardia) del patrimonio naturalistico e specificamente di quello geologico, che nel nostro Bel Paese è straordinario, affascinante e ancora da conoscere. Sono pronto a partire quando tu vorrai. Ti ringrazio e ti invio un caro saluto

Gian Vito

Gian Vito Graziano è stato presidente del Consiglio Nazionale Geologi

LE NOSTRE PRODUZIONI

Sinbad Republic è già una realtà esistente e strutturata oltre che per i suoi consolidati contatti sul territorio, anche per il team che ha messo insieme con il quale nel tempo ha già capitalizzato idee, produzioni e paure del nostro Bel Paese creando un grande patrimonio di informazioni e comunicazione attraverso le sue produzioni. E queste produzioni sono già parte integrante della “Repubblica”, sia dal punto di vista economico che culturale e aggregativo. Perché attorno a queste produzioni si è già effettivamente creata una “repubblica” che sta crescendo e alla quale chiedono di associarsi nuovi soggetti.

FILM I VAJONT (già prodotto)

E’ il nostro attuale punto di forza, e costituisce il/la capitale della Sinbad Republic. E’ un flm di 70′, autoprodotto con un investimento e tradotto anche in lingua inglese di cui Sinbad è autore, co-produttore e distributore esclusivo.

Produzione flm: costo produzione e post produzione EURO 100.000 Il flm è uffcialmente uscito nel settembre 2016, dopo una serie di anteprime che si sono tenute in varie città italiane (Firenze, Genova, Broni, Viareggio, Paderno Dugnano) ed ha già vinto un prestigioso premio (di cui ancora ci è chiesto di non dare notizia).

Il flm è stato presentato a San Martino Siccomario, Voghera, e in luoghi sensibili alle tematiche proposte, Longarone e sulla frana della diga del Vajont, nel Comune di Erto e Casso.

Nella sua versione inglese è stato invitato al Festival Storie dell’Antropocene (SAF) che si è tenuto a Stoccolma (26/30 ottobre 2016) a cui hanno partecipato importanti autori, registi, cattedratici internazionali. La presentazioni dei diversi lavori è stata sempre seguita da dibattiti e interviste agli autori. Il festival si è concluso con una tavola rotonda in cui sono state raccolte le proposte per una partecipazione attiva alla difesa dei territori, dell’ambiente e delle comunità. Il progetto SAF ha offerto l’opportunità ai partecipanti di stringere contatti e sviluppare sinergie partecipative a livello internazionale.

Attualmente il flm è in distribuzione in tutta Italia tramite la collaborazione dell’intera comunità di Sinbad Republic che attraverso il mondo associativo promuove la visione presso scuole, teatri, cinema facendo seguire alla proiezione dibattiti di tematica ambientale e valorizzazione dei territori. In questa operazione sono hanno voluto essere parte attiva amministratori locali entusiasti di questo nuovo modo di sensibilizzare la cittadinanza e di promuovere il territorio. L’adesione è stata trasversale, senza etichette politiche, senza che sul territorio vi siano necessariamente problematiche aperte, ma con la consapevolezza che è necessario formare una coscienza critica ambientale. Entusiasmo è stato anche raccolto tra le aziende e i consorzi presenti sui territori.

Si sta cercando di preparare un calendario delle proiezioni in base anche alla disponibilità delle registe che reputiamo sempre necessaria per quel contatto diretto con i territori che il core del nostro progetto sociale. Sono in corso trattative con tv nazionali.

Dalla sua uscita uffciale (settembre 2017) I VAJONT ha già vinto diversi importanti premi, anche a livello internazionale, ed è attualmente candidato ad altri festival.

LIBRI (già prodotti)

A disposizione delle comunità ci sono già libri di inchiesta e narrativa che sono entrati prepotentemente nelle scuole, nelle comunità e che ricevono continue richieste da parte dalle associazioni e dalle istituzioni.

