Terre di guerre e viaggi di pace | Segnalazione redazionale
Giacomo Scotti, Terre di guerre e viaggi di pace. Con lo zaino in spalla nei paesi insanguinati della Slavia del Sud, Odradek, Roma 2015, pp. 344, € 24,00
(dalla Quarta di copertina)
Con questo libro ritorniamo alla sanguinosa guerra (1991-1995) che portò alla disgregazione della Federazione socialista jugoslava che, nata dalla guerra di liberazione dal nazismo e dal fascismo, teneva insieme le più varie etnie, lingue e religioni.?
Lo facciamo con Giacomo Scotti che per tutti gli anni della guerra, ma anche per oltre un decennio nel dopoguerra, si mosse da Napoli e da altre città italiane almeno due volte al mese per raggiungere la Croazia, la Bosnia-Erzegovina, poi anche la Serbia fino al Kosovo, per svolgere le «missioni» umanitarie e di pace e, per non sperperare il tempo, svolse pure un intenso lavoro di corrispondente di guerra per vari?giornali.
Dalle pagine del suo diario riaffiora la storia di quel conflitto: i leader, Slobodan Miloševic, Alija Izetbegovic, Franjo Tudjman e il suo partito Hdz; ma anche gli eredi degli ustascia che fondando movimenti di estrema destra e assumendo posti di comando condizionarono con la loro ideologia la neonata Repubblica croata; la politica della «pulizia etnica» con le criminali operazioni «Tempesta» e «Lampo» in Krajina,?ma anche le efferatezze compiute dai cetnici serbi a Vukovar e altrove in Croazia e quelle contro le popolazioni croate di etnia serba, l’orrendo eccidio dei mussulmani a Srebrenica; le denunce del Comitato Croato di Helsinki per i diritti umani; l’attività del Tribunale internazionale dell’Aja contro coloro che furono e sono tuttora accusati di crimini di guerra, – eroi in patria – autori di eccidi, devastazioni, stupri quali?Ante Gotovina, Dario Kordic, Ivica Rajic, Tihomir Blaškic, ZulfikarAlispaho-Zuko, Mladen Naletilic-Tuta, TamislavMer?ep, senza dimenticare i serbi, a cominciare da Miloševic, Radovan Karadžic, il generale Mladic,Vojislav Šešelj. […]. Alcuni sono stati definitivamente condannati, altri attendono la sentenza, qualcuno è morto in carcere,?qualche altro ne è uscito assolto dai giudici, ma non dalle vittime.
Giacomo Scotti (Saviano 1928), storico, scrittore bilingue (italiano e croato) e giornalista ha trascorso gran parte della sua vita a Fiume-Rijeka. Durante la guerra nella ex Jugoslavia (1991-1995) fu corrispondente di guerra per vari giornali e riviste e promotore e accompagnatore di molte missioni umanitarie. Profondo conoscitore di quella guerra e del travagliato dopoguerra ne segue puntualmente le controverse vicende. Con Odradek ha pubblicato due libri di successo sulla seconda guerra mondiale: Bono taliano (2012) e Montenegro amaro (2013).
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!