Come dovremmo trattarci vicendevolmente?

Johan Galtung

Ritiro del premio di Costruttore di Comunità Gandhi-King-Ikeda – Atlanta, 31.03.2016

Caro Presidente, caro decano del Morehouse College, Signore e Signori,

Sono profondamente onorato dal premio che mi giunge da un college della Georgia, nel sud degli StatiUniti, che è stato ed è un faro nella lotta dalla situazione di dominio alla dignità nei rapporti razziali.  Il movimento dei diritti civili è una rivoluzione americana, come il movimento femminista che ha ispirato – che mira alla parità e dignità per tutti. Rifiutare di spartirsi con Londra le spoglie dello sfruttamento dei pellerossa e dei neri e dei bianchi poveri era lungi da una rivoluzione.

Questo college formò il dr. Martin Luther King Jr. Ho avuto l’onore d’incontrarlo due volte qui ad Atlanta nel 1960 – lavorando alla desegregazione senza violenza a Charlottesville, Virginia – e ad Oslo nel 1964 quando ricevette il premio Nobel per la Pace.  Questo College gli fece utilizzare l’adesione alla verità di Gandhi con una lotta nonviolenta, il satyagraha, che elevò alla dignità 20 milioni di neri. C’è un colpo di coda: si spara di nuovo ai neri e li si usa come manodopera schiava nelle prigioni. La lotta continua.

Costruire comunità.  Ce ne sono almeno due, la comunità di persone, e la comunità di stati. Le tratterò entrambe, condividendo con voi in questo mio discorso le idee basilari della mediazione TRANSCEND – ONG di oltre 500 membri invitati, a proprio agio con il nostro mantra “Pace con mezzi pacifici”.  Transcend significa andare oltre.

Avviamoci alla risposta mediante alcune parole su come non dovremmo trattarci l’un l’altro. Sta tutto nelle nostre abitudini di pensiero, nella cultura profonda del nostro pensare. In Occidente pensiamo in semplici termini dicotomici, come positivo/negativo, buono/cattivo, addirittura male. O l’uno o l’altro, non intermedio, né-né, sia-sia. E cadiamo molto facilmente nella trappola di vederci solo buoni, e qualcun altro solo cattivo, diretti da Dio o da Satana. La strada al narcisismo, all’amore di sé e alla paranoia – vedere minacce ovunque – è breve. Si cerca la vittoria!, non una soluzione.

Inoltre: narcisismo + paranoia = psicosi, la diagnosi psichiatrica.

Per sfuggire a questa consuetudine di pensiero si utilizzino le antiche consuetudini cinesi: Yin/Yang. Anch’essi pensano in termini di positivo/negativo, buono/cattivo; ma vi aggiungono altri livelli, come il positivo e il negativo nel positivo e nel negativo, il buono e il cattivo nel buono e nel cattivo. Il che apre all’identificazione del negativo in sé e del positivo nell’altro; per rapporti positivi-pacifici, non negativi-violenti. Non o-o; bensì sia-sia, né-né.

La formula TRANSCEND: focalizzarsi sul positivo, sul buono in ognuno, te compreso; ma tenere a mente il negativo-cattivo per migliorarlo, e in quanto eventuale pericolo per sé stessi e/o altri. Poi creare progetti che colleghino buono con buono; dapprima come visione, poi nella realtà.

Si prenda un matrimonio in crisi: lui un funzionario commerciale di successo, lei moglie borghese che si dà al buddhismo. Scambi verbali tipo “t’interessano solo i soldi!”, “sei così esoterica, impossibile parlarti”, per anni. Questi sono esperti ciascuno del male dell’altro. Ho parlato con tutt’e due seguendo la regola TRANSCEND, uno alla volta, 1-a-1, trovando lui un uomo d’affari competente e coscienzioso, con i conti a posto, e lei una devota buddhista dedita alla meditazione. Aspetti positivi messi in ombra dai loro battibecchi quotidiani.

