Inside Job – Recensione di Dario Daniele

Inside Job, regia di Charles Ferguson. Con Matt Damon Documentario, durata 120 min. – USA 2010. – Sony Pictures

Inside Job, documentario di Charles Ferguson, già vincitore di moltissimi premi, racconta in modo rigoroso e comprensibile la crisi economica che stiamo vivendo.

Stupisce la ricchezza di dati e documenti di cui il film si avvale, e il linguaggio chiaro con cui complesse dinamiche finanziarie vengono spiegate agli spettatori.

Il film segnala con grande efficacia la divergenza tra economia reale e mondo della finanza – due mondi ormai sempre più lontani – dove il secondo sta tragicamente compromettendo la prima, e tutto a causa dell’avidità di un ristretto numero di soggetti che hanno accumulato, con metodi criminali, enormi ricchezze. Questa situazione si è costruita nel tempo, ad iniziare dagli anni ’80, grazie a una deregolamentazione del mondo creditizio ispirata da quell’onda neoliberista, causa di tanti mali, a cui molti, ancora oggi, fanno riferimento, spesso in totale malafede.

Ma ciò che più inquieta – ed emerge chiaramente nel film – è la collusione, un intreccio mortale, tra la cupola dei “super ricchi” e i politici delle nostre democrazie occidentali, e l’atteggiamento servile e interessato (ben pagato…) del mondo accademico (coloro che potremmo definire economisti “servi del denaro”, capaci da un lato di ideare strumenti finanziari senza altro senso se non quello di truffare le moltitudini e dall’altro di giustificare anche le più nefaste decisioni politiche necessarie alla circolazione di quegli stessi strumenti…). L’economia si rivela ancora una volta una scienza inesatta e incapace per ora di porre rimedio ai grandi danni in atto.

Il film documenta dei fatti accaduti, ma mette anche in guardia su ciò che potrà succedere se non verranno prese decisioni coraggiose di forte regolamentazione della finanza e dell’economia in generale. In gioco c’è l’essenza stessa della democrazia e la convivenza pacifica tra le varie componenti delle nostre società. Le diseguaglianze crescenti e le grandi sfide ambientali devono essere affrontate con forza, decisione e in tempi molto rapidi. Saremo capaci di farlo?

 

 

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