Tiziano Terzani. La forza della verità – Recensione di Marco Patruno 

cop_tiziano-terzani-la-forza-della-verita-libro-88351Gloria Germani, Tiziano Terzani. La forza della verità, Edizioni il Punto d’Incontro, Vicenza 2015, pp. 240, € 11,90 

Viviamo immersi in una grande illusione che si chiama libertà. La libertà non è scegliere tra due dentifrici oppure due cellulari, ma è quella di essere se stessi; è quella di cercare e avere pensieri e desideri autonomi dagli schemi, dai “sistemi di pensiero” imposti dalla “fabbrica del consenso” – costituita dai mezzi di comunicazione di massa – e dal sistema economico attuale che riconosce il mercato come unico e supremo Dio.

La filosofa e scrittrice Gloria Germani ha scritto Tiziano Terzani. La forza della verità, la biografia di uno degli ultimi saggi del nostro tempo. La lettura dei libri della Germani, come ogni scritto di Tiziano Terzani, è un viaggio, un percorso di introspezione che ci porta per mano a un costante e raro esercizio di riflessione. In un tempo in cui la frenesia – imposta dai ritmi della nostra economia – è diventata parte fisiologica delle nostre vite precarie, la riflessione è quasi un’eresia, il lusso di una ristretta élite di intellettuali o la pazzia di pochi uomini e donne.

Leggendo e percorrendo la complessa e avventurosa vita di Tiziano Terzani ci accorgiamo che è sempre stato alla ricerca di una verità, di un modello di sviluppo che metta al centro l’essere umano come membro di una “comunità naturale”; un modello di sviluppo dove la parola competizione possa essere sostituita dalla parola cooperazione, e l’etica e l’estetica possano guidare le nostre azioni e prendere il posto dell’attuale e quasi unico criterio del nostro agire: l’utilità.

Per questo motivo negli ultimi anni Terzani si rivolgerà in particolar modo ai giovani: fermiamoci, iniziamo a domandarci verso quale direzione stiamo andando. L’attuale sistema economico ci sta rendendo tutti più poveri ed eternamente infelici, sta uccidendo la nostra creatività e curiosità, è come una specie di “vampiro” che sta succhiando le energie vitali e preziose delle giovani generazioni. Stiamo diventando tutti drogati dal consumismo e fatalisti come quella studentessa che quando mi lamentai con lei dell’ennesima offerta di lavoro schiavistica che mi proposero mi rispose: “Non possiamo fare niente, così deve andare perché questo è il mercato del lavoro”. Pensai che quella ragazza diventerà un bravo avvocato o un brillante ingegnere, ma il sistema scolastico e l’Università avevano fallito con lei.

Negli ultimi anni Tiziano Terzani – nelle scuole che girerà per promuovere il suo libro Lettere contro la guerra, e pochi mesi prima di morire, dialogando con suo figlio Folco – non farà che ripetere rivolgendosi ai giovani: “Non è vero che il mondo è TINA (There Is No Alternative), il mondo si può cambiare, ricordatevi, il mondo è vostro”.

La vita di Tiziano Terzani è l’esempio più straordinario che si può nascere anche in una famiglia di umili condizioni, in un quartiere periferico e popolare di Firenze, laurearsi, vincere una borsa di studio alla Columbia University, e diventare un grande giornalista e uomo. La vita di Tiziano è la prova evidente che nulla rimane necessariamente immobile e segue un percorso prestabilito se noi abbiamo la volontà di cambiare direzione.

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