Dietro ogni libro proposto vi è la storia, nello spirito di Sinbad, di un legame stretto degli autori con le vicende che vengono narrate.

I libri di Sinbad sono stati accolti con grande interesse e affetto dagli insegnanti e dagli studenti di scuole di vario livello (dalla primaria di primo grado alle università). I nostri autori sono molto richiesti grazie anche alla loro capacità di collaborare con gli insegnanti alla formazione di un percorso di approfondimento alla lettura. Dai libri gli studenti sono partiti per loro viaggi in realtà o paesi che, anche ad anni di distanza, vengono da loro ricordati come una parte fondamentale della loro formazione.

VAJONT. L’ONDA LUNGA

In un libro che indigna e commuove, la vergogna del dopo Vajont: una vergogna che continua ancora oggi. Una esemplare storia italiana sulla pelle di tutti gli italiani.

Questo libro è diventato una vera Bibbia per giornalisti, studiosi e semplici cittadini che si vogliono avvicinare alle vicende del dopo Vajont.

Un testo indispensabile per capire i meccanismi di violenza e di prevaricazione sulle vittime delle stragi che avvengono in nome di un ingannevole sviluppo e del proftto.

Dalla prefazione di Paolo Cacciari: “Questo libro-inchiesta restituisce la parola alle vittime: i morti e i sopravvissuti; l’umanità ferita, traumatizzata, umiliata. Lucia Vastano racconta una stroia di vinti, da mettere vicino a quelle scritte da Nuto Revelli. E, come quelle, a permanente monito contro i soprusi, l’arroganza, la violenza del potere”.

I PALLONCINI DEL VAJONT.  Storia di una diga cattiva

C’erano una volta, tanto e tanto tempo fa, dei paesi felici e pieni di allegria. Poi un giorno qualcuno decise di costruire sul torrente Vajont la diga più alta del mondo. E allora tutto cambiò: un’enorme frana precipitò dal Monte Toc nel lago sottostante sollevando un’onda gigantesca. Fu così che tanti bambini salirono in cielo in groppa a un palloncino.

Ora i loro amici, diventati nonni, raccontano, oltre alla storia della diga, come era bello e diverso un tempo essere bimbi e con dolcezza e commozione regalano un dono prezioso ai loro nipotini: una memoria da tramandare.

UN CAMMELLIERE A MANHATTAN

Dall’Afghanistan a New York, l’avventura di un cammelliere e della sua fidanzata. L’incontro con l’Occidente, il terrorismo, la vendetta personale, spietata ed effcace ma nonviolenta: Muna e Azad, due protagonisti indimenticabili, due avventure tra i paesaggi dell’Asia, le città dell’Europa e i grattacieli dell’America.

BUTTA VIA L’ELEFANTE

Le magiche peripezie di Buddha, un piccolo buddista tibetano con la sindrome di Down, ma con tanti talenti. Un libro che ci fa inseguire i protagonisti da Manhattan fno alle cime himalayane. Un viaggio iniziatico per rifettere, in modo semplice, ma profondo, sui grandi temi dell’esistenza, dall’amicizia all’amore, dalla morte alla ritrovata serenità e che regala perle di saggezza per affrontare con coraggio e ottimismo le piccole e grandi diffcoltà della vita. Un romanzo da leggere tutto d’un fato, una storia che appasiona ad ogni età: impossibile non innamorarsi dei suoi personaggi. E poi dispiacerà arrivare all’ultima pagina.

Nei primi giorni di gennaio 2017 è stata ultimata la stesura del libro inchiesta sulla ‘ndrangheta in Piemonte LA CODA DELLA LUCERTOLA. ‘Ndrangheta e politica in Piemonte come metafora della realtà italiana

VIDEO-SLIDE SHOW (già prodotti)

Prodotti e diretti dal foto reporter Paolo Siccardi sono patrimonio della Sinbad Republic anche numerosi video-slide che raccontano storie di altri territori in cui sono in atto crisi di vari tipo (guerre, problematiche dei migranti, storie esemplari).

