POLIFONIA AMERICANA. Conquistadores del nuovo millennio

venerdì 11 ottobre 2013 – ore 18.30
sala Gandhi – Centro Studi Sereno Regis – via Garibaldi, 13 – Torino

Neo-colonizzazione in America Latina, multinazionali, repressione e genocidio. Landgrabbing, spoliazione delle risorse, Buen vivir e pratiche sociali di resistenza. Conoscere, discutere, condividere

PROGRAMMA

18.30-19.30

Uno spazio dedicato agli studenti dell’Università degli Studi di Torino in partenza con il progetto di ricerca UNI.COO per l’America Latina per condividere domande, aspettative, paure, curiosità e conoscenze e costruire una rete di diffusione delle notizie e delle esperienze vissute durante il progetto

19.30 -20.30 Aperitivo conviviale

dalle ore 21.00, Proiezioni video nel quadro della “Mobilitazione nazionale in difesa dei territori e dei beni comuni contro vecchi e nuovi colonialismi”

  • Tutta l’acqua del mondo, di Camilla Martini, (Campagna Patagonia senza dighe, Italia, 15 min)
  • Enel, l’energia che NON ascolta: il caso della regione Maya Ixil del Guatemala, di Arnoldo Curruchich Cúmez e Alessandra Vecchi (Guatemala, 2011, 45 min)

colombia1Esposizione mostra di disegni, di Maria Brigida Gonzales sulla storia della comunità di S. Josè de Apartado

LA ALTER-NATIVA, EL OTRO NACIMIENTO – Rete Italiana di Solidarietà, Colombia Vive!

Con: Centro Studi Sereno Regis, SUR Società Umane Resistenti, S.C.I. (Servizio civile internazionale), Comitato di Solidarietà con il Popolo del Guatemala, Rete Stop Enel, Rete di Solidarietà con il Popolo Ixiles, Casa dei Popoli di Settimo Torinese, M.I.R. Movimento Internazionale della Riconciliazione – Movimento Nonviolento

MARIA BRIGIDA GONZALES

È una delle fondatrici della Comunità di Pace di San Josè de Apartadò, ha avuto e ha parte attiva nella vita della comunità come responsabile del Comitato di formazione. Dipinge perché ritiene che la pittura arrivi a tutti, anche a chi non sa neanche leggere e scrivere. Brigida ha sofferto l’uccisione di tre fratelli e di sua figlia, a soli 15 anni, assassinata da militari dell’esercito colombiano. Nonostante tutto continua fermamente a promuovere i principi e le attività della Comunità, nata nel 1997, e fondata sulla resistenza civile. Brigida è stata proposta per diversi premi nell’ambito dell’ecologia e dei diritti umani e ha ricevuto il premio alla “creatività della donna in ambiente rurale” consegnato dalla Fundaciòn Cumbre Mundial de la Mujer.

COMUNITÀ DI SAN JOSÈ DE APARTADÒ

La comunità nasce in Urabá, regione colombiana al confine con Panamá e teatro di combattimenti tra Farc e l’esercito, sostenuto da una forte presenza paramilitare. La regione è ricca di coltivazione di banano, soprattutto delle grandi multinazionali, come la Chiquita Brands, condannata qualche anno fa da un tribunale nordamericano a pagare una multa, per il suo comprovato sostegno economico al paramilitarismo.

San José de Apartadó si dichiara Comunità di Pace il 23 marzo del 1997, dopo due anni di massacri e sfollamenti forzati attuati direttamente dall’esercito colombiano. La comunità rappresenta un’esperienza preziosa e significativa nel contesto del conflitto armato colombiano perché rompe lo schema imposto dagli attori armati sulla necessità di schierarsi attivamente con gli uni o con gli altri, senza possibilità di sottrarsi alla logica delle armi. 200 sono state le persone ammazzate e 600 i casi documentati e denunciati di crimini di lesa umanità. L’esperienza vissuta dalla Comunità di Pace di San José fa luce sui meccanismi di repressione e terrorismo di stato in Colombia, sull’uso spregiudicato di montaggi giudiziari, diffamazioni e calunnie contro chi costruisce alternative al conflitto armato e lavora per la costruzione di una soluzione politica al conflitto, che rimetta al centro la Giustizia sociale come elemento irrinunciabile per la pace.

La sua storia, raccontata attraverso i disegni di una donna leader della comunità, è una storia di dignità e alternativa concreta, che con il “fare comunità” ha potuto sopravvivere e resistere.

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