CONVEGNO DI STUDI – ECOLOGIA E SPIRITUALITÀ DELLA NONVIOLENZA
DELLA NONVIOLENZA
sabato 2 ottobre 2010
Sala Convegni ATC, corso Dante, 14 – Torino
“Noi non siamo esseri materiali che fanno un’esperienza spirituale, noi siamo esseri spirituali che fanno un’esperienza materiale”. Le parole di Teilhard de Chardin rappresentano lo spirito con cui si è preparato il convegno celebrativo del 141° anniversario della nascita di Mohandas Gandhi, convegno che si terrà a Torino il 2 ottobre 2010. “Ecologia e spiritualità della nonviolenza” sarà dedicato all’analisi delle relazioni profonde tra nonviolenza e spiritualità, all’esplorazione del rapporto tra uomo e natura secondo una visione nonviolenta e spirituale, quell’ecosofia che con Arne Naess e Raimon Pannikar si pone al centro degli studi più avanzati sull’uomo e il suo rapporto con l’Altro, sia esso Natura o Civiltà.
Spiritualità: come demistificare questa parola, per poterla finalmente “usare” nel senso più consapevole? Parlando di spiritualità della nonviolenza in realtà noi cerchiamo, come può essere completa e costante la ricerca dell’Uomo, di svelare il rapporto profondo che lega l’esperienza di vita terrena con la vita assoluta, quindi spirituale.
“È vita interiore, profonda, riflessiva, anche auto-riflessiva. È oltre il corpo, oltre la mente” (E. Peyretti)
Ma quali prospettive si aprono guardando la spiritualità attraverso la cornice della nonviolenza? Come può la nonviolenza disvelare il suo rapporto con la spiritualità che la informa e la anima? Può la nonviolenza essere paradigma, utopico o immanente, del rapporto umano con la Terra Madre?
A queste domande saranno chiamati i relatori del convegno del 2 ottobre, e saranno interpellate le religioni e la scienza: le prime per comprendere il rapporto millenario dell’uomo con la sua storia, la scienza per rispondere di quanto tutto, alla fine, sia compenetrato e compenetrabile.
Alle religioni sarà inoltre chiesto di chiarire la loro ambivalenza rispetto al concetto di violenza, ambiguità che nei secoli ha portato molte volte l’uomo a perdersi nel nefasto ossimoro della Guerra Santa. Tanto più che nel loro nucleo più puro, hanno la potenzialità d’indurre alla mitezza ammirata e rispettosa di fronte alla vita e al mondo.
Spiritualità, nonviolenza, ecologia, ecosofia: concetti che richiedono prima di tutto un rapporto con il sé più profondo di ciascuno di noi, con le radici della propria anima. Per scoprire, in ultimo che “…la Terra è mia…voi vi abiterete come soggiornanti, residenti”(Levitico, 25,23).
In queste parole sta il rapporto tra spiritualità, ecologia e nonviolenza: solo un rapporto “non proprietario” porterà l’uomo a ritrovare il giusto equilibrio con l’ecosistema in cui vive e lo metterà nella giusta direzione per approfondire la sua esperienza spirituale.
Diceva Julia Kristeva, la psicanalista bulgaro-francese: “Dobbiamo imparare a diventare stranieri a noi stessi, perché lo straniero è la parte di Dio in noi”
E questo diventare “straniero del mondo” rappresenta il cardine su cui gravita ogni nonviolenza, ogni spiritualità, ogni ecologia.
Programma della giornata (in via di definizione):
Mattino (9.00-13.00) – Accoglienza e registrazione
Saluto delle Istituzioni
Introduzione a cura di Elsa Bianco e Nanni Salio (Centro Studi Sereno Regis)
Interventi:
Achille Rossi, La nonviolenza di Raimon Panikkar come “spiritualità della comunione cosmica”
Jean Baptiste Libouban, Nonviolenza e spiritualità nell’esperienza della Comunità dell’Arca
Elsa Bianco presenta il reverendo Gyosho Morishita, La testimonianza di monaco buddista
Pomeriggio (14.30-19.30): relazioni e dibattito
Giuseppe Barbiero, Coltivare empatia per Gaia
Bruno Segre, A YHWH appartiene l’intera terra, il mondo e i suoi abitanti (Salmi, 24,1).
Hamza Roberto Piccardo, Gli uomini sono soci in tre cose: la terra, l’acqua e il fuoco (hadith del Profeta Muhammad)
Il Play Back Theatre incontra la nonviolenza – spettacolo a cura della Compagnia Alnair di Torino
Scarica il materiale promozionale del convegno:
mi piacerebbe portare ad Iglesias questi incontri.li proporrò alla scuola civica di politica che sta nascendo in questi giorni.giovanna gaias