giovedì 30 aprile – Nucleare: il cesio è servito
Seminari Ambiente, Salute e Democrazia
“Nucleare: il cesio è servito” I danni da inquinamento di sostanze radioattive presenti nella catena alimentare
giovedì 30 aprile 2009, h. 20.45
Sala “Gandhi”, Centro Studi Sereno Regis
Via Garibaldi 13, Torino
Interviene Pier Luigi Cazzola, direttore dell’Istituto Zooprofilattico di Vercelli, collaboratore de “Il Girasole” periodico online di ecologia politica (www.girasoleonline.org).
Gli impianti nucleari, anche quando funzionano normalmente, emettono una certa dose di radioattività che si diffonde nell’atmosfera, nell’acqua e nell’ambiente. Solitamente, le istituzioni ritengono innocui i livelli di emissione delle centrali nucleari, anche se le norme di radioprotezione affermano che non esiste una dose-soglia di radiazione priva di rischio per l’aumento della cancerogenesi e delle malformazioni genetiche. I limiti stabiliti non corrispondono dunque all’assenza di pericolo ma a un aumento del rischio calcolato, all’accettazione di un dolo aggiuntivo ai danni della salute della popolazione residente. Ci chiediamo allora:
• La propaganda del ritorno al nucleare è realmente motivata e giustificabile?
• Esiste un’informazione adeguata sui rischi corsi dalla cittadinanza?
• Siamo pronti a sacrificare consapevolmente la nostra salute in nome di politiche energetiche imposte senza dibattito pubblico o concertazione?
• Il nucleare è un’opzione inevitabile o esistono anche altre vie?
Seguirà una tavola rotonda aperta ai presenti.
Per informazioni: Ecoistituto del Piemonte “Pasquale Cavaliere”, Via Garibaldi 13, 10122 – Torino
E-mail: [email protected]. Daniela Iapicca 011-2898241; Enzo Ferrara: tel. 339-8555744
Scarica il volantino della serata
Per approfondire l’argomento:
http://www.progettohumus.it/chernobyl.php?name=mappe4
http://www.criirad.org/actualites/tchernobylfrancbelarus/tchernobylmisajourjuil05/atlasp53a69.pdf
http://resosol.org/Gazette/2000/185_186p17.html
responsabilites-occidentales-dans-les-consequences-sanitaires-de-tchernobyl