Smemorati 1

Mi sa che ogni tanto vale ricordare cose fondamentali come l’esigenza di non utilizzare la batterie, perché vedo che – dopo un periodo, in cui magari abbiamo sentito/letto notizie allarmanti – ricominciamo allegramente a comprare, usare, consumare inutilmente batterie.

/nas/wp/www/cluster 41326/cssr/wp content/uploads/2015/09/pile accumulatori portatili

Una batteria abbandonata in natura inquina un metro cubo di terra per 50 anni (!) o 1000 metri cubi d’acqua. E anche se la buttiamo nei contenitori per la raccolta differenziata (pulisci-coscienza) non è ecologica. Come sempre, anche quando pratichiamo un’irreprensibile raccolta differenziata non dobbiamo dimenticare che “quel” rifiuto è stato un prodotto, prima. E una batteria, per essere fabbricata richiede l’uso di materie prime non rinnovabili (cadmio, litio, nikel) nocive per la salute di tutti (uomini, animali, piante). E poi, come tutto, la batteria che stiamo smaltendo coscienziosamente è stata confezionata, trasportata, messa in vendita (producendo uno scontrino, che a sua volta è carta, che è stata prodotta, trasportata eccetera e inchiostro – nocivo – e anche il registratore che lo ha emesso – e la costruzione del centro commerciale dove abbiamo comprato la batteria… e le emissioni di CO2 per illuminarlo … e magari siamo andati a comprare la batteria usando l’automobile… e potremmo andare avanti all’infinito).

Nel mio piccolo faccio così: ho sveglie meccaniche e una sveglia a batteria. Questa mi serve per svegliarmi nell’unico giorno in cui – se non sentissi il suono – sarebbe un pasticcio, perderei il treno eccetera. Allora la sera prima metto la batteria, dormo, mi sveglio, tolgo la batteria. Anche perché nei due giorni successivi alla “sveglia” non sono a casa, quindi non servirebbe proprio a nulla che la sveglia continuasse a funzionare, consumando la batteria, che così finirebbe prima, che dovrei comprare prima, che dovrebbe essere prodotta prima… Possiamo togliere la batteria anche noi, almeno quando andiamo via per il fine-settimana? Per le vacanze? Per quando non dobbiamo svegliarci, ma solo sapere che ora sia (e per questo va benissimo una sveglia meccanica)? Sì lo so, qualcuno starà già dicendo che il tic-tac è insopportabile, mentre nelle sveglie a batteria – c’è lo stesso, non crediate – è meno forte… Capisco, anche se a me il suono piace, e mi viene in mente il bellissimo film (e ti pareva!) Il segreto del bosco vecchio: a sottofondo c’è sempre il suono di una pendola che segna il tempo – del bosco e di tutto il resto. Poetico e commovente, proprio per quel “tic-tac”, “tic-tac” che si sente in tutte le bellissime scene di interni. Provate a vedere il film, magari fate pace col suono della sveglia.

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.