T.T.I.P. Tanti Trattati per Imparare Poco?


TTIPartnershipNo.

La sigla che in molti (ma da poco) hanno cominciato a sentire pronunciare (con la dizione inglese, quindi: titiaip) sui media può significare più o meno:

Transatlantic (transatlantico) Trade (commercio) and (e) Investment (investimento) Partnership (associazione) Agreement (accordo). Quindi «Accordo transatlantico di associazione di commercio e investimento»; oppure: «Accordo transatlantico associativo per il commercio e gli investimenti»; oppure: «Accordo di collaborazione transatlantica per il commercio e gli investimenti»; oppure: «Accordo transatlantico di collaborazione nel commercio e negli investimenti»; oppure: «Trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti» (la versione più usata)

Insomma, come la giri la giri, significa che c’è un accordo – tra Paesi che hanno l’oceano Atlantico di mezzo – per associarsi sui commerci e sugli investimenti.

Tanto per cominciare: perché in inglese????? Perché non subito tradotto in italiano per farlo capire a tutti? Per mesi nessuno ha saputo niente di questa cosa anche a causa dell’impronunciabile nome – perché troppo lungo – e a causa dell’incomprensibilità del nome – perché in inglese, oltre che troppo lungo! E così sono passati mesi nell’ombra.

Ora, la militante (forse l’unica rimasta, insieme ad Amnesty International e ai Fronti per la liberazione degli animali) Greenpeace (e per questo dò soldi solo a loro – oltre naturalmente al Centro Studi Sereno Regis di Torino… anzi, avete letto la storia del 5 per 1000 e del 2 per 1000?), ci racconta che si sono scoperti dei documenti – segreti finora – intercorsi tra gli «Stati Uniti d’Europa» e gli «Stati Uniti d’America» per regolamentare gli scambi commerciali tra le due sponde dell’Atlantico. Anzi de-regolamentare, perché in Europa esistono dei regolamenti abbastanza rigidi (su OGM, DOP, DOC, IGP, che cercano di salvaguardare la qualità degli alimenti) che non piacciono per nulla agli Stati Uniti d’America, perché non possono esportare un mucchio di schifezze e venderle sul territorio europeo. Allora hanno stilato questo accordo, in gran segreto. Segreto di Pulcinella ora, grazie a Greenpeace, di cui riporto le parole scritte su volantini e altro, per mobilitare l’opinione pubblica e i consumatori (noi) su questo grave problema:

Che cos’è?

Il Trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti (Transatlantic Trade and Investment Partnership – TTIP) è un trattato di libero scambio che l’Unione Europea è chiamata a concludere con gli Stati Uniti.

Questa trattativa, con la scusa di un’armonizzazione delle normative sul libero commercio, antepone il mercato e gli interessi privati a quelli della collettività e apre ad una riduzione degli standard sociali e ambientali.

Le trattative sul TTIP si sono svolte finora a porte chiuse: Parlamenti nazionali e cittadini non sono adeguatamente informati su normative che potrebbero invece incidere sui loro diritti.

Come fermarlo

Firmando in questo link:

http://www.greenpeace.org/italy/it/Cosa-puoi-fare-tu/partecipa/stop-ttip/

Andando alla manifestazione nazionale, il 7 maggio 2016, a Roma, in piazza della Repubblica, alle 15, con questi slogan in testa (non solo al corteo):

« Per tutelare i diritti e i beni comuni

Per costruire un modello sociale ed economico più giusto

Le persone e il pianeta prima dei profitti».

Che c’entra con la semplicità volontaria, dite? Perché ne parlo in questa Pillola?

Perché il TTIP ci inonderà con una marea di prodotti a basso costo (OGM in prima fila), che spazzerà via agricoltura e prodotti di qualità.

Perché il TTIP metterà in pericolo le leggi di protezione ambientale.

Perché il TTIP promuoverà la privatizzazione di tutti i servizi, a vantaggio di imprese e privati.

Perché il TTIP creerà un tribunale speciale tramite cui le imprese private potranno denunciare interi Paesi che abbiano leggi che minacciano i loro profitti.

Perché… leggete qua sotto:

Greenpeace Olanda rivela i testi segreti del TTIP

News, 2 maggio 2016

Avevamo ragione: confermati rischi per clima, ambiente e sicurezza dei consumatori

I cittadini hanno diritto di sapere: Greenpeace Olanda pubblica oggi su www.ttip-leaks.org parte dei testi negoziali del TTIP per garantire la necessaria trasparenza e promuovere un dibattito informato su un trattato che interessa quasi un miliardo di persone, nell’Unione Europea e negli USA. È la prima volta che i cittadini europei possono confrontare le posizioni negoziali dell’UE e degli USA.

Questi documenti svelano che noi e la società civile avevamo ragione a essere preoccupati: con questi negoziati segreti rischiamo di perdere i progressi acquisiti con grandi sacrifici nella tutela ambientale e nella salute pubblica!

 

Piccolo riassunto

Quattro aspetti seriamente preoccupanti:

Sparite alcune tutele ambientali acquisite da tempo.

Proteggere il clima sarà più difficile.

Sparito il «principio di precauzione».

Aperte le porte all’ingerenza dell’industria e delle multinazionali

«I documenti mostrano chiaramente che mentre la società civile ha avuto ben poco accesso ai negoziati, l’industria ha avuto invece una voce privilegiata su decisioni importanti». «I documenti pubblicati da Greenpeace Olanda constano di 248 pagine in un linguaggio legale tecnicamente complesso: […]. Greenpeace Olanda ha lavorato assieme al rinomato network di ricerca tedesco di NDR, WDR and Süddeutscher Zeitung. Fino ad ora i rappresentanti eletti avevano potuto vedere parte di questi documenti in stanze di sicurezza, con guardie, senza consulenti esperti e senza poterne discutere con nessuno. Con questa pubblicazione, milioni di cittadini hanno la possibilità di verificare l’operato dei propri governi e discuterne con i loro rappresentanti.

Chi ha cura delle questioni ambientali, del benessere degli animali, dei diritti dei lavoratori o della privacy su internet dovrebbe essere preoccupato per quel che c’è in questi documenti. Il TTIP, si svela per ciò che davvero è: un grande trasferimento di poteri democratici dai cittadini al grande business.

Per fermare il TTIP, tutelare i diritti e i beni comuni e costruire un altro modello sociale ed economico, equo e democratico, ti aspettiamo sabato 7 maggio 2016 a Roma per un grande appuntamento nazionale!

ENTRA IN AZIONE CON NOI: FIRMA E CHIEDI DI BLOCCARE IL TTIP!»

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