Semi di umanità. Tutti i giorni alle 18

Enrico Peyretti

Sì, abbiamo manifestato contro le guerre. Ora per Gaza, Siria, Ucraina, Libia….

Non è bastato, non basta.

Anche se pochi, non cessiamo di parlare. Anche scrivere mail, mandare documenti a centinaia di persone, è manifestare volontà di pace.

Ma non basta. Non ci si oppone alla guerra, a tutte le guerre di questi tragici giorni, soltanto con la potenza delle grandi emittenti.

Ci si oppone con segnali di umanità, di aiuto alle vittime, dicendo la verità sui fatti, e dicendo a noi e a tutti l’antica universale parola che difende l’umanità dalla disumanità: “Non uccidere”.

Affrontiamo tutti i problemi senza uccidere.

Allora, proponiamoci: tutti i giorni alle 18, nella piazza centrale della nostra città, o del nostro piccolo paese, camminiamo un’ora con un cartello sul petto “NON UCCIDERE”, “NON UCCIDETE”.

Anche solo in due, anche uno da solo, ogni giorno un’ora, sulla piazza di tutti, nel centro del luogo in cui abitiamo.

Mettiamo volti, atti, parole umane davanti alla disumanità.

Da questi piccoli semi potrà costruirsi una politica di giustizia e pace. Senza semi di umanità, non sarà possibile.

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