Obiettore IDF autore di graffiti spray Liberate Gaza sul muro del Ghetto di Varsavia – di Anshel Pfeffer e Haaretz Service

Un gruppo di attivisti di sinistra e dimostranti pro-palestinesi la settimana scorsa ha spruzzato sui resti del muro del ghetto di Varsavia scritte invocanti la liberazione di tutti i ghetti, compresa Gaza.

Uno di essi era l’obiettore di coscienza Yonatan Shapira, pilota dell’aeronautica militare già autore della Lettera di un Pilota – una dichiarazione firmata da 27 piloti israeliani nel 2003 che rifiutavano pubblicamente missioni di sorvolo dei territori palestinesi. Shapira fu successivamente estromesso dalla riserva e perse anche il suo posto di lavoro da pilota commerciale.

La settimana scorsa Shapira si è unito a un gruppo di attivisti israeliani, palestinesi e polacchi in una dimostrazione presso le rovine del Ghetto di Varsavia, dove hanno spruzzato su un muro scritte “Liberate tutti i ghetti” in ebraico e “Liberate Gaza e la Palestina” in inglese.

Il raduno degli attivisti ha avuto luogo vicino all’ultimo frammento del muro perimetrale del Ghetto, cui sono state anche appese bandiere palestinesi.

Lunedì Shapira ha difeso la sua azione dicendo “l’Olocausto non può essere appropriato solo da Bibi [Benjamin Netanyahu], [Avigdor] Lieberman o chiunque altro del governo israeliano.

“La mia azione non è controversa” ha detto Shapira alla Radio Forze Armate. “Non sto dicendo che ci sia un paragone con la mostruosità dei campi di sterminio nazisti, ma sto dicendo che bisogna parlare del silenzio in Israele e nel mondo quando ci sia gente confinata in luoghi come un ghetto.”

Shapira ha poi anche definito indifferente il pubblico israeliano aggiungendo “faremo di tutto per svegliarlo, appunto anche spruzzando scritte sul muro di un ghetto abbandonato.”

Durante la protesta della settimana scorsa Shapira ha detto “Gran parte della mia famiglia proviene dalla Polonia e molti miei parenti furono uccisi nei campi di sterminio durante l’Olocausto. Entrando nei resti del Ghetto di Varsavia non posso fare a meno di pensare alla gente di Gaza, non solo chiusi in una prigione a cielo aperto ma anche bombardati da aerei, elicotteri e aerei senza pilota guidati da persone con le quali condividevo il mio servizio prima del mio rifiuto nel 2003.”

“Penso anche – ha proseguito – alle delegazioni di giovani israeliani che vengono a visitare la storia del nostro popolo ma sono soggetti al lavaggio dei cervelli militarista e nazionalista giorno dopo giorno. Forse vedendo quello che abbiamo scritto qui oggi, si ricorderanno che l’oppressione è oppressione, occupazione è occupazione e i crimini contro l’umanità sono crimini contro l’umanità, che siano stati commessi qui a Varsavia o a Gaza.”

Shapira ha detto che gli sembra importante esprimere queste opinioni in quanto israeliani ed ebrei e discendenti dei sopravvissuti all’Olocausto.

“Può essere difficile per gli israeliani sentire cose del genere” ha detto Shapira a Haaretz “ma non è una ragione per non dirle. Nessuno dice che gli israeliani siano nazisti. Il messaggio è che la gente si trova imprigionata in un ghetto, che può assumere forme diverse – e questo è qualcosa che non può essere.”

David Zonstein, un altro obiettore IDF [Forze Armate Israeliane, ndt], ha detto che discorda dalla tattica di Shapira alla protesta del Ghetto di Varsavia. “L’Olocausto non deve’essere parte di questo argomentare, ma deve rimanere piuttosto sullo sfondo. Io non l’avrei fatto al posto suo.”

Yad Vashem lunedì ha anche emesso una dichiarazione di condanna delle azioni di Shapira: “Yad Vashem prova repulsione per le azioni e le dichiarazioni di Yonatan Shapira. Ci vediamo una provocazione che perverte la storia sia dell’Olocausto sia del conflitto palestinese-israeliano. Tali azioni, macchiate di anti-semitismo, indicano una persona che ha perso ogni capacità di giudizio fattuale e morale. L’uso dell’Olocausto nel modo scelto da Shapira è una grossolana manipolazione che distorce la verità storica.”

da: Haaretz 05.07.10 http://www.haaretz.com/jewish-world/news/idf-objector-sprays-free-gaza-graffiti-on-warsaw-ghetto-wall-1.300138

Traduzione di Miky Lanza per il Centro Studi Sereno Regis

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