Cyber-teen: web for friendship! è un progetto di scambio giovanile co-finanziato dall’ Unione Europea nell’ambito del programma Erasmus +.

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Il progetto si prefigge la promozione del benessere, della tolleranza e della solidarietà dei giovani e degli adolescenti nel mondo virtuale (e reale), attraverso il contrasto di fenomeni escludenti ed aggressivi, in particolare il cyberbullismo e l’hate speech, nei confronti di coloro che vengono definiti diversi.

Il web rappresenta una fonte inesauribile di strumenti attraverso i quali veicolare creatività, apprendimento, relazioni positive, può anche diventare un ambiente nel quale vengono sviluppati discorsi d’ odio, xenofobia, discriminazione.

Lo scambio giovanile bilaterale, realizzatosi ad Albiano d’Ivrea fra il 4 e l’ 11 luglio 2015, ha coinvolto 18 adolescenti di età compresa fra i 15 e i 18 anni, 9 partecipanti provenienti da Belfast e 9 da Torino. Avvio scambio: 4 luglio 2015; termine scambio 11 luglio 2015.

Il contesto italiano e quello nord irlandese presentano alcuni aspetti comuni ma anche caratteristiche peculiari che rendono proficua la possibilità di confronto e di scambio, mentre in Italia, a Torino, 2 adolescenti su 3 temono più di ogni altra cosa la violenza in rete e crescono i ricoveri per disturbi psichici, in Belfast il web diventa un’arena nella quale incitare all’odio intarcomunitario fra comunità cattoliche e protestanti.

A livello metodologico, il programma delle due attività realizzate durante lo scambio si riconduce alle 5 fasi dell’appredimento: fare esperienza, confrontarsi, riflettere, generalizzare e applicare.

Attraverso giochi abbiamo sviluppato attività di conoscenza e teambuilding, la riflessione su quanti e quali identità e sull’identità virtuale, sulla diversità e l’esclusione, attività teatrali sull’escalation della violenza il gioco di ruolo sul cyberbullismo nei socialnetwork (“Facebull”), la violenza omofobica e settaria in rete . Il gioco risponde in particolare alla fase dell’apprendimento: fare esperienza.

Alla fase dell’apprendimento propria del “confronto” hanno invece fatto riferimento le attività che usano il mezzo artistico e il dibattito per far emergere dei contenuti che vengono condivisi e da cui nasce un confronto interculturale, condotto con metodi di facilitazione che favoriscono la partecipazione di tutti: la co-costruzione del patto formativo, la raffigurazione pittorica di “chi sono in internet”, la costruzione della figura del cyberbullo e del cyberbullato, la presentazione e discussione in plenaria delle caratteristiche della violenza nel web del contesto torinese .

Alla fase della riflessione corrispondono i debriefing che seguono ciascuna attività, i momenti di valutazione intermedia e finale con l’utilizzo dello Youth pass, l’utilizzo di filmati per sviluppare empatia ed educare alle emozioni.

Alla generalizzazione si rifanno invece attività di costruzione di regole condivise per il contrasto alla violenza nel web.

Infine all’applicazione di ciò che si è imparato fanno riferimento la progettazione di una campagna contro la violenza in rete attraverso le proprie competenze e interessi artistici e la realizzazione di un video finalizzato alla sensibilizzazione.

I partecipanti del progetto hanno beneficiato di formazione, possibilità di confronto e scambio interculturale, accresciuta conoscenza sul tema della violenza in rete, piattaforme web attraverso le quali mantenere i contatti, legame e conoscenza costruita fra i partecipanti allo scambio, tutti questi elementi fanno sì che lo scambio sia solo il punto di partenza per far diventare gli stessi adolescenti protagonisti dello sviluppo di attività educative sul tema della violenza in rete.

Approfondisci le attività dello scambio e i prodotti della campagna sviluppata dagli adolescenti nella pagina Facebook “Cyberteen: web for friendship!

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