Dal 5 all’11 ottobre presso il Centro Studi Sereno Regis si è tenuto il training internazionale “Getting in touch with cyber-youth”, una settimana di formazione per operatori giovanili da tutta Europa sui temi del bullismo, cyberbullismo e dell’hate speech online. Le attività sono state condotte con la metodologia dell’educazione non formale, valorizzando approcci educativi come il cooperative learning e intervallate da testimonainze e interventi di formatori esterni (ArciGay, 3.O, ARAI). Gli operatori giovanili hanno avuto l’opportunità di confrontarsi sulla situazione del cyberbullismo nei diversi paesi partecipanti (Italia, Irlanda, Russia, Lituania, Croazia) e, al termine della settimana è stato offerto uno spazio per la progettazione di nuovi interventi comuni da attuare con gli adolescenti.

È stato realizzato, fra le altre attività, un worskshop sul “Teatro dell’Oppresso” ( forma di espressione che si pone l”obiettivo di fornire strumenti di cambiamento personale, sociale e politico per tutti coloro si trovino in situazioni di oppressione) gestito da Simone Scapinello a cui hanno partecipato i peer educator, formati l’anno scorso durante il progetto “Non bull-ARTI di me 2.0”.

Michele Ferraud ha curato un intervento incentrato sul tema dell’inclusione e dell’esclusione e sulle diverse conseguenze che queste anno nel mondo virtuale.

Claudio Tocchi ha esposto la “No Hate Speech Campaign” del Consiglio d’Europa e sono state fornite delle prospettive legali riguardo al cyberbullismo da parte dell’avv. Giacomo di Grazia.

Mercoledi 6 ottobre al Centro Studi si è svolta una conferenza con l’Assessora Pellerino con la presentazione della pubblicazione“E ora…Non bull-ARTI di me 2.0!”, risultato del progetto dello scorso anno. I partecipanti del Training hanno assistito alla conferenza per avere un’idea di come le istituzioni partecipano e si interessano al tema del cyberbullismo.

Il giorno successivo è stato presentato il gioco di ruolo “Facebull” che ha vinto il concorso “Tool Fair” ed è stato presentato a Roma presso l’Agenzia Nazionale Giovani.

Al termine della settimana i partecipanti hanno preso confidenza con  piattaforme grafiche e programmi da utilizzare con i teenager e proposto nuovi progetti da realizzare nel proprio contesto di provenienza.