Ecovillaggi e cohousing. Dove sono, chi li anima, come farne parte o realizzarne di nuovi – Recensione di Isabella Bresci

cop ecovvillaggi-e-cohousingFrancesca Guidotti, Ecovillaggi e cohousing. Dove sono, chi li anima, come farne parte o realizzarne di nuovi, Terra Nuova Edizioni, Firenze, pp. 267, € 13

La giovane autrice di questo utile libro è stata recentemente nominata presidente dell’associazione Rive – Rete italiana villaggi ecologici www.ecovillaggi.it, nata nel 2007 dopo una lunga gestazione iniziata nel 1996 a seguito di un convegno sul «villaggio globale».

«[…] In Italia il numero degli ecovillaggi è in crescita. E se questo fenomeno, oltre alla crisi economica e politica è in parte da ascrivere all’attuale crisi di valori, il raddoppio in pochi anni del numero degli ecovillaggi costruiti e dei progetti in fase di realizzazione mette in luce un nuovo corso, esistenziale e politico, soprattutto tra le giovani generazioni».

Questo è il brano finale dell’introduzione a questo libro che non è una guida per sognatori in cerca di un romantico nuovo modo di vivere, ma un vero e proprio «vademecum» utile a chi ha fatto la scelta razionale di cambiare stile di vita e provare a capire se questa scelta è realisticamente compatibile col suo modo di essere.

Prima di tutto viene spiegata la fondamentale differenza tra ecovillaggio e cohousing perché le due realtà vengono spesso confuse. Un ecovillaggio si trova nel 90% dei casi in zona rurale e il rapporto con la natura rappresenta l’aspetto di maggior attrattiva, mentre un cohousing può essere indifferentemente un condominio cittadino o una grande casa in campagna.

L’ecovillaggio è una comunità che condivide uno stile di vita che esprime degli obiettivi comuni da raggiungere, quindi è indispensabile un alto grado di coinvolgimento degli abitanti nelle decisioni da prendere. In un cohousing, una volta stabilite delle regole di massima per una convivenza pacifica, ci si può riunire per occasioni particolari o per avviare un’attività in comune.

Il libro è diviso in tre sezioni; le prime due illustrano le realtà degli ecovillaggi e cohousing esistenti o in divenire, la terza approfondisce gli strumenti pratici e concettuali, gli aspetti giuridici e normativi. In fondo al libro ci sono 17 domande che cercano di rispondere a interrogativi e dubbi più frequenti.

«Non si può comprendere che cos’è un ecovillaggio se non se ne sono visitati almeno tre», questo ciò che scrive Patrizia Guidotti. Il suo consiglio è di visitarne alcuni ecovillaggi che si avvicinano di più al nostro modo di sentire e di andarli a visitare (programmando accuratamente le visite) prima di scegliere di fondarne uno».

Un interessante capitolo a firma Lucilla Borio dell’ecovillaggio Torri Superiore (vicino a Ventimiglia) è quello sul GEN – Global Ecovillage Network (rete globale degli ecovillaggi nel mondo, http://gen.ecovillage.org/), che con la sua attività costruisce percorsi di dialogo tra culture, religioni, razze e linguaggi differenti. La Rete collega villaggi ecologici di tutti i continenti, sviluppando programmi educativi di vario genere. Veramente incredibile quanti sono…

Consiglio personale: fatevi un giro sui siti dei vari ecovillaggi e cohousing in Italia e nel mondo, scoprirete un mondo ormai enorme ma sommerso e di cui nessuno parla attraverso i media ufficiali. Se invece vi interessa «cambiare vita» usate questo libro come bussola, ne è all’altezza.

Altro importante libro, citato molto spesso anche in questo, è Creare una Vita insieme, Manuale pratico per EcoVillaggi e Comunità, di Diana Leafe Christian, Fiori Gialli Edizioni: una vera e propria guida per progettare e realizzare con successo ecovillaggi e comunità intenzionali evitando i più comuni errori.

 

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