Educare con i media

Cinzia Picchioni

Marco Grollo, Emanuela Nardo, Educare con i media, Edizioni Junior, Azzano S. Paolo 2007, pp. 192 + dvd, € 19,80

Nessun’altra arte come il cinema…
…va direttamente ai nostri sentimenti [Ingmar Bergman, da Educare con i media, p. 129].

Educare con i mediaTrovare questa citazione nel libro che vi segnaliamo è stato un tuffo al cuore, per me che sono un’ammalata grave di «cinemite».

Ma non solo questo vorrei scrivere; il libro è utile, i suggerimenti che offre sono applicabili, è zeppo di schede e tracce per operare nella scuola con l’intento di

[…] favorire lo sviluppo di un pensiero critico, costruire una cittadinanza attiva e consapevole [sono, NdR] imperativi educativi. (dalla iv di copertina)

Ci sono tracce per fare un’intervista «cattura memoria» a un anziano. Ci sono schede per la «lettura critica» dei film, e/o per stilarne una classifica ragionata. Ci sono questionari per assistere a un telegiornale (prima e dopo la visione). Ci sono schede per analizzare un cartone animato e schede didattiche per osservare con occhio critico la tv e le pubblicità.

È rivolto a chi insegna, con racconti di esperienze già vissute, e con la possibilità di contattare direttamente gli interessati (autori e insegnanti) con tanto di indirizzo postale e elettronico.

I suggerimenti per laboratori e progetti sono per la scuola dell’infanzia, per la primaria e la secondaria (di 1° e di 2° grado), ma anche oltre la scuola, con consigli per tutti noi spettatori, e anche per chi lavora con le carceri.

C’è perfino un modello già scritto per presentare un progetto di «Educazione ai media», per trasformarli in «veicoli di educazione». Mi è sembrata particolarmente interessante la Bibliografia tematica (p. 187) con alcuni argomenti tra cui: Media e processi formativi; giornalismo, etica; effetti sociali e psicologia dei media; e all’interno dei consigli per la lettura una suddivisione dei testi in fondamentali e complementari.

Il libro è corredato da un dvd con

«Prodotti molto belli, ma perché il backstage solo per il cartone animato? Sarebbe stato bello entrare dentro al prodotto anche negli altri casi, per avere maggiori indicazioni tecniche sulle realizzazioni. Certo sono stimoli, ma la preparazione e le competenze tecniche (oltre agli strumenti) sono essenziali (ed è ciò che manca?). Siamo troppo poco consapevoli di quanto la maturazione di capacità critiche – premessa per accostarsi alla vita in modo più consapevole e di crescere anche come cittadini capaci di scegliere, meno vittime di condizionamenti – passi necessariamente attraverso la comprensione del funzionamento degli strumenti di comunicazione di massa. È fondamentale saper “smontare” un messaggio (pubblicitario ma non solo) per capire come agisce su di noi».

Il virgolettato è di Cristiana Vaglio, un’insegnante elementare, che ha visto i video, a cui abbiamo chiesto un breve parere in quanto «addetta ai lavori». Come addetti ai lavori sono gli autori delle proposte descritte nelle pagine del libro. D’altra parte (dalla iv di copertina):

L’obiettivo del volume è proporre a insegnanti, genitori, m anche a tutti i cittadini sensibili alle questioni che i media sollevano, alcuni spunti di riflessione ma soprattutto progetti educativi e percorsi concreti di lavoro con i media.

Buona…visione!


 

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