Pillola musicale

Questa ve la devo proprio raccontare. Un’amica sta svuotando la casa da oggetti a sua volta ereditati e di cui non sa più che farsene. L’altro giorno guardavo un enorme sacco di calze e l’occhio mi cade su una cosa luccicante che spuntava da dietro un cesto… era un piccolo abete d’argento. Chiedo di chi sia e che cosa ci faccia, buttato lì e la risposta è stata: «Prenditelo per carità, non ne posso più di tutte queste cose!». Così sono tornata a casa contenta del bellissimo oggetto; guardandolo meglio mi accorgo poi che è montato su una specie di piedistallo girevole e penso «vuoi vedere che ruota? E magari suona? Magari è un carillon!», e così provo a caricarlo, ma l’abete restava silenzioso. Durante la giornata però, ogni tanto, si sentiva un “tin”, come se il carillon tentasse di suonare, senza riuscirci. Penso che sia arrugginito, apro la base girevole e dentro in effetti trovo un carillon tutto ossidato, come qualcosa che sia stato inutilizzato per anni. Allora, per prima cosa pulisco l’abete con la miscela di bicarbonato/cenere/acqua (come indicato nel libro sul bicarbonato di cui abbiamo parlato la volta scorsa), ma poi – non contenta – innaffio di aceto il meccanismo del carillon, che, dopo pochi secondi, comincia a suonare! Una musica natalizia naturalmente, un po’ metallica, a causa delle lamelle tutte arrugginite. Non mi dò per vinta e con un vecchio spazzolino da denti bagnato d’aceto mi infilo tra gli ingranaggi… insomma, dopo poco il suono era tornato quasi normale, il meccanismo girava e io ero pronta per il prossimo Natale (peccato che fra poco sia Pasqua, ma comunque…). Poi sono uscita e al mio ritorno le lamelle del carillon e anche il tamburo erano tutti di nuovo arrugginiti, come ossidati a causa dell’aceto. Allora, memore degli insegnamenti di mio padre, ho preso lo spazzolino, l’ho bagnati con un po’ di olio e ho lubrificato tutto quanto: risultato, tutto funziona, l’abete risplende e la musica aspetta il suo momento per farsi sentire, ah!, dimenticavo, l’abete ruota su se stesso, riflettendo tutto ciò che gli sta intorno. Tutto senza sidol, senza svitol, né altre orribili sostanze chimiche. Buona Pasqua di resurrezione!

Pillole di semplicità volontaria (a cura di Cinzia Picchioni – Per contatti: via Bertola, 57 – Torino – 011539170)

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