Paolo Siccardi sarà all’interno della Sinbad Republic il foto-editor.

Il sistema del video-slide show è uno strumento innovativo (mischiano video a foto suggestive a colori e in B/N) per promuovere territori, ambienti, produzioni locali. La Sinbad Republic si occuperà della produzione e della distribuzione di questo nuovo strumento di marketing, anche a seconda delle esigenze dei committenti. Mediamente i video-slide show sono lunghi 4-5 minuti, ma possono arrivare a 8-10’.

INCHIESTE CON INDAGINI DI MERCATO

ASTENSIONISMO IN ITALIA (già prodotta)

Con la la collaborazione dell’Istituto di ricerca di Milano S&G Kaleidos è stata eseguita un’approfondita indagine/inchiesta sull’astensionismo (condotta su un campione rappresentativo della popolazione italiana-dati Istat) che si è svolta in modo capillare nell’arco di tre anni (e che viene continuamente aggiornata). A corredare l’indagine vi è anche una ricerca di tipo sociologico, storico e comparato con gli Stati Uniti relativi a quella parte dei potenziali elettori, sempre più numerosi, che non vanno a votare o sono incerti.

Vengono anche evidenziate le motivazioni e gli eventuali argomentazioni che si potrebbero utilizzare per riportarli alle urne e, per quello che sta a cuore a Sinbad Republic, come andarli a coinvolgerli in una partecipazione attiva sui territori. L’inchiesta è stata condotta da intervistatori professionisti telefonicamente.

Il nostro obbiettivo è stato anche quello di dimostrare come con un così elevato tasso di astensionismo non ci sia da stupirsi che le previsioni dei sondaggi elettorali siano soggetti ad un grosso margine di errore.

L’indagine e il libro che ne è derivato è di nostra totale proprietà ed è a disposizione dei territori come supporto per conoscere meglio le loro comunità.

INDAGINE SULLA FELICITA’ (già prodotta)

Anche in questo caso si è voluto intraprendere un viaggio all’interno delle comunità per scoprire il loro grado di felicità o disagio sociale, per conoscerne le diffcoltà, i sogni, le aspettative per il futuro e il loro stato d’animo.

L’inchiesta si è svolta con il metodo di rilevazione telefonica su un campione rappresentativo degli italiani.

L’indagine di mercato è inoltre corredata da una serie di storie di fantasia, ma che rappresentano il sociale che esce rappresentato dall’inchiesta. Vi è inoltre l’intervento di una psicologa che suggerisce come poter affrontare meglio le crisi rappresentate nei racconti.

L’indagine e il libro prodotto sono di nostra totale proprietà e a disposizione dei territori come un supporto per conoscere meglio le loro comunità.

PROGETTI IN CORSO DI REALIZZAZIONE

Magazine OTTOMILA (come i Comuni italiani), rappresenta nelle nostre convinzioni la base attorno alla quale si sta organizzando la nostra comunità, la voce dei territori.

Si tratta di magazine trimestrale di 64+ 4 pagine formato A4 (le misure esatte da concordare con la tipografa).

La mission di OTTOMILA si basa sulla vicinanza continua alle diverse comunità: i territori, attraverso le loro associazioni/ comitati/movimenti/consorzi (con i quali, come non ci stanchiamo di ripetere, siamo in contatto da decenni) esprimono attraverso la rivista la loro voce sulle questioni che stanno loro a cuore, prima, durante, dopo l’interesse dei media convenzionali. Attraverso il magazine mettono insieme una potente sinergia di comunicazione.

Il magazine diventa così un valido strumento per capire la società dal basso, per colmare il baratro, sempre più evidente, che si è creato tra i territori e la loro gente e l’immagine percepita attraverso i media convenzionali.

