+ baci – bullismo! – Desirée Casamassima

Una settimana per costruire amicizie reali e contrastare la violenza virtuale!

Dal 4 luglio all’11 luglio si è svolto lo scambio Cyber-teen:Web for friendship! (un progetto di scambio giovanile co-finanziato dall’ Unione Europea nell’ambito del programma Erasmus +) tra 9 adolescenti italiani,con cui avevamo già avuto modo di lavorare sul tema del cyberbullismo all’interno del progetto “Non bull-arti di me 2.0” e 9 ragazzi di Belfast.

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Nel mese di giugno abbiamo realizzato degli incontri preparatori allo scambio durante i quali i partecipanti italiani hanno approfondito la conoscenza storica e culturale del Nord Irlanda, mentre i giovani di Belfast contemporaneamente approfondivano il tema del cyberbullismo, completamente nuovo per loro.

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Il 4 luglio, nel pomeriggio,s iamo giunti al castello di Albiano di Ivrea, in cima ad una collinetta, circondato da viti e alberi da frutta. I partecipanti si incontrano per la prima volta,tra imbarazzo e timidezza. Ci riuniamo tutti insieme per parlare delle attività che avremmo svolto durante la settimana e fare una primo gioco per imparare i nomi… come sono difficili da imparare e pronunciare! Alla sera i ragazzi italiani hanno organizzato una piccola festa di benvenuto portando cibo fatto in casa tipico della tradizione italiana. Le zanzare delle risaie non ci hanno però permesso di continuare la festa fuori e così abbiamo proseguito nel “salone dei cento”, la sala principale del castello, tra musica, cibo e giochi.

Il giorno seguente era tempo di sfruttare il grande giardino ed ecco fare tutti insieme alcuni giochi rompi ghiaccio, per promuovere la conoscenza, la fiducia e l’aiuto reciproco, insomma la costruzione di un gruppo! Ma la giornata che era appena iniziata era caldissima; per questo motivo abbiamo deciso di rompere le ultime timidezze bagnandoci parecchio con il gioco “assalta il castello!”, tra gavettoni e scivoli d’acqua il tempo è volato e amicizie nuove sono nate.

Subito dopo abbiamo riunito i ragazzi per co-costruire insieme le regole di convivenza e per condividere le aspettative. La serata è poi passata tranquilla giocando tutti insieme.

Il 6 luglio, al mattino, dopo un breve gioco energizzante, hanno avuto inizio le attività, in cui i ragazzi dovevano disegnare se stessi in base alle domande poste: “Come mi vedo; come mi vedono gli altri; come sono realmente; come vorrei essere”. Questa è una delle attività più complicate per i ragazzi, perché sono in una fase di crescita personale e devono ancora scoprire il loro io, capire il distacco tra la loro identità e la loro immagine che rendono pubblica tramite i social. I disegni, le condivisioni in coppia e poi in plenaria ci hanno permesso di scambiare idee e riflessioni sul tema dell’identità e dell’identità nei social.

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A seguire abbiamo svolto un’ attività di dibattito, “gli schieramenti”, in cui i ragazzi, in base alla situazione che descrivevamo loro, dovevano schierarsi in diversi punti della stanza se l’azione, secondo loro, era un crimine, uno scherzo, un atto di bullismo o di cyberbullismo, per poi confrontarsi su come, il medesimo fatto, poteva essere considerato da qualcuno un semplice scherzo e da altri un vero e proprio reato. In gruppi poi abbiamo costruito delle definizioni comuni e condivise.

Dopo pranzo siamo partiti per una breve gita a Torino, per la quale i partecipanti italiani avevano preparato una vera e propria visita guidata. I partecipanti di Belfast sono rimasti molto colpiti dalla città, sia i suoi aspetti culturali, ma anche quelli più POP come lo stadio della Juventus o il gelato artigianale.

Alla sera siamo ritornati al castello dove abbiamo organizzato una festa in maschera, dopo la sfilata, innumerevoli foto e balli una partecipante italiana, appassionata di giochi da tavola ha proposto di giocare a Lupus in Fabula,un gioco di carte che è piaciuto a tutti e che è diventato il vero tormentone dello scambio!

Il giorno abbiamo proseguito sul tema del cyberbullismo con il gioco di ruolo Facebull. Il gioco di ruolo simula il funzionamento di Facebook, ciascuno costruisce il proprio profilo all’interno del gioco e attraverso dei post, interagisce con le bacheche altrui senza parlare ovviamente. Non tutto è come sembra però, qualcuno riceve un ruolo segreto in accordo al quale dovrà comportarsi di conseguenza, incidendo sulle normali dinamiche, ruoli che esemplificano delle forme di cyberbullismo o di uso improprio e violento dei socialnetwork. Il debriefing che ne segue mira a mettere in luce dinamiche e forme che la violenza può assumere, stimola i partecipanti a condividere esperienze ed esempi del proprio contesto.

