Il numero sorprendentemente alto di vittime del programma americano di armi nucleari | Lawrence Wittner


shutterstock_113857510Quando gli americani pensano alle armi nucleari, si rassicurano col pensiero che la vasta distruzione di vite umane di queste armi non si è verificata dopo il 1945 – quanto meno, non ancora. Ma, in realtà, ha avuto luogo, con un numero scioccante di vittime USA.

Questo punto viene confermato da uno studio di recente pubblicazione da parte di un team di giornalisti d’inchiesta alla McClatchy News. Attingendo a milioni di documenti governativi e a un gran numero d’interviste, hanno concluso che l’impiego negli stabilimenti nazionali d’armi nucleari dal 1945 ha fatto sì che 107.394 operai americani contraessero il cancro e altre gravi malattie. Di questi, circa 53.000 ritenuti da funzionari governativi di aver assorbito eccessive radiazioni al lavoro hanno ricevuto $12 miliardi in compensazioni nell’ambito del Programma federale di Compensazioni per Malattie Professionali nel Settore Energia (EEOICP). E 33.480 di essi ne sono morti.

Com’è potuto accadere? Esaminiamo il caso di Byron Vaigneur. Nell’ottobre 1975, vide una poltiglia brunastra contenente plutonio fuoruscire dalla parete del suo ufficio e raccogliersi in pozzanghera vicino alla scrivania allo stabilimento per armi nucleari di Savannah River, South Carolina. Successivamente contrasse un cancro al petto nonché la malattia cronica da berillio, uno stato respiratorio debilitante. Subì una mastectomia per asportare il cancro ed è oggi dipendente dall’erogatore d’ossigeno, sovente non in grado di camminare per più di una trentina di metri. Dichiarando di essere pronto a morire, ha promesso di donare il suo corpo alla scienza nella speranza di contribuire a salvare la vita ad altri esposti a radiazioni letali.

I lavoratori degli stabilimenti di armi nucleari costituiscono effettivamente solo una frazione degli americani con la vita devastata dai preparativi per la guerra nucleare. Un rapporto del 2002 del Dipartimento [Ministero] USA per la salute e i Servizi Umani sosteneva che solo dal 1951 al 1963, i test sperimentali in atmosfera di armi nucleari – oltre metà dei quali fatti dagli Stati Uniti – uccisero 11.000 americani di cancro. Dato che questa stima non comprende l’esposizione interna alle radiazioni causata da inalazione o inghiottimento di particelle radioattive, l’Istituto per la Ricerca su Energia e Ambiente ha sostenuto che il numero effettivo di cancri fatali causati dalla sperimentazione nucleare potrebbe essere di 17.000. Ovviamente, un numero maggiore di persone contrasse il cancro per la sperimentazione nucleare di quante ne siano morte. Lo studio governativo stimava che a contrarre il cancro siano stati almeno 80,000 americani.

Chi erano costoro? Molti erano “vittime sottovento” – persone le cui città erano situate vicino a siti di sperimentazione nucleare USA ed erano pertanto contaminati da nubi letali di fallout trasportato dal vento. Durante gli anni 1950, il governo USA condusse quasi un centinaio di esplosioni nucleari in atmosfera nel sito sperimentale in Nevada. Quasi il 30% del pulviscolo radioattivo vagò sulle città a est, con una popolazione di circa 100.000 abitanti. I residenti di St. George, Utah, rievocavano una “nube rosa” incombere su di loro mentre lavoravano nel fallout, lo respiravan, ci camminavano dentro, ci lavavano gli indumenti, e lo ingerivano. “Anche i bimbetti hanno mangiato la neve”, rammentava un residente. “Non sapevano che poi li avrebbe uccisi”.

Durante i decenni successivi, i tassi di leucemia e altri tumori maligni s’impennarono nelle contee adiacenti al sito sperimentale in Nevada, come pure fra i 250.000 soldati USA esposti ai test su armi nucleari USA. Dal punto di vista dei comandanti militari USA, era vitale piazzare soldati americani vicino alle esplosioni nucleari per prepararli a combattere in una guerra nucleare. Successivamente, allorché molti di questi soldati sviluppavano il cancro, avevano figli con difetti natali, o morivano, essi stessi e i loro famigliari organizzarono gruppi di veterani atomici per esigere che il governo federale provvedesse all’assistenza sanitaria e alla compensazione finanziaria per le loro sofferenze. Oggi, i veterani atomici ricevono l’una e l’altra dal governo federale.

I minatori d’uranio formano un altro gruppo di americani che hanno sofferto per il programma d’armamenti nucleari USA e ne sono morti. Per ottenere il minerale d’uranio necessario per fabbricare le armi nucleari, il governo USA faceva funzionare migliaia di miniere d’uranio, spesso sulle terre degli indigeni americani, molti dei quali lavoravano da minatori e morirono di morte prematura. Il Servizio di Sanità Pubblica e l’Istituto Nazionale per la Sicurezza e Salute Pubblica degli USA condussero studi sui minatori d’uranio scoprendo tassi allarmanti di morti per cancro polmonare, altre malattie polmonari, tubercolosi, enfisema, emopatie, e lesioni. Inoltre, quando le miniere d’uranio furono esauste o abbandonate per altre ragioni, venivano sovente lasciate a scavi aperti, così inquinando l’aria, la terra, e l’acqua delle comunità dei dintorni con radiazioni e metalli pesanti.

Questa catastrofe nucleare americana non è solo faccenda del passato, bensì pare verosimilmente continuare nel futuro. Il governo USA sta ora iniziando un programma da 1trilione di $ per “modernizzare” il proprio complesso di armi nucleari. Che comporta la costruzione di altre fabbriche di armi nucleari e relativi laboratori, e altresì sfornare altre armi e testate nucleari da lanciare dall’aria, da terra, e dall’acqua. Ovviamente, se si usano tali armi e quelle delle loro controparti d’oltremare, esse distruggeranno il mondo. Ma, come abbiamo visto, se anche non vengano usate in guerra, riscuotono un terribile pedaggio – negli Stati Uniti e, si noti, in altre nazioni al mondo.

Per quanto si tollererà ancora questa tragedia nucleare?

Lawrence S. Wittner (http://lawrenceswittner.com) è Professore di Storia emerito al SUNY di Albany [NY]. Il suo ultimo libro è un romanzo satirico sulla vita universitaria, What’s Going On at UAardvark? [Che sta succedendo a UArdvark?] (Solidarity Press), apparso in origine su History News Network e viene ristampato col permesso dell’autore.

4 gennaio 2016
Traduzione di Miky Lanza per il Centro Studi Sereno Regis
Titolo originale:
The Shockingly High Number of Casualties of America’s Nuclear Weapons Program

 

 

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