Un convegno storico al Vaticano fa appello alla nonviolenza e alla ‘pace giusta’ | Ken Butigan

 


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Dall’inizio alla fine l’atmosfera degli incontri è stata elettrizzante: si trattava di un incontro senza precedenti presso il Vaticano – dove artefici del cambiamento provenienti da ogni parte del mondo, hanno deliberato con sacerdoti, vescovi e con i maggiori responsabili della Chiesa Cattolica per la giustizia e per la pace.

La “Conferenza su Nonviolenza e Pace Giusta: contribuire alla comprensione da parte dei cattolici, e all’impegno per la nonviolenza” si è svolta a Roma dall’11 al 13 aprile 2016. Ottantacinque persone, tra laici, teologi, membri di congregazioni religiose, preti, e 5 vescovi sono arrivati dall’Africa, dalle Americhe, da Asia, Europa, Medio Oriente e Oceania per partecipare a questo incontro che ho aiutato a organizzare, e che segna una pietra miliare. Molti partecipanti vivono e lavorano in contesti di estrema violenza e ingiustizia, e sono venuti per cercare una nuova, coraggiosa direzione per la chiesa globale.

Il Concilio Pontificio Vaticano per la Giustizia e la Pace, Pax Christi International e altre organizzazioni cattoliche di tutto il mondo hanno reso possibile questa assemblea, la prima di questo tipo.

Il responsabile del Concilio Vaticano, il Cardinale Peter Turkson, ha aperto i lavori della conferenza con un caloroso messaggio di incoraggiamento da parte di Papa Francesco, che si è espresso con queste parole: “le vostre riflessioni su come rivitalizzare gli strumenti della nonviolenza, e della nonviolenza attiva in particolare, rappresentano un contributo necessario e positivo.” Il convegno si è concluso tre giorni dopo, con uno straordinario processo di consenso verso l’idea di chiedere al papa di elaborare una enciclica – il più importante documento della chiesa cattolica – sulla nonviolenza attiva1.

Prendendo sul serio le parole che il papa ci aveva rivolto, il documento finale della conferenza chiedeva con urgenza alla chiesa di integrare la nonviolenza ad ogni livello dell’istituzione globale – a includerla nelle diocesi, parrocchie, istituzioni, scuole, università, seminari, ordini religiosi e associazioni di volontariato – e chiedeva anche di non usare più (né insegnare) la cosiddetta teoria della “guerra giusta”.

Il documento finale della conferenza – Un appello alla Chiesa Cattolica affinché riprenda il suo impegno verso la centralità del vangelo della nonviolenza2 – è stato consegnato a Papa Francesco poco dopo la conclusione dei lavori.

Confessando che noi stessi e la Chiesa Cattolica abbiamo tradito la nonviolenza di Gesù molte volte, anche “partecipando a guerre, persecuzioni, oppressioni discriminazioni e sfruttamenti”, abbiamo proposto concretamente che la chiesa “promuova pratiche e strategie nonviolente (per esempio: resistenza nonviolenta, giustizia riparativa, guarigione dai traumi, protezione non armata dei civili, trasformazione dei conflitti, strategie di costruzione della pace); che dia avvio a una conversazione globale sulla nonviolenza a partire dalla Chiesa, con persone di altre fedi, e con il mondo più in generale, per dare risposta alle enormi crisi del nostro tempo utilizzando la visione e le strategie della nonviolenza … che continui a sostenere la necessità di abolire le guerre e l’uso delle armi nucleari; che innalzi la voce profetica della Chiesa per sfidare le grandi potenze mondiali ingiuste e sostenga e difenda gli attivisti nonviolenti che per il loro impegno per la pace e la giustizia mettono a rischio le loro vite”.

Questo incontro epocale è stato preparato per più di un anno. Nel marzo 2015 mi sono unito al comitato che stava progettando l’evento, del quale facevano parte quelli di noi che provenivano da El Salvador, le Filippine, il Giappone, l’Italia, l’Australia, la Gran Bretagna e gli Stati Uniti, e che lavoravano con il Concilio Pontificio per scrivere una bozza di agenda che fosse interattiva e produttiva. Marie Dennis, co-presidente di Pax Christi International, mise a disposizione la sua grande esperienza di organizzatrice di incontri internazionali per avviare un processo in cui ciascuno potesse essere ascoltato.

La “Conferenza su Nonviolenza e Pace Giusta” è stata un’esperienza davvero straordinaria, che speriamo possa dare grandi frutti nella Chiesa Cattolica e nel mondo in generale. Come ha osservato José Henríquez, un membro del comitato organizzatore e fino a poco tempo fa segretario generale di Pax Christi International da El Salvador, “viviamo in un mondo complesso dove i conflitti armati sono pervasivi e dove la violenza è diventata la prima – e molte volte anche l’unica – via per affrontare tali conflitti. Come comunità globale, abbiamo bisogno di stimolare l’immaginazione creativa per costruire società in grado di esprimere compassione, e in cui la nonviolenza sia la norma e non l’eccezione”. In questo storico momento di svolta, invitiamo la gente dappertutto a diffondere questo appello per “la nonviolenza e la pace giusta.”


 

April 21, 2016
Titolo originale:
Historic Vatican conference calls for nonviolence and ‘just peace’
http://wagingnonviolence.org/2016/04/vatican-conference-calls-for-nonviolence-just-peace-pope-francis/
Traduzione di Elena Camino per il Centro Studi Sereno Regis


 

Ken Butigan is direttore di Pace e Bene, una organizzazione no-profit che promuove il cambiamento nonviolento attraverso l’educazione, la comunità e l’azione. Insegna “Studi per la Pace” presso la DePaul University e la Loyola University a Chicago.


 

NOTE

1 Landmark Vatican conference rejects just war theory, asks for encyclical on nonviolence

Joshua J. McElwee | Apr. 14, 2016. http://ncronline.org/news/vatican/landmark-vatican-conference-rejects-just-war-theory-asks-encyclical-nonviolence

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