sabato 7 novembre – Convegno “2009: anno della Riconciliazione”

Palazzo del Senato Sabaudo – via Corte d’Appello 16 – Torino
dalle ore 9,30 alle 12,30

Fra i relatori:

– Hildegard Goss Mayr, presidente onoraria dell’IFOR
– Ilaria Ciriaci, presidente nazionale del MIR
– Alberto L’Abate, presidente di IPRI–Rete CC.P.

Coordina Paolo Candelari

Panoramica sulle più significative esperienze nella storia fino alle recenti esperienze in zone di attuali conflitti. Al convegno verrà presentato il libro, edito da MIR e Qualevita, “Teoria e pratica della Riconciliazione”. In occasione dell’Anno Per La Riconciliazione, indetto dall’ONU per il 2009, organizza Movimento Internazionale della Riconciliazione (MIR) in collaborazione con Movimento Nonviolento e Centro Studi Sereno Regis,

Il convegno sarà preceduto venerdì 6 novembre, ore 17,00 presso il Centro Studi Sereno Regis – via Garibaldi 13, Torino dal seminario condotto da Hildegard Goss Mayr “L’ azione nonviolenta ai giorni nostri”.

Hildegard Goss-Mayr (Vienna, 1930), ha dedicato tutta la sua vita alla lotta nonviolenta per la giustizia e la pace; candidata al premio Nobel per la pace nel 1979, nel 1987 e nel 2001, è presidente onoraria del MIR/IFOR (Movimento Internazionale per la Riconciliazione) e referente del comitato delle Nazioni Unite per il coordinamento della decade per una cultura di Pace e di soluzione nonviolenta dei conflitti per i bambini del mondo. I Con il marito Jean ha animato gruppi di azione nonviolenta in diversi contesti di violenza ed oppressione, in modo particolare in America Latina, accanto ai gruppi cristiani di base, collaborando con Dom Helder Camara e Adolfo Perez Esquivel. Ha dato un contributo essenziale alla lotta nonviolenta delle
Filippine per la caduta del dittatore Marcos e più recentemente ha lavorato per riconciliazione in Rwanda e Burundi.
Alberto L’Abate (Brindisi, 1931), docente universitario, sociologo, promotore del corso di laurea in “Operazioni di pace, gestione e mediazione dei conflitti” dell’Università di Firenze. All’impegno accademico affianca l’attività di ricerca e di formazione nel Movimento Nonviolento e nella peace research, nonché di promotore dei Corpi civili di pace. E’ stato amico di Aldo Capitini, e ha collaborato alle iniziative di Danilo Dolci; ha promosso iniziative di “diplomazia dal basso” per prevenire i conflitti ed è impegnato nella “Campagna Kossovo per la nonviolenza e la riconciliazione”, esperienza di
mediazione per la riconciliazione in una zona di conflitto. Ha scritto diversi libri tra cui Addestramento alla nonviolenza, Satyagraha, Torino 1985; Consenso, conflitto e mutamento sociale, Angeli, Milano 1990; Prevenire la guerra nel Kossovo, La Meridiana, Molfetta 1997; Kossovo: una guerra annunciata, La Meridiana, Molfetta 1999; Giovani e pace, Pangea, Torino 2001
Ilaria Ciriaci (Velletri, 1964), insegnante, da anni impegnata nei movimenti nonviolenti, dove ha cercato di coniugare con coerenza l’impegno sociale con le proprie scelte di vita; è tra gli animatori di una comunità ecumenica di base. Dal 2007 è presidente del MIR, sezione italiana dell’IFOR.
L’IFOR (International Fellowship of Riconciliation) nasce nel 1919, al termine della prima guerra mondiale, per volontà di uomini e donne che dopo aver obbiettato alla guerra si proponevano di intraprendere il cammino della riconciliazione: da allora è attiva nella promozione di programmi e attività per la riconciliazione, la costruzione della pace, la nonviolenza attiva e la risoluzione dei conflitti. Si definisce una organizzazione internazionale, multi-fede, di donne e uomini impegnati nella nonviolenza attiva come stile di vita e come mezzo di trasformazione politica, sociale, ed economica. L’IFOR oggi ha 66 sezioni nazionali, tra cui il MIR in Italia, in oltre quaranta paesi sparsi nei 5 continenti. Organizza convegni e seminari su nonviolenza e risoluzione dei conflitti, promuove campagne pubbliche, pubblica materiale didattico di educazione alla pace, sviluppa moduli di addestramento all’azione nonviolenta. Ha avuto tra i suoi membri 6 premi Nobel per la pace.