In questo senso OTTOMILA è una novità editoriale, qualcosa di profondamente diverso dai magazine tradizionali che raccontano una realtà che conoscono attraverso l’impegno, spesso davvero lodevole del giornalista che però arriva giusto il tempo per raccontare una storia, ma che poi se ne va in fretta, per i tempi sempre più serrati e gli spazi sempre più limitata dettati dai costi di produzione.

Con OTTOMILA sono i territori a parlare direttamente al fne di far conoscere le loro problematiche, potenzialità, suggerimenti, proposte, lotte ed eccellenze. OTTOMILA è la comunità, non parla soltanto della comunità. E soprattutto si rivolge in prima persona ad altre comunità che condividono problemi e lotte del tutto simili.

Dai territori non partono solo dei no alle novità, alle innovazioni, ai cambiamenti, come spesso si vuole far credere, ma partono proposte e voglia di partecipazione attiva alle decisioni che riguardano le loro stesse comunità.

Non dimentichiamo che i territori non sono soltanto problemi. I territori sono anche un’infnità di realtà ed energie positive. I territori vogliono cominciare a gestire in prima persona la loro voce e non soltanto essere strumenti del marketing editoriale per raggiungere il loro target di lettori. La rivista sarà in una seconda fase anche tradotta in inglese. OTTOMILA vuole dare voce alle realtà produttive, sociali, ai movimenti che fanno dei nostri territori la strada per il nostro paese per uscire dalla crisi non solo economica, ma anche di progettualità. Ci sono davvero numerose realtà straordinarie completamente sconosciute, soluzioni geniali proposte da semplici, ma preparati cittadini, per risolvere problemi che la classe dirigente non riesce/vuole comprendere. A fronte di un sempre più accentuato astensionismo elettorale, sta aumentando la volontà di partecipare alla vita locale e sociale da parte dei cittadini, una volontà che va stimolata e non scoraggiata.

La preparazione del timone di OTTOMILA si farà con la partecipazione attiva di tutti i territori, le comunità, le associazioni aderenti al progetto che suggeriranno gli articoli, le inchieste, gli approfondimenti da inserire nel trimestrale. Lo scheletro del timone è già pronto. Giornalisti, collaboratori, fotograf che lavorano per il magazine saranno regolarmente pagati, secondo il loro contributo, in modo dignitoso per la loro professionalità. Sicuramente più dei vergognosi pagamenti delle testate nazionali.

COSTO DI PRODUZIONE OTTOMILA

E’ stato identifcato in 220.000 EURO ANNUI (segue BP finanziario con dettaglio costi e previsioni di pay back).

Magazine MAPPAMONDO è il magazine trimestrale di informazione sulle tematiche del territorio e delle comunità che ricalca lo spirito e le modalità di OTTOMILA, ma si rivolge ai ragazzi della scuola primaria di secondo grado. Il progetto intende rappresentare, con la collaborazione degli insegnanti e dei genitori, un percorso formativo per i ragazzi aiutandoli a comprendere il mondo che sta loro intorno. La realizzazione di MAPPAMONDO si avvierà dopo il consolidamento del magazine OTTOMILA. Tratterà argomenti spesso identici alla rivista per adulti, con un linguaggio comprensibile dai ragazzini. Ci saranno inoltre storie, giochi, illustrazioni idonee a coinvolgere la loro attenzione.

COSTO DI PRODUZIONE MAPPAMONDO

Il progetto, come previsto, partirà una volta consolidato OTTOMILA. Stiamo pensando alla possibilità di agganciarlo in qualche modo (al vaglio abbiamo diverse possibilità da valutare una volta che sarà scelta la forma societaria di Sinbad Republic). Rispetto a OTTOMILA, di cui diventerà una costola, ai costi di produzione vedranno quasi completamente sottratti i costi fssi che saranno poi spalmati sulle due riviste. Ci saranno variazioni anche nei costi di produzione in quanto potrà essere utilizzato materiale già realizzato per la rivista madre. A pesare sui costi ci sarà però la parte illustrata, molto importante per un prodotto editoriale dedicato ai ragazzi.

