Cina vs. Russia vs. USA; Xi vs. Putin vs. Obama

Johan Galtung

Visti da grandi altezze, si stagliano nettamente tre grandi paesi: Cina, il più popoloso; Russia, il più vasto; USA, il più militarizzato. Con tre leader, Xi, Putin, Obama, con un gran potere nelle loro mani.

E qui c’è l’ipotesi chiave, presumibilmente più giusta che sbagliata: Cina-Xi: pace positiva; Russia-Putin: pace negativa; USA-Obama: guerra.

Abbiamo in mente la Cina – anche una regione – che costruisce rapporti a beneficio ragionevolmente mutuo e uguale con la Cina in tutto il mondo, che tesse Asia-Europa-Africa insieme in una rete della Seta stradale-ferroviaria-navale-aerea a disposizione di tuttti (con importanti errori nel Mar Meridionale della Cina).

Abbiamo in mente la Russia – anch’essa una regione – che convoca in Russia leader in conflitto violento da tutto il mondo, cercando tregue e ricomposizioni (commettendo un grosso errore in Siria).

E abbiamo in mente gli USA – più di uno stato, meno di una regione – che dopo la 2^ guerra mondiale ha ucciso oltre 20 milioni di persone in 37 paesi: Afghanistan, Angola, Argentina, Bangladesh, Bolivia, Brasile, Cambogia, Ciad, Cile, Cina, Colombia, Cuba, Repubblica Democratica del Congo, Repubblica Dominicana, Est Timor, El Salvador, Grenada, Guatemala, Haiti, Honduras, Ungheria, Indonesia, Iran, Iraq, Israele-Palestina, Nord-Sud Corea, Laos, Nepal, Nicaragua, Pakistan, Panama, Paraguay, Sudan, Vietnam, Jugoslavia (James A. Lucas, [email protected]; http://www.popularresistance.org/. Senza tener conto delle sparatorie di massa quotidiane negli USA stessi.

E che mette in relazione il mondo intero con l’incredibile internet (facendo un grosso errore: usarla per spiare, tradendoci tutti).

Non stiamo selezionando il meglio dagli uni e il peggio dagli altri; sappiamo che c’è molto altro in gioco. Ma l’ idea non è identificare il meglio e il peggio dei grossi stati, bensì i ruoli, le partite che stanno giocando proprio ora nel sistema statuale. Gli stati hanno peculiarità; il sistema statuale genera ruoli da interpretare, gli stati sono (auto-)allocati in tali ruoli, che siano o meno all’altezza del compito.

Il nostro scopo è esplorare cosa accade, come, forse perfino perché.

Che cosa sta combinando Xi, 62enne, da Pechino? The Weekly Mirror, Kathmandu dell’11.12.15: “10 paesi di 4 continenti, 9 conferenze nel 2015”.

  • Il Pakistan (oltre 50 accordi di cooperazione);
  • Asia-Africa (spirito di Bandung, nel 60° anniversario);
  • Russia-Kazakhstan-Bielarussia (70° anniversario della 2^ guerra mondiale, boicottato dall’Occidente);
  • Mosca con Putin (allineamento dei lrgami strutturali della Fascia Economica della Via della Seta e dell’Unione Economica Eurasiatica);
  • Kazakhstan (allineamento delle stategie di sviluppo);
  • Bielorussia (parco industriale come modello);
  • 70° anniversario dell’ONU (“nuovo tipo di rapporti internazionali basati su una cooperazione win-win – Destino Comune per l’Umanità”);
  • USA (rafforzare la fiducia reciproca);
  • Inghilterra aziende sino-francesi per la costruzione di una centrale nucleare in Inghilterra);
  • Vietnam-Singapore (rapporti win-win in una comunità di stati);
  • G20-APEC (per recuperare/rafforzare la comunicazione, coordinare la macro-politica, aprire l’economia mondiale);
  • Johannesburg (15°anniversario del Forum sulla Cooperazione Cina-Africa – FOCAC, democratizzazione dei rapporti internazionali per un futuro più giusto);
  • Parigi (clima, somma diversa da zero, adempimento degli impegni di Pechino);
  • Heinan (cooperazione più profonda in ambito SCO).

Senza dubbio tutto ciò serve anche gli interessi della Cina: celebrare le vittorie altrui sulla violenza diretta e strutturale (la Cina non s’oppose al colonialismo occidentale, il Giappone sì), cooperando bi- e multilateralmente, riformando il sistema con l’Africa; nessuno stato escluso, perfino gli USA con politichr win-win.

