Orti di pace – Recensione di Nanni Salio

Gianfranco Zavalloni, a cura di, Orti di pace. Il lavoro della terra come via educativa, EMI, Bologna 2010, pp. 111

Non c’è forse modo migliore di ricordare Gianfranco Zavalloni che attraverso il suo lavoro sugli “Orti di pace”. Nella sua bella introduzione al libro che raccoglie i contributi di altri otto autori, Gianfranco ricorda la sua infanzia felice a contatto diretto con la natura, nella casa di campagna dei genitori.

Quella è stata la sua iniziazione a una ecologica pratica, una “pedagogia contadina” che in seguito lui ha saputo tradurre in pedagogia scolastica, la “pedagogia della lumaca” per una scuola lenta e nonviolenta, che ha dato il titolo a un altro dei suoi libri, pubblicato due anni prima sempre dalle EMI.

Gli orti di pace sono una sorta di “pratica zen”, che avvicinano i bambini, e non solo loro, a una osservazione diretta dei più elementari e suggestivi processi che avvengono in natura e di cui siamo sempre meno consapevoli, nonostante l’enorme crescita della tecnoscienza, usata spesso per distrarci e sottometterci.

E’ la scuola della “meraviglia”, del meravigliarsi e della introduzione a uno stile di vita che si richiama alla “semplicità volontaria” gandhiana e a una “economia della felicità”. Oggi più che mai, nella lacerante “crisi sistemica globale” ci rendiamo conto dell’importanza di un “ritorno alla terra” per recuperare elementi di una antica saggezza perduta, come quella del “contadino che fermo davanti al suo campo risponde a chi gli chiede cosa facesse: ‘ascolto l’erba che cresce’”. O come il bambino che esprime la sua meraviglia nella migliore tradizione degli haiku giapponesi: “e con chi parla il filo d’erba verde, se non c’è vento?”.

Caro Gianfranco, grazie per questa tua felice intuizione. Tu stesso l’hai trasformata in una “rete di orti di pace” (www.ortidipace.org), che noi cercheremo di estendere e potenziare con tutti e tutte coloro che si sono avviati lungo questo cammino di rinnovamento personale, collettivo e comunitario.

Questo agile e profondo libro è la guida preziosa che ci hai lasciato e che ci impegniamo a diffondere per contribuire a realizzare la “grande transizione” verso una società nonviolenta.

 

23 settembre 2012

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