Assaggiando il mondo – Recensione di Cinzia Picchioni

Ucodep (a cura di), Assaggiando il Mondo, Sinnos, Roma 2010, pp. 48, interamente illustrato a colori da Mook, € 12,00

Ma che carino!

Che carina l’idea delle ricette in lingua originale (no, proprio con i caratteri grafici della lingua! Non perdetevi la bellissima scrittura dello Sri Lanka, a p. 25, tanti riccioli… di burro ovviamente).

Che carina la protagonista, una talpa che si aggira per il pianeta, scavando sottoterra, e raggiunge ogni luogo proprio perché – per citare come al solito De Saint-Exupéry – «L’essenziale è invisibile aglli occhi» e lei non ci vede tanto bene, ma ha un olfatto formidabile per «assaggiare il mondo».

Le ricette sono semplici, nonviolente (nel senso che non si mangia neanche un animale) e una per ogni continente. 5 perciò: una dello Sri Lanka (che, lo sapete?, significa «sole splendente»; una dell’Ecuador (così finalmente sapremo sull’amaranto, un vegetale privo di glutine – adatto ai celiaci – ma così nutriente che ha un valore pari al latte materno, al latte vaccino e al tuorlo d’uovo!); una del Tibet (meravigliosi anche i caratteri grafici di questa ricetta, povera perché – come scopriamo dalle «note di viaggio» – il territorio è soprattutto montagnoso, ma anche perché per il buddhismo è vietato uccidere animali per cibarsi della loro carne); una del Camerun e infine una dell’Alto Adige: omelette ai mirtilli! Slurp!

Per l’Europa la ricetta è scritta in italiano e in tedesco (e anche le altre ricette sono scritte – oltre che nella loro lingua originale – anche in tedesco). Ringraziamenti alla Provincia Autonoma di Bolzano – insieme con l’Istituto pedagogico di ricerca, sperimentazione ed aggiornamento educativi – che non ha creduto al fatto che la cultura non produca reddito e ha così permesso la realizzazione di questo graziosissimo libro, adatto – molto adatto – per un regalo.

È bella la grafica, sono belli i disegni e i colori; grazie anche alla cura di UCODEP (che lavora in Ecuador, Sri Lanka, Camerun e Tibet) con progetti per costruire scuole, cisterne, per insegnare l’agricoltura, per migliorare i servizi pubblici ecc.

«Leggere queste pagine significa capire meglio il nostro mondo e chi lo abita, le sue diversità e le sue ferite, e partecipare alla costruzione di un mondo migliore» (p. 46).

Infine, la casa editrice – Sinnos – è un’Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale (ONLUS) che ha come finalità il reinserimento lavorativo di persone svantaggiate.

Insomma, non c’è neanche un motivo per non comprare, regalare, avere, leggere (e cucinare con) questo libro. Intanto lo potete trovare presso la Biblioteca del Centro Studi Sereno Regis, così lo toccate, Sì perché è piacevole anche da toccare – per il tipo di cartoncino usato – e dà una bella sensazione anche il formato.

(Pubblicato su «SERENOREGIS_NEWS», n. 5 del 10 febbraio 2011)

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