E Putin, 63enne di S.Pietroburgo? Centrato su BRICS e SCO, molto può essere tenuto segreto. Ma i punti di Putin sull’Ucraina sono indicativi:

  • Federalizzazione dell’Ucraina anche con l’etichetta di “decentramento”; status speciale per LNR-DNR, autorità politiche non subordinate a Kiev; piena automomia di bilancio, libertà di scegliersi la lingua ufficiale;
  • Piena libertà culturale; diritto di scegliere il “vettore dell’integrazione economica; l’Ucraina dev’essere dichiarata stato neutrale; e
  • Tutto quanto sopra dev’essere esplicitamente dichiarato nella Costituzione ucraina,
  • Uno stato ucraino, federale, neutrale, con libera scelta dei contraenti di lingua, cultura-religione, sistema economico, il tutto incorporato nella costituzione, con status speciale per Luhansk-Donetsk. Un punto insidioso. Come il Liechtenstein in “Svizzera-Liechtenstein”? Punto mancante: cooperazione di pace positiva fra Russia e una possibile-probabile Ucraina.

Obama, 54enne cresciuto a Honolulu e Giacarta, col padre del Kenya, la madre del Kansas, radicato in tre continenti. Eppure: vedi sopra.

Obama non ha iniziato ma ereditato la profonda “dipendenza dalla guerra” USA (William Astore, [email protected] 30 giugno 2015); espletando il ruolo di sceriffo del mondo, con suoi vice che desistono col declino dell’impero. Il mondo ha considerato normale il ruolo USA, supponendo che altri facciano lo stesso a meno di esserne distolti dagli USA. Ma Cina e Russia stanno ora facendo qualcos’altro.

Come mai? Non supponiamo alcuna saggezza di sistema, ma una maggiore richiesta di pace positiva e negativa quando si è sotto la minaccia di guerre importanti. I paesi Nordici sono troppo piccoli e partigiani nel triangolo Cina-Russia-USA; non andranno bene alleati di sorta con essi. L’UE ha perso l’occasione, in quanto militarmente legata agli USA, e neo-coloniale. Come ha fatto il Giappone, non promovendo il proprio articolo 9 della costituzione per tutti. Così Cina e Russia hanno riempito ruoli vacanti di pace generati dalla bellicosità USA nello spazio e nel tempo. Nello scorso decennio, ma non sappiamo per quanto tempo.

Come evolverà questo sistema di ruoli? Tanto più belligeranti gli USA, in cerca di sempre più basi per sempre più potere e azione militare, quanto più aumenta la richiesta di pace positiva –particolarmente per accordi economici a beneficio reciproco, e di mediazione. Tanto più gli USA escludono la Cina (TPP, ecc.) e puniscono la Russia (Ucraina, ecc.), quanto più altri saranno impauriti da guerre estese e ben disposti verso la Fascia Economica della Via della Seta e l’Eurasia.

Gli USA sono separati dalla gran parte del mondo da due vasti oceani; fonti di sicurezza nonché d’ isolamento dalla Fascia Economica e dall’Eurasia. La Cina riempie un vuoto con la cooperazione, più facile che per gli USA cambiare progetti di dominazione, colpi di stato e invasioni in America Latina in equità ed empatia.

Quindi, gli USA manterranno ancora per qualche tempo il ruolo bellico che ci si attende, ma contro una forte concorrenza di due ruoli di pace se ben agiti. Gli USA possono tentare di costringerli alla guerra per la “libertà di navigazione” o “per la Crimea”, ma possono trovare pochi o anche nessun alleato dopo i fiaschi subiti altrove. La belligeranza arabo-saudita può causare rivolte interne, e Israele può avere un ruolo più abile comprando l’ISIS col petrolio mediante Cipro-Turchia.

Ci vogliono almeno due per fare la guerra, e due per fare la pace. Il versante opposto deve giocare lo stesso ruolo. La domanda è: chi cederà all’altro, Cina-Russia a una guerra estesa, o gli USA a una pace estesa?

I ruoli di pace sono più remunerativi economicamente che il ruolo di guerra. Ma sono molto distanti dalla guerra ai musulmani e agli arabi di Trump e Hillary Clinton; figuriamoci dall’attuale Congresso USA.

Allora, Bernie Sanders, ecco la tua grossa occasione nella storia mondiale:

Degli USA per la pace. Cooperanti, non in concorrenza, sia con la Cina sia con la Russia.


21 dicembre 2015, Titolo originale: China vs. Russia vs. USA; Xi vs. Putin vs. Obama

 

Traduzione di Miki Lanza per il Centro Studi Sereno Regis


 

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