La pace instabile. Dialogo tra Romano Prodi e don Giovanni Nicolini – Recensione di Nanni Salio

cop_La pace instabile. Dialogo tra Romano Prodi e don Giovanni NicoliniCristina Spallanzani, Matteo Gandini (a cura di), La pace instabile. Dialogo tra Romano Prodi e don Giovanni Nicolini, la meridiana, Molfetta 2014, pp. 48, € 10,00

Un agilissimo libretto, che si legge velocemente e che conferma ancora una volta che sul tema globale della pace c’è ancora molto cammino da fare. Come sempre, un po’ di confusione nell’usare il termine conflitto, inteso come sinonimo fuorviante di guerra, come si legge sin dalla copertina: «L’inerzia di chi non è attivo fautore di pace fa di lui un provocatore del conflitto». Ma, come insegnano molte scuole di «trasformazione nonviolenta del conflitto», noi siamo sempre immersi nel conflitto dal micro al macro e il compito è quello di imparare a trasformare i conflitti in modo concreto, costruttivo, creativo.
Purtroppo, la parola nonviolenza non compare in tutto il librettto. Non stupisce per Romano Prodi, che durante i governi da lui presieduti ha confermato la vecchia logica del «se vuoi la pace prepara la guerra». Ma forse don Nicolini poteva andare oltre ai riferirmenti, per quanto importanti, alla Pacem in Terris.
Questo richiede di unire le nostre «buone intenzioni» ai lavori più rigorosi di «ricerca per la pace», di disseminare i risultati ottenuti, anche nelle «piccole scuole di pace» sorte un po’ ovunque nel corso del tempo.

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