Corruzione: teoria, prognosi, soluzioni?

Johan Galtung

La definizione di corruzione si basa su una distinzione fra aspetti palesi o nascosti delle transazioni, “sopra o sotto il tavolo”, dove il nascosto è anche illegale o almeno illegittimo.

L’Alfàs del Pi, Alicante, Spagna – La nostra attenzione è focalizzata sulle transazioni: io do qualcosa a te, tu dai qualcosa a me. Il doppio flusso di cui è fatto il sociale.

Ci limitiamo poi alle transazioni economiche, di fattori di produzione – risorse, manodopera, capitale, tecnologia, amministrazione – e prodotti – merci, servizi. Il settore pubblico può controllare i fattori; estrazione-produzione-distribuzione-consumo sono fatti dal settore pubblico o dal privato (o ambedue), secondo il tipo di economia. Nelle economie moderne farà parte di transazioni economiche un flusso di denaro.

E generalizziamo (Felipe Briones) alle transazioni di qualunque tipo:

– ti pago per perdere la partita di calcio e vinco la mia scommessa contro le previsioni;

– il nostro stato vi paga per votare contro il vostro progetto di legge non di nostro gusto;

– paghiamo la tua campagna per un incarico pubblico se tu voti a nostro favore.

In tutti i casi, il potere si è mosso dai decisori ai detentori di denaro.

Limitate o generali, le transazioni tendono a essere complesse: doppi, tripli, quadrupli flussi multipli; più o meno interconnessi, ecc.

La definizione di corruzione si basa su una distinzione fra aspetti palesi o nascosti delle transazioni, “sopra o sotto il tavolo”, dove il nascosto è anche illegale o almeno illegittimo. C’è molto di nascosto, ed è esplorato dai sociologi, per esempio in quanto “funzioni latenti” (R. K. Merton), ma non in quanto illegale-illegittimo. Possiamo includere l’intenzione; ma è difficile da provare tanto quanto è facile nascondersi dietro il “non intenzionale”.

Da questa definizione conseguono due modalità di contrasto alla corruzione:

– – rendere il nascosto-opaco trasparente-visibile: “togliere il tavolo”;

– – punire la corruzione in quanto illegale; esporre la corruzione in quanto illegittima.

I media ci si abbuffano: quanto più eccelso il corrotto, tanto meglio.

Necessario ma insufficiente. La trasparenza mette in risalto quanto c’è di sbagliato, ma non presenta alternative. La punizione può servire alla prevenzione, ma ingannare lo stato di diritto può anche diventare sport nazionale, come per l’evasione fiscale. Inoltre la corruzione può essere considerata legittima in una cultura di corruzione.

La cultura, o il culto, del mercato, in extremis, è una tale cultura:

– – la “corruzione” è il lubrificante che fa funzionare il motore economico senza energia persa in attriti se applicata ai punti giusti;

– come fattore di sbloccaggio della crescita economica-di capitale e di produzione e la persona che

si assume il rischio di sbloccaggio ha diritto a un compenso;

– una società non può funzionare a meno che chi decide sia ben remunerato per i propri servizi, rendendo indispensabile la disuguaglianza;

– chi sta in basso deve provare il proprio valore facendosi strada col lavoro senza essere sostenuto da concessioni speciali, sovvenzioni, assistenza;

– in una democrazia ognuno è il proprio decisore; usi quel potere.

Le cinque giustificazioni della corruzione e malversazione di fondi per gli svantaggiati hanno una coloritura di destra: aumentare verticalità-disuguaglianza remunerando i già remunerati a spese di chi non lo è, e considerare la democrazia come assenza di legge senza una mano forte.

Si prendano due casi famosi di due colonne partitiche del sistema [politico] spagnolo, per ora non in grado di trattare la corruzione: Rafael Blasco, politico del PP [partito popolare] di Valencia e Luís Roldán del PSOE [partito socialista operaio spagnolo] con una brillante carriera come capo della giunta provinciale di Navarra e primo civile a capeggiare la Guardia Civil, la polizia di stato. Blasco è stato recentemente condannato a sei anni di carcere; Roldán è stato incarcerato dal 1995 al 2005, dieci anni. Si sono notevolmente arricchiti con la corruzione come su definita. E hanno malversato fondi destinati a svantaggiati: Blasco fondi per un ospedale a Haiti dopo il terremoto del 2010 e per altri progetti di sviluppo del Terzo Mondo; Roldán fondi per orfani di funzionari della polizia di stato. Hanno arricchito i ricchi e impoverito i poveri; ma più il PP più a destra del PSOE.

Qual è più forte: lo stato di diritto o la cultura del mercato?

Prognosi

La corruzione aumenterà fintanto che si rafforzerà la cultura del mercato, probabilmente ancora per qualche anno. ma oggi il “capitalismo puro” della cultura del mercato è fortemente sfidato, in due modi diversi.

Primo, da valori altri dalla crescita economica-di capitale: la crescita umana mediante la dignità umana, la crescita della natura mediante un ambiente sostenibile.

Secondo, rovesciando la tendenza alla disuguaglianza fra ed entro i vari paesi, diminuendone la distanza sociale fra cima e fondo, e alleviando la sofferenza dei ceti più bassi. Due compiti.

Con queste nuove culture la cultura della corruzione calerà.

La Spagna è in una posizione elevata nella corruzione ma anche nelle alternative. Mondragon nel Paese Basco è un centro mondiale nella teoria e nella pratica delle cooperative (in quanto opposte alle società di capitale); Marinaleda nella provincia di Siviglia è famosa per aver trasformato un comune in una cooperativa democratica sociale.

Sono necessarie anche strutture alternative. Fredrik Galtung ha trovato gli approcci anti-corruzione troppo negativi e reminiscenti di indagini di polizia ed è passato a un’integrità* positiva: fare affari legalmente e legittimamente e farli bene, anche meglio. Evitando quanto vietato focalizzandosi su quanto permesso e prescritto (concentrato meno sulla violenza e più sulla riconciliazione dei traumi, la soluzione dei conflitti, e sulla pace positiva fra le parti, come fa suo padre). Dovremmo esemplificare casi di corruzione per illustrare quanto si sarebbe potuto fare, non solo quanto si è fatto.

Inoltre, bisognerebbe forse ridisegnare le transazioni economiche? Magari più cooperazione, meno competizione? Accomunare esperienze valide per risolvere problemi umani e di natura, anziché capitale, crescita? Responsabilità sociale non solo individualmente ma anche collettivamente? Forse rapporti più stretti fra produttori e consumatori, in dialoghi sui prodotti? Esempi:

Chiedendo alle persone quale computer vogliono, una risposta frequente è: “uno che salvi automaticamente; per cancellare ci penso io”.

Chiedendo dell’auto che vogliono, una risposta frequente è: “sicura, più arrotondata con una spessa cintura di gomma, imbottita, con velocità massima uguale alla velocità massima consentita”. Come le automobiline dei luna park. Chi osa produrle?

Conclusione: aggiungere alla trasparenza e al castigo le modalità positive verso l’integrità, rendendo la corruzione su vasta scala un episodio triste ma breve.

NOTA:

Sito web: www.integrityaction.org


26 ottobre 2015
Titolo originale: Corruption: Theory, Prognosis, Solutions?

Traduzione di Miki Lanza per il Centro Studi Sereno Regis


 

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