Altro tema trattato in giornata è stato quello dell’escalation della violenza, attraverso un’attività teatrale i partecipanti hanno sperimentato le dinamiche dell’escalation per poi confrontarsi, cosa succede nei nostri contesti quando vi è un’escalation della violenza? che forma prende in particolare a Belfast? Il momento di confronto è stato molto importante, alcuni partecipanti, vittime di bullismo hanno fatto outing, condividendo la propria esperienza. L’outing è sempre un momento molto delicato che in qualità di operatori giovanili sul tema ci eravamo più volte trovati ad affrontare, a differenza di altri momenti, in cui chiedevamo il più possibile ai ragazzi e alle ragazze di parlare in inglese corretto, abbiamo lasciato i ragazzi parlare in italiano o in “slang” per poi tradurre simultaneamente per lasciare a tutti il maggior spazio possibile di essere spontanei.

Abbiamo continuato nella giornata ragionando sulle diverse forme che il cyberbullismo può prendere e scoprendone nuove definizioni attraverso un’ attività in apprendimento cooperativo. A seguire, in piccoli gruppi abbiamo ragionato sulla figura del bullo e della vittima di bullismo, chi sono, quali caratteristiche fisiche e comportamentali hanno per poi condividere i lavori in plenaria. E’ emersa dall’attività la consapevolezza che sia il bullo che la vittima condividono alcuni elementi, primo fra tutti la difficoltà a costruire relazioni positive con gli altri. Abbiamo poi concluso la giornata con un gioco e un debriefing sul tema della diversità, presunta giustificazione a tante persecuzioni del bullismo e cyberbullismo.

Durante la serata abbiamo scoperto che i ragazzi di Belfast amavano i balli di gruppo, è stato quindi un susseguirsi di macarena e zumba!

L’8 luglio abbiamo costruito insieme un video, la costruzione della storia, le modalità di riprese e la dinamica fra i personaggi sono stata di nuovo occasione per riflettere ed approfondire la problematica del cyberbullismo e bullismo ma anche per mettere in gioco la nostra creatività che creare un prodotto artistico e divertente che, speriamo, diventi presto virale!

Alla sera abbiamo festeggiato il compleanno di uno dei partecipanti di Belfast che compiva 18 anni e le ragazze italiane gli hanno preparato una torta per festeggiare tutti insieme!

Il 9 luglio siamo andati al lago Sirio, è stata una lunga camminata, ma ne è valsa la pena, è vero, faceva molto caldo e il fatto di aver sbagliato strada non ha aiutato, però una camminata in mezzo ai boschi tutti insieme è sempre un’esperienza da ricordare!

E’ stata una giornata piacevole, tra sole, bagni, tuffi e giochi. Ovviamente non sono mancate le scottature, soprattutto dei ragazzi di Belfast, lo stereotipo dei capelli rossi e della pelle delicata è stato confermato!

La sera, nel salone dei cento, pigiama party con cuscini e dolciumi per poi vedere tutti insieme un recentissimo film sul cyberbullismo che ha tenuto tutti incollati allo schermo e ha accesso il dibattito al suo termine.

Il giorno seguente, dopo un saluto da parte dell’Agenzia Nazionale Giovani via Skype, abbiamo lavorato alla campagna contro il cyberbullismo e il bullismo. Grazie ad un formatore esterno, il nostro amico Luca, abbiamo approfondito alcuni strumenti online che ci hanno permesso di costruire una campagna multicanale. Nel pomeriggio i ragazzi si sono divisi in gruppi:chi faceva fotografie,chi creava un fumetto,chi dei meme,chi pensava alle interviste o chi aggiornava la pagina facebook “Cyber-teen:Web for friendship”,creando dei lavori davvero belli. Abbiamo concluso con un importante momento di valutazione finale, uno spazio in cui esprimere il proprio vissuto ma anche il proprio affetto nei confronti degli altri.

L’11 luglio è stato il giorno dei saluti,qualche lacrimuccia è scesa sul volto dei ragazzi,addirittura i ragazzi di Belfast hanno tentato un colpo di mano occupando il furgoncino degli italiani per partire con loro.

Lasciamo però spazio alla testimonianza diretta di una delle nostre partecipanti, Rossella:

“Lo scambio a cui ho partecipato è stato incredibile. I motivi sono molti ma dirò solo i principali: Innanzitutto la cultura e il modo di pensare di pensare dei ragazzi di Belfast mi ha colpito molto anche perché per me che vivo in un paese bene o male “libero”,sentir parlare di “muri della pace” che servono a dividere la gente ed evitare la violenza per me è stato assurdo. La seconda è l’amicizia che si è creata fra tutti noi e per me questa è una cosa stupenda perché grazie a questo scambio siamo diventati una famiglia,ovviamente consapevoli di avere delle differenze,ma proprio per questo ci siamo voluti più bene di quanto una normale famiglia possa fare. Oltre a questi due punti che ritengo più che importanti,ci ha fatto riflettere sull’importanza della comunicazione nonviolenta, poiché con la violenza non si risolve nulla,anzi,non si fa altro che peggiorare una situazione già abbastanza grave come potrebbe essere quella di Belfast.”

Quest’esperienza ha lasciato nei ragazzi dei bellissimi ricordi, ora non ci resta che lavorare affinché l’anno prossimo si proceda con quest’avventura e affinché ci si possa rivedere per continuare a conoscerci e avvicinarci!

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