Con una maggior cultura di pace – obiettivo fondamentale al Morehouse College! – avrebbero trovato da soli la soluzione creativa. In questo caso io proposi, non imposi, ad uno per volta: E magari gestire insieme una libreria di materiale buddhista investendoci il 50% per uno? – facendo leva sulla buona competenza dell’uomo d’affari e la buona devozione della buddhista. Collegando buono con buono in un progetto concreto, non valori astratti. Quella libreria esiste tuttora come realtà nuova per tutt’e due, non solo raggiungendo i loro obiettivi ma come progetto equo cooperativo, in grado di auto-sostentarsi. Inoltre, sono accaduti due piccoli miracoli: lei ha preso interesse alla contabilità, e lui ha letto un libro buddhista!  Matrimonio uscito dalla crisi.

C’è voluta però una certa creatività – che viene con l’esperienza.

Poi, la comunità di stati-regioni; al momento otto belle grosse.

Emergenti: Russia, India, Cina (porzione RIC dei BRICS), Organizzazione per la Cooperazione islamica (OIC).  In declino l’Occidente: l’Unione Europea e gli USA (EUSA). In attesa: il Terzo Mondo, l’Africa, malamente colonizzata da 11 dei 28 membri UE, e l’America latina, malamente imperializzata dagli USA.

Otto attori principali sulla scena mondiale, che hanno 28 rapporti bilaterali; e entrano sul palcoscenico del mondo con elementi negativi e positivi, quali:

  • India: il terribile sistema delle caste; e un federalismo linguistico, un’India federale basata su identità nazionali multiple veicolate dalle lingue;
  • Cina: la soppressione dell’autonomia per tibetani, uighuri, mongoli interni; e il riscatto socio-economico per 400 milioni di appartenenti ai ceti più bassi fra il 1991 e il 2004.

Ambo i paesi hanno forti eserciti e possono facilmente focalizzarsi sul cattivo [altrui), invocando l’idea che l’Altro possa lanciare una guerra per nascondere gli elementi negativi in casa propria.

Alternativamente, possono scegliere di focalizzarsi sugli elementi positivi collegando i propri con gli altrui in un progetto di mutuo apprendimento: l’uno imparando come elevare le condizioni dei diseredati e l’altro come creare un grande stato con più autonomia locale; invitando pubblicamente altri ad osservare il processo. Potrebbero avvenire miracoli.

O prendiamo un altro paio di tali protagonisti, si spera guidati dalla stessa logica:

  • USA: abbarbicati al proprio impero in declino, anzi in caduta, con una violenza globale; e la loro enorme capacità innovativa in tutti i campi, sostenuta dalla libertà;
  • Russia: una tradizione di autoritarismo, conformità; e però con la rinuncia all’impero sovietico quasi senza violenza, a favore di una confederazione, la Comunità degli Stati Indipendenti (CIS).

Il loro focalizzarsi sugli elementi negativi può condurre a una vera guerra nucleare mondiale, non solo in Europa.  Alternativa: gli USA si fanno qualche buona idea su come rinunciare a quanto è cattivo e insostenibile comunque, un impero; e per la Russia la teoria e pratica di più libertà. Ci si lavori.

Esistono altri ventisei rapporti bilaterali; li si trova tutti nel libro Abolishing War, TRANSCEND University Press, 2015.

Poi quella piccola comunità di una persona: tu, io. Comunità? Sì, con quattro componenti ciascuna: il buono e il cattivo nel buono e nel cattivo.  Identifichiamole, costruiamo sugli elementi positivi e lavoriamo sui negativi. Come te che costruisci su di me, e io su di te – in profonda gratitudine.


Nº 422 – 4 Apr 2016 – TRANSCEND Media Service
Titolo originale: How Ought We Treat Each Other?

Traduzione di Miki Lanza e Franco Lovisolo per il Centro Studi Sereno Regis


 

1 commento
  1. mario ciani
    mario ciani dice:

    Ottima filosofia per migliorare le classi più povere ma, non serve per raggiungere equità economica sociale per ridurre gli enormi squilibri fra ricchi e poveri. Necessita una nuova filosofia mondiale che detta nuove regole sugerite dalla scienza dalla laicità, equità, al bando la costruzioni delle armi, seconda lingua mondiale per comprendici meglio tutti in caso di spostamenti eccc… Necessita una riunione di saggi mondiali per scrivere almeno una costituzione mondiale per avere riferimenti per un inizio di nuova civiltà mondiale, che la coordinano e la propagandano.

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