Per ora stimiamo che i costi totali di produzione (come detto senza i costi fissi, già considerati da OTTOMILA) sarà indicativamente di 140/150mila euro per una tiratura di 10mila copie a numero.

STRATEGIA DI PREZZO

Il magazine trimestrale OTTOMILA di Sinbad Republic verrà venduto in abbonamento annuale a 24 euro. Abbiamo identifcato il prezzo di 4 euro a numero in base alle esperienze di altri magazine simili e ad una verifcata disponibilità dei lettori di acquistare a questo prezzo di copertina.

Sugli altri prodotti a richiesta si concorderà direttamente il prezzo con i committenti in base alle loro richieste e possibilità di distribuzione.

SCUOLA DI FORMAZIONE GIORNALISTICA

Il corpo redazionale, composto prevalentemente da giornalisti professionisti con decenni di esperienza nei media nazionali e internazionali, nonché anche vincitori di diversi premi, intende affancare nelle produzioni editoriali un team di giovani giornalisti a cui insegnare il “mestiere”, per avviarli alla professione in modo competente e approfondito.

La redazione diventa una vera e propria scuola di giornalismo, un corso di formazione per i nuovi giornalisti, in tutti i settori (giornalismo d’inchiesta, video giornalismo, fotografa, web, ecc.) nella convinzione che vi sia una base comune, fondamentale e imprescindibile per chiunque voglia affrontare seriamente questa professione, dal giornalismo d’inchiesta, alla cronaca, al giornalismo di guerra.

Un esperimento importante e riuscito di scuola di giornalismo si è avuto con la redazione della rivista trimestrale LE VOCI del villaggio (fnanziato dalla Filca-Cisl Lombardia, e distribuita a 40mila abbonati).

La scuola all’interno della redazione si articola ovviamente in diverse fasi di apprendimento per i ragazzi:

1) primi approcci con il lavoro redazionale: correzione e taglio testi, titolazione, didascalie, reperimento e verifca fonti, scrittura di brevi notizie di cronaca ecc.

2) specializzarsi in un settore: grafca, fotografa, scrittura, video e web, radio, uffcio stampa

3) apprendimento metodi tecniche e deontologia del giornalismo d’inchiesta

STRATEGIE DI PROMOZIONE, PUBBLICITA’

Prevediamo di utilizzare tutti i canali a nostra disposizione: produzione flyers, merchandising logo, web marketing, social media, media, organizzazione eventi e manifestazioni, contatti diretti con altre associazioni, consorzi, movimenti, politica dei territori e per la versione internazionale camere di commercio, consorzi, tour operator, consorzi di promozione, associazioni di categoria .

LA RACCOLTA PUBBLICITARIA

Il target della nostra raccolta pubblicitaria è individuato anzitutto all’interno degli stessi territori coinvolti nel progetto, ma anche a tutte le realtà che operano in Italia che sono interessate alla promozione dei territori come valore aggiunto per il loro core business.

DATA D’AVVIO PREVISTA, LOCALIZZAZIONE E FORMA GIURIDICA

Abbiamo già dato completato un’importante produzione che è quella del flm I VAJONT che sta già girando con grande successo (dall’uscita a settembre abbiamo già vinto un premio ed è stata richiesta la nostra partecipazione ad un festival internazionale che si è tenuto a Stoccolma dal 26 al 30 ottobre scorso).

Ma intendiamo dare avvio giuridicamente al nostro progetto all’inizio del 2017. Stiamo pensando alla forma giuridica da porre in atto che più incontri le nostre esigenze.

IL MANAGEMENT DI SINBAD REPUBLIC

Ideatrice del progetto e presidente è Lucia Vastano che si occuperà delle produzioni Sinbad Republic, come anima e responsabile della parte “creativa”, in virtù della sua decennale esperienza come editrice, giornalista, scrittrice e ultimamente regista.

