Il soldatino del Pim Pum Pà – Recensione di Paolo Candelari

Mario Lodi, Il soldatino del Pim Pum Pà, orecchio acerbo, Roma 2014, pp. 36, €16,50, illustrazioni a colori di Michele Rocchetti

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Chiunque abbia avuto figli conosce sicuramente qualcuno tra i tanti libri, ben cartonati, pieni di illustrazioni, che vengono utilizzati per intrattenere i pargoli nell’età che va dai 3 ai 6-7 anni e che i genitori molte volte imparano a memoria a furia di leggerli. Io che di figli ne ho avuti ben 4 ne so qualcosa e devo dire che tali libri in genere hanno un contenuto molto povero, insignificante, avendo la funzione principale di intrattenere il bimbo più che di trasmettergli un messaggio.

Questo libretto su «il soldatino del Pim Pum Pà» si distingue invece proprio per il fatto che oltre alle illustrazione carine, alla storiella che può intrattenere il piccolo lettore (o uditore, visto che a leggere sarà qualcun altro), ha anche un contenuto pregnante; quando l’ho letto per farne la recensione mi son detto: «L’avessi avuto io quando era il tempo!» (oggi i miei figli son cresciuti). La storia è scritta, in versi scorrevoli, da Mario Lodi (1922-2014), noto scrittore oltre che di libri per bambini (ha raccolto oltre 5000 piccole fiabe inventate da bambini), di ben più «seriosi» testi per adulti, che si può dire abbian fatto la storia soprattutto nelle stagioni delle lotte per una scuola nuova. Ricordiamo di lui, che era maestro, oltre che pedagogista, tra i fondatori del Movimento di cooperazione educativa, C’è speranza se questo accade al Vho (1963), Il paese sbagliato (1971), Cominciare dal bambino (1977) e La scuola e i diritti del bambino (1983).

La nostra storia tratta di un contadino chiamato a servire il re come soldato; impara a fare quel che fa normalmente un soldato: marciare, dire «signorsì», sparare. Ma il nostro soldatino non perde l’animo buono del contadino e quando il burbero sergente lo manda in giro a sparare ai «birboni» per prima cosa fa un patto col suo fucile perché anziché sparare faccia rovesciare le persone (potrebbe essere un primo esempio di lotta non violenta) e poi nella sua semplicità i «birboni» per lui sono i prepotenti che opprimono i poveracci, dall’inquilino sfrattato all’operaio licenziato; e quando il re ovviamente lo rimprovera per il suo comportamento lui rovescia anche il re e tutti i suoi «beneficati» intervengono a salvarlo dalla punizione: una bella rivoluzione nonviolenta.

Insomma il libro mostra come si può divertire ed imparare, soprattutto imparare che amministrare la giustizia e mantenere l’ordine significa raddrizzare i torti e non proteggere chi questi ha causato.

Un testo semplice, «infantile», scherzoso scritto da un «esperto» in pedagogia come Mario Lodi nel lontano 1963 e illustrato nel 2014 da Michele Rocchetti. Da consigliare a chi ha bambini da intrattenere e da «educare» facendoli divertire.

 

1 commento
  1. Rizzi Rinaldo
    Rizzi Rinaldo dice:

    Mi permetto di segnalarvi i seguenti miei due ultimi lavori (di cui si allega una scheda) che certamente vi possono interessare :
    R.R., Cooperazione e apprendimento (Crescere insieme a scuola), Ed. Junior-Spaggiari, nov. 2014, pp. 121, € 10,00.
    R.R., Pedagogia Popolare (L'itinerario di ricerca e azione del MCE), Sandhi Editore, nov. 2015, pp.90, € 8,00.
    Per eventuali ordini a prezzo di copertina con invio gratuito versamento su IBAN: IT63V0760104800000051314490-.
    Vi saremo grati come MCE se vorrete segnalarli nel vostro sito.
    Un cortese grazie per l'attenzione.
    Distinti saluti
    Rinaldo Rizzi

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