Affrontare il cambiamento climatico dal basso

redazione

martedi 1/12, giovedi 3/12 e giovedi 10/12/2015 – dalle ore 15.30 alle ore 17.30
IPERCOOP – via Robassomero, 93 – Ciriè

Si avvicina la 21^ conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Conferenza delle parti: COP21) a Parigi dopo Rio de Janeiro (1992), Kyoto (1997), Copenaghen (2009), Doha (2012). Nello stesso periodo in cui si incontrano i rappresentanti dei governi, a Parigi dal 30/11 al 11/12, in molte città, associazioni, movimenti e cittadini attivi cercheranno di mobilitarsi dal basso per fare pressione affinchè vengano prese decisioni significative (cambio di direzione di marcia), non solo dichiarazioni volontarie.

Sto facendo una interessante esperienza all’interno del comitato direttivo dell’Ipercoop di Ciriè per verificare se “la coop sei tu?”, All’interno di questa esplorazione ho proposto un lavoro sull’impronta ecologica che si è focalizzato per ora sull’impronta di CO2..

La Coop ha un sito interessante per quanto riguarda i prodotti a marchio Coop1. Questo sito permette di calcolare l’impronta2 della CO2. Ci sono 8 categorie di prodotti alimentari, il cliente dichiara per quante persone compera e per quanti giorni considera valevole la spesa che sta facendo, poi sceglie nelle diverse categorie i prodotti e le quantità. A fine “acquisti” gli viene calcolata l’impronta della CO2. Questa viene comparata anche con le tabelle nutrizionali3, da cui emerge anche che riducendo la CO2 mangi anche meglio, più sano. Il risultato di questa misurazione è un valore di CO2 pro capite. Viene anche indicata l’incidenza con cui ogni alimento concorre a produrre la CO2 emessa da quella spesa. Si può naturalmente tornare indietro rivedere le scelte di acquisto e vedere cosa succede all’impronta.

Come in tante altre parti anche il direttivo dei soci COOP di Ciriè ha ritenuto di mobilitarsi ed ha promosso tre incontri di sensibilizzazione con i clienti dell’ipermercato di Ciriè in via Robassomero n. 93: saremo a vostra disposizione martedi 1/12, giovedi 3/12 e giovedi 10/12 dalle ore 15.30 alle ore 17.30.

Cosa succederà durante questi incontri?

Un gruppo dei soci sarà presente con definite regole di ingaggio per intercettare i clienti ed offrire loro momenti di riflessione.

  1. Vengono presentati 4 menu con tanto di ingredienti e quantità: menu di carne bianca, menu di carne rossa, menu di pesce e menu vegetariano. Viene chiesto al cliente se può provare a ordinarli in base alla quantità di CO2 emessa.

  2. Vengono presentate 8 carte rappresentanti le categorie di alimenti4 che il sito Coop utilizza per calcolare l’impronta di CO2 chiedendo al cliente di ordinarle secondo quantità di CO2 emessa

  3. Il DVD di Al Gore dal titolo Una scomoda verità, sarà proiettato a ciclo continuo durante l’iniziativa, permetterà di illustrare i diversi aspetti della problematica

Per chi avesse il tempo di fermarsi 10’ viene offerta la possibilità di calcolare la CO2 emessa dal proprio stile di vita5. Non solo per gli alimenti ma anche per tutti gli altri settori della vita quotidiana.

Anche se non siete ordinari clienti dell’Ipercoop venite a misurarvi su queste attività. A tutti i partecipanti verrà dato un omaggio.


1 Permette di identificare per le tre materie prime di ogni prodotto a marchio Coop i paesi di origine, vedi sito: http://www.e-coop.it/cooporigini?antiCache=1406134991203

2Questo il sitoche permette di calcolare l’impronta di CO2: http://www.e-coop.it/web/guest/spesa-all-impronta1

3 I riferimenti sono quelli delle le linee guida per una sana alimentazione italiana pubblicate dall’Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione (INRAN)

4 Le categorie di alimenti prese in considerazione sono: verdura e legumi, frutta, latticini e uova, carne e pesce, condimenti, prodotti da forno, pasta e riso e acqua e bevande. I prodotti complessivi presi in considerazione sono 40

5 Il CD che realizza questi calcoli si chiama RIDU-CO2 per la riduzione delle emissioni in atmosfera, ed è prodotto dal movimento Kyoto dal basso e dall’Ecoistituto Pasquale Cavaliere del Centro Studi Sereno Regis sostenuto dalla Regione Piemonte. I settori della vita quotidiana (tipo casa, [età, m2, condominio/villetta] vetri [semplici, doppi], riscaldamento, uso fonti rinnovabili, elettrodomestici, lampadine, spostamenti [trasporti], capi d’abbigliamento, rifiuti). Oltre al calcolo della CO2 permette di avere anche il calcolo dell’impronta ecologica.


0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.