Sette intuizioni geniali di Noam Chomsky sull’impero americano – Laura Gottesdiener

Il Nuovo Ordine Mondiale descritto da una delle menti più grandi del paese.

Noam Chomsky è un esperto di molte materie – tra cui la linguistica, il funzionamento della nostra economia e la propaganda. La sua saggezza risplende particolarmente quando parla della struttura e del funzionamento dell’impero americano. Chomsky parla e scrive di tale materia sin dagli anni 1960. Di seguito 7 potenti citazioni sulla malvagità, atrocità e ironia dell’impero americano prese dal suo sito personale e da un sito curato dai suoi fans dedicato alla raccolta delle sue opinioni.

1 – (Inizio 2007) nuova ondata di articoli e titoli in prima pagina sulla “crescita militare della Cina”. Il Pentagono ha affermato che la Cina ha rafforzato il proprio potenziale militare – con 400 missili, che potrebbero essere nucleari. Quindi è nato un dibattito per capire se ciò fosse una prova della volontà della Cina di conquistare il mondo, se le cifre fossero sbagliate, o altro. Solo una piccola precisazione. Quanti missili nucleari possiedono gli Stati Uniti? Bene, sembra che siano 10.000. La Cina ne potrebbe avere 400, volendo credere ai militaristi. Questo prova che loro stanno tentando di conquistare il mondo.

Leggendo attentamente la stampa internazionale, risulta che la ragione per cui la Cina si sta militarmente rafforzando non è tanto la diffusa aggressività degli Stati Uniti, ma il fatto che gli Stati Uniti abbiano accresciuto la loro capacità di individuazione degli obiettivi e siano ora in grado di distruggere le basi missilistiche con strumenti molto più sofisticati, in qualsiasi luogo esse siano, anche se mobili. Chi sta quindi tentando di conquistare il mondo? Certamente i cinesi perché dal momento che noi lo possediamo, loro stanno cercando di conquistarlo. E’ talmente semplice che si potrebbe andare avanti all’infinito. Scegli solo il tuo argomento. Prova, è un buon esercizio. Il semplice principio “noi possediamo il mondo” può spiegare molti dibattiti in materia di affari esteri.—tratto da “We Own the World”, 1 gennaio 2008.

2 – “Possiamo fermare la militarizzazione dello spazio? Sembrerebbe di sì. Questo perché gli Stati Uniti sono letteralmente i soli a insistere. L’intero mondo è contrario, principalmente perché ne è spaventato. Gli Stati Uniti sono molto avanti. Se gli altri paesi nemmeno sognano una dominio totale e il controllo del mondo, sono rimasti troppo indietro; senza dubbio, reagiranno. Ma vorrebbero staccare la spina. E ci sono diversi accordi in essere, supportati letteralmente dal mondo intero e che gli Stati Uniti stanno tentando di revocare. Come ad esempio l’ Outer Space Treaty (Trattato sullo spazio extra-atmosferico, n.d.t.), che proibisce la collocazione di armi nello spazio. Tale accordo fu firmato da tutti, Stati Uniti compresi. Nessuno ha tentato di collocare armi nello spazio extra-atmosferico. Il patto è stato rispettato e se qualcuno lo infrangesse verrebbe facilmente scoperto. Nel 1999, si votò per tale accordo all’Assemblea Generale dell’ONU e i voti furono 163 a 0 con 2 astenuti, gli USA e Israele, che vota automaticamente in accordo con gli Stati Uniti. — “La militarizzazione dello spazio per proteggere gli interessi e gli investimenti USA”, International Socialist Review articolo 19, luglio-agosto 2001.

3 – “La globalizzazione è il risultato che hanno ottenuto i governi potenti, specialmente gli Stati Uniti, che hanno fatto ingoiare ai popoli del mondo patti e accordi volti a spianare la strada alle aziende e ai ricchi verso il dominio delle economie di tali paesi, senza alcun obbligo nei confronti dei loro popoli.” — Profit over People: Neoliberalism and the Global Order (Guadagni alle spalle delle persone: Neoliberalismo e ordine globale, n.d.t.).

4 – “Gli USA chiamano ancora gli elicotteri d’assalto militari con nomi delle vittime del genocidio dei nativi. Nessuno batte ciglio in merito a questo: Blackhawk, Apache, Comanche. Se la Luftwaffe chiamasse gli elicotteri militari con i nomi Ebreo o Zingaro, credo proprio che qualcuno se ne accorgerebbe.” — Propaganda and the Public Mind: dialoghi con Noam Chomsky e David Barsamian.

5 – “Se qualcosa è giusto (o sbagliato) per noi, sarà giusto (o sbagliato) per gli altri. Ne consegue che se è sbagliato per Cuba, Nicaragua, Haiti e molti altri attaccare Washington o New York, allora è sbagliato che Rumsfeld attacchi l’Afghanistan (sulla base di pretesti ancor più insignificanti), e dovrebbe essere sottoposto a processi per crimini di guerra.” “Sul terrorismo”, Noam Chomsky intervistato da John Bolender, Jump Arts Journal, gennaio 2004.

6 – “Supponiamo che la Cina stabilisca una base militare in Colombia per mettere in atto una guerra chimica in Kentucky e North Carolina per distruggere le coltivazioni letali (di tabacco) che stanno uccidendo un altissimo numero di cinesi.” — Noam Chomsky l’ironia della guerra per la droga promossa dagli Stati Uniti in America Centrale e America del Sud.

7 – Gli Stati Uniti sono ovviamente preoccupati per il potere dell’Iran. Per questa ragione hanno supportato attivamente l’Iraq negli ultimi episodi della guerra tra Iran e Iraq, con un effetto decisivo sui risultati, e per questo Washington ha continuato a corteggiare Saddam Hussein fino a quando non ha interferito con i piani che gli USA avevano per la regione nell’agosto del 1990. Gli interessi degli USA nei confronti del potere iraniano si riflettono anche nella decisione di appoggiare l’assalto omicida di Saddam Hussein nei confronti della popolazione sciita al sud dell’Iraq, nel marzo del 1991, subito dopo la fine della guerra. Una delle motivazioni era la paura che l’Iran, stato sciita, potesse esercitare un’influenza sugli sciiti dell’Iraq. Altra motivazione, più in generale, era la minaccia di una rivoluzione popolare che avrebbe messo in crisi gli “equilibri”: ovvero, la minaccia che potrebbero fiorire tendenze democratiche che indebolirebbero lo schieramento delle dittature su cui contano gli Stati Uniti per mantenere il controllo dei popoli di quella regione. Ricordiamo che l’appoggio di Washington nei confronti del suo ex-amico fu esplicito; il comando militare degli Stati Uniti negò addirittura agli ufficiali iracheni ribelli, l’accesso agli equipaggiamenti iracheni sequestrati, mentre il massacro delle popolazioni sciite continuava sotto lo sguardo di ghiaccio di Norman Shwarzkopf (sprannominato Stormin’ Norman, n.d.t.).—“La stabilità”, tratto da The Fateful Triangle,1999.

Per ulteriori approfondimenti si veda la collezione delle migliori citazioni di Chomsky su AlterNet su come realmente lavorano i media negli Stati Uniti.

Link: http://www.alternet.org/activism/7-brilliant-insights-noam-chomsky-american-empire
17.01.2014
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di CRISTINA REYMONDET FOCHIRA
21 gennaio 2013 FONTE: ALTERNET.ORG http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=print&sid=11373

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