Presentazione del libro “Perdonare per guarire. Come risolvere i conflitti e vivere in pace” di Mario Thanavaro

Presentazione del libro
Perdonare per guarire. Come risolvere i conflitti e vivere in pace, di Mario Thanavaro, Promolibri, Magnanelli, Torino 2010
venerdì 13 maggio 2011 – ore 20,30
Sala Gandhi – Centro Sudi Sereno Regis – via Garibaldi, 13 – Torino
Interverranno: Gian Paolo Fiorentini e Carla Gianotti. Sarà presente l’autore.

Il perdono è “un atto univoco, di grande generosità d’animo, che ci permette di considerare con indulgenza e comprensione un’azione ingiusta o malvagia compiuta da noi o commessa da altri a nostro danno, rinunciando alla vendetta, alla punizione e a qualsiasi ritorsione o rivalsa. In questo senso il perdono ci libera dalla prigione del risentimento e del rancore, dal desiderio di vendetta e dall’odio. E’ la qualità più nobile dell’animo umano, una miscela di forza e sicurezza, generosità, grandezza d’animo, fiducia nella vita e negli altri.” (p. 7)
“Come dice Madre Teresa di Calcutta: ‘Perdonare è la capacità di scrivere una pagina nuova e di colmare il baratro che si è creato tra le persone’”. (p. 8)
“Quando usciamo di casa al mattino, sforziamoci di guardare le persone negli occhi, accorgiamoci della loro presenza e andiamo oltre i loro gesti, anche quelli ostili. Scorgiamo nello sguardo del nemico la scintilla di sofferenza che spesso è responsabile del suo agire oscuro. In quel momento ci accorgeremo di come dentro di noi si sarà spenta qualsiasi reazione di avversione … “ (p. 14)
“E’ legittimo da parte nostra rispondere: ‘Oggi non posso perdonarti, non so farlo, non voglio farlo, non ne sono capace. Non sono pronto’. E’ importante riconoscere questa difficoltà e perdonarci per non essere in grado di perdonare.” (p. 20)
“Nessuno vi dirà mai che perdonare ed essere perdonati è facile ….” (p. 32)
“Esistono alcuni esercizi meditativi per facilitare il percorso di guarigione e sciogliere la sofferenza provocata da un torto subito o inflitto.” (p. 41)
“Ciò che riceviamo dall’ambiente circostante, nel bene e nel male, è comunque conoscenza. Imparando a capire che l’altro, pur ferendoci, ci stimola a fare luce su ciò che dovremmo modificare, giungeremo a riconoscere in lui il nostro maestro.” (p. 43)
“Coltivare la memoria storica accertandone di continuo la verità ci aiuta a riconoscere gli errori del passato, a illuminare il presente e a costruire un futuro diverso.” (p. 50)
“Infatti la storia ci insegna che anche nell’ambito di una fede religiosa ci si può macchiare di orrendi crimini.” (p. 51)
“Perdono me stesso per i miei sbagli, le mie cadute e le loro conseguenze. … Perdono di cuore Dio per non avermi aiutato!”. (pp. 76)
“Inspirando ed espirando rimani nella pace del cuore.” (p. 79)

Per informazioni: Carla 349.52.61.788

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