Kumiko Tsushihashi, tesoriera della Sinbad Republic

Fabrizio Protti, business development manager

Giulia Danieli, responsabile uffcio stampa, comunicazione, relazioni esterne e organizzazione eventi

Gianni Fabbris, segretario generale

 

Un ringraziamento particolare all’Istituto di Ricerca S&G Kaleidos (Largo Richini 2, 20121 Milano) e al su AD, Severina Grimaldi, per la loro preziosa collaborazione.

1 commento
  1. Lucia Vastano
    Lucia Vastano dice:

    Grazie per la comunicazione su queste pagine. Vorrei invitare tutti a partecipare al convegno a cui parteciperanno associazioni, comitati, comunità che provengono da tutta Italia (dalla Basilicata al Veneto, dalla Lombardia alla Toscana al Piemonte). Qui sotto la comunicazione con le informazioni.

    Carissime Associazioni e carissimi Comitati e carissimi Coordinamenti
    Carissimi Cittadini e Comunità
    Carissime piccole e medie aziende a cui stanno a cuore i loro territori

    Domenica 19 febbraio alle ore 15
    presso il teatro Comunale di Cava Manara,
    piazza Vittorio Emanuele II, Cava Manara (PV)

    Ci incontreremo per mettere a punto insieme e far decollare il progetto Sinbad Republic. Con molti di voi ci siamo già sentiti, ma è per parlarne ancora più approfonditamente, tutti insieme, che abbiamo pensato di organizzare un incontro a Cava Manara. Si parlerà dell’importanza di avere in mano, dal basso strumenti di comunicazione fatti con professionalità. Una vera rivoluzione culturale, un grande passo per ridare dignità alle comunità. Per cambiare, per contare, per vincere!

    Sinbad Republic, un nuovo modo
    di fare editoria e comunicazione
    I territori che partecipano a questo progetto, con le loro molteplici espressioni (associazioni, comitati, imprese, aziende), non sono soltanto i protagonisti delle nostre storie e delle nostre iniziative, sono i nostri editori con i quali mettere a punto il timone di una rivista, il progetto di un video o di un film, organizzare un evento.
    Sinbad Republic è la voce libera e indipendente dei territori che vogliono farsi ascoltare quando si deve decidere del loro futuro in modo che siano riconosciute come priorità: la tutela dell’ambiente, la sicurezza e la salute delle comunità, le tradizioni della gente che le abita.

    Sinbad Republic riconosce che proprio nell’ascoltare queste voci vi sia la chiave per uno sviluppo virtuoso, anche economico del nostro Paese; valorizzare i territori, le sue enormi potenzialità e tesori nascosti, trascurati e umiliati, è la via virtuosa per una crescita felice.

    Nell’arco degli anni, in una vicinanza simbiotica con i territori e la sua gente,
    attraverso eventi organizzati, libri o riviste, video o film prodotti, Sinbad Republic
    ha rappresentato la presa di coscienza e il riscatto della dignità delle comunità
    vittime di prevaricazioni, violenze, ingiustizie o dell’indifferenza delle istituzioni
    alle loro sofferenze, alle loro competenze, potenzialità e proposte per uno sviluppo,
    meno aggressivo verso gli ultimi, più dolce e sereno per tutti.

    Uno sviluppo, anche economico, che sappia realizzare,
    attraverso la promozione delle piccole e medie imprese di qualità e rispettose dell'ambiente,
    un benessere diffuso e condiviso e non riservato a pochi.

    Hanno già dato conferma della loro presenza numerose associazioni provenienti da tutta Italia, dalla Sicilia, Basilicata, Puglia, Liguria, Veneto, Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte.
    Insomma saremo davvero tanti, alcuni parteciperanno in video-conferenza. Per cambiare il mondo si comincia sempre con un piccolo passo. Poi si vince!
    I TEMPI SONO MATURI

    Lucia Vastano –tel.026592036; cell.334 2943963

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