Ultima per il bagno


spugna arricciataTempo fa, un’amica, per Natale, mi ha regalato un set da doccia: spugna arricciata e fascia per capelli. Entrambe di cotone (cioè spugna di cotone!). Verde pallido, molto carine.

La fascia la uso ogni mattina per avere la fronte e il collo liberi quando mi lavo.

La spugna, con il suo cordino per appenderla, verde pure lui, con l’uso ha cominciato a «disfarsi». Sapete come sono fatte queste spugne no? Al centro un cordino legato molto stretto le tiene tutte insieme (e fa anche da appendino).

Un giorno ho deciso di disfarla del tutto, per vedere se c’era modo di recuperare almeno una parte del cotone, tipo una «lavetta» e… sorpresa! Togliendo il cordino mi si è srotolata davanti una lunga striscia, orlata e pronta all’uso di «lavaschiena»: si prende la striscia con due mani, ciascuna a un capo, e si «striglia» la schiena, proprio come si fa con le «striscie» di crine (quelle hanno anche le raffinate maniglie di legno per agganciare le mani).

Così ora ho una striscia di cotone di spugna, con l’orlo (quindi non si sfilaccia), che mi servirà ancora per un bel po’ di volte. E giacché il suo lavoro di «spugna arricciata» non lo faceva più bene, meglio che si sia trasformata no?. È bastato tirare, dopo aver tolto il cordino, e la leggera cucitura che teneva chiusa la striscia ha ceduto.

Non buttiamo subito via le cose, quando decidiamo di non usarle più. Chiediamoci: che cosa può diventare? Che cosa può ancora fare, di diverso rispetto al suo uso originario? Se la smonto, posso recuperare qualcuno dei componenti?

Non so se si è capito, ma sono stata veramente contenta di scoprire che la spugna che credevo finita nascondeva il «tesoro» di una lunga striscia di cotone per lavarmi la schiena là dove non riesco mai ad arrivare!

2 commenti
  1. loredana
    loredana dice:

    Quella di non buttare via nulla ma trasformare le cose è davvero una azione utile non solo all'ambiente ma anche alla mente che si allena a ragionare. Grazie!

    Rispondi

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