Tribù e Tribolazioni

Graham Davey

Come portiamo pace e giustizia agli espropriati e chi è responsabile?

Coloro che erano presenti all’Annual General Meeting, tenutosi a Kingsley Hall il 10 luglio 2010, hanno avuto il privilegio di ascoltare due presentazioni sulla situazione delle popolazioni indigene dell’India orientale. Gli Adivasi sono la popolazione tribale degli stati di Orissa e Jharkhand (un tempo Bengala Meridionale). Vivono per lo più nelle foreste e in piccoli villaggi, preservando una cultura antica di migliaia di anni e mantenendo un equilibrio fra il soddisfacimento dei bisogni umani e la conservazione dell’ambiente naturale. Gli Adivasi venerano la Natura e gli spiriti dei loro antenati. I loro megaliti e le loro pitture rupestri sono un segno di una civiltà antica e sostenibile.

Il dramma sta nella scoperta che le terre da loro abitate contengono il 40% delle risorse minerarie dell’India. Le compagnie multinazionali vi si sono trasferite per sfruttare le grandi riserve di carbone, bauxite e altri minerali metallici con scarsa considerazione verso le necessità della popolazione Adivasi. Il fotografo Robert Wallis ha mostrato una sequenza di immagini che accennano alla ricca cultura passata, ma riportano vividamente il baratro in cui gli Adivasi sono precipitati. Una popolazione che viveva in modo sostenibile su un territorio è stata espulsa dai propri villaggi; ha visto distruggere i propri luoghi sacri e inquinare la propria acqua; è stata costretta a cercare pezzetti di carbone in mezzo ai rifiuti delle miniere per poter avere qualcosa da vendere e poter comprare del cibo.

Il secondo discorso è stato tenuto da Felix Padel, che ha posto l’attenzione sulle dimensioni dei processi minerari – ad esempio le miniere di carbone a cielo aperto, larghe diversi chilometri, che avanzano inesorabilmente nel paesaggio distruggendo tutto ciò che incontrano sulla loro strada. Felix ha ricordato come Gandhi considerava lo sviluppo dei villaggi indiani per il benessere della popolazione. Gandhi aveva avvertito Nehru che l’India industrializzata non sarebbe mai stata indipendente. Nehru la vedeva diversamente. Secondo lui, i villaggi erano una concentrazione di povertà e ignoranza e quindi per il progresso del paese era necessario assicurare lo sviluppo attraverso l’industrializzazione.

Il punto di vista di Nehru prevalse e gradualmente sempre più zone di campagna vennero convertite in aree industriali con pochi benefici per le genti più povere. Strade e porti vennero costruiti per spedire lontano i minerali (e i profitti), in Cina e verso l’Occidente. Negli ultimi anni il processo è accelerato, guidato dall’aumento dei costi per le compagnie minerarie in altre parti del mondo e dai futuri commerci sul London Metal Exchange. La richiesta di acciaio è un grave problema per aziende come Tata e S. R. Steel, che sfruttano una situazione di capitalismo dilagante e hanno ricevuto supporti dalla Banca Mondiale.

Dal 1947 circa 30 milioni di persone sono state cacciate, delle quali circa un terzo appartenenti a popolazioni tribali. Risarcimenti o aiuti per la costruzione di nuovi insediamenti vengono concessi raramente. Inevitabilmente sono cresciute forme di opposizione e il termine “maoisti” viene usato in riferimento all’insieme dei diversi gruppi che tentano di limitare le operazioni delle compagnie minerarie e del governo che le supporta. Gran parte dei maoisti arrivano da fuori e hanno poca conoscenza o rispetto per la cultura Adivasi. Alcuni gruppi sono ben organizzati e guidati ideologicamente, mentre altri sono inclini solo alla violenza, attaccando la polizia e commettendo atrocità verso persone innocenti.

L’industria mineraria fa uso di altre milizie per proteggere le loro strutture e controllare la popolazione.

Felix vede alcune piccole possibilità di azione efficace in relazione a questa situazione pericolosa e instabile. Un nuovo ministro dell’ambiente nel governo indiano ha fatto promesse in merito. Mentre in Inghilterra ci sono state crescenti opposizioni nei confronti delle aziende minerarie inglesi attive in India. Ma il panorama rimane deprimente in quanto gran parte di uno dei più estesi paesi del mondo sembra essere sull’orlo di una guerra civile.

 

Per approfondire:

Felix Padel e Samarendra Das, Out of this Earth: the East India Adivasis and the Aluminium Cartel, Orient Black Swan, 2010

Arundhati Roy, Listening to Grasshoppers, http://www.countercurrents.org/roy260108.htm

Felix Padel, Searching for Justice and Peace in Eastern Central India, http://gandhifoundation.org/2010/07/12/searching-for-justice-and-peace-in-eastern-central-india-by-felix-padel


21 maggio 2011

Titolo originale: Tribes and Tribulation

Traduzione di Lidia Larecchiuta per il Centro Studi Sereno Regis


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