TATA Motors lascia Singur ma la lotta continua

Giorgio Cingolani

La lotta a Singur, Bengala Occidentale, India,  si è risolta con un decisione unilaterale della TATA Motors di abbandonare l’insediamento industriale già in avanzato stato di completamento (la produzione della vetturetta NANO era stata prevista per il mese di Ottobre 2008) e di iniziare un nuovo insediamento in Gujarat. Si è trattato ovviamente di un ricatto esercitato forse più verso il Governo del West Bengal che verso il movimento di resistenza all’esproprio della terra.
La TATA Motors se ne va ma la lotta della popolazione di Singur continua perché le vittime delle azioni di esproprio e della repressione esercitata a partire dal 2006 rivendicano che venga restituita la terra a chi non ha accettato l’esproprio e adeguate compensazioni siano date per il mancato lavoro e reddito ai mezzadri e braccianti.

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In solidarietà con il movimento sono state attivate due azioni:

Una sollecitata dal sindacato internazionale IUF di cui fa parte il PBKMS (Presidente Anuradha Talwar) che è stato il referente del comitato torinese in appoggio alle lotte di Singur, l’altra presentata dal FIAN – Food First Information  Action Network (Una organizzazione di diritti umani che promuove il diritto al cibo)

Si tratta di due campagne simili di invio di lettere di sensibilizzazione alle autorità indiane a livello del Governo Centrale e del Governo del Bengala Occidentale.
Qui di seguito diamo il testo dei due appelli sia in inglese che in Italiano e gli indirizzi a cui spedirli.
Grazie per la collaborazione.

Dear friends,
Given below is a link for an action alert put out by our international union IUF in support of Singur. Please also go to the link and send an email in support of the agricultural workers in Singur, where now the ruling party in West Bengal , in a spirit of determined vengeance, would like to further punish the people further by putting in another car plant, rather than return land to unwilling farmers or compensate landless workers.
Regards Swapan Ganguly
General Secretary
Paschim Banga Khet Majoor Samity

http://www.iuf.org/cgi-bin/dbman/db.cgi?db=default&uid=default&ID=5421&view_records=1&ww=1&en=1

(TRADUZIONE)
Cari amici,
Qui sotto trovate un link per una “action alert” preparata dal nostro sindacato internazionale IUF in appoggio a Singur. Per favore collegatevi al link qui sotto indicato ed inviate una mail in appoggio ai lavoratori agricoli di Singur, dove ora il partito al potere nel Bengala Occidentale, con un detrminato spirito di vendetta, vorrebbe ulteriormente punire la popolazione insediando un altro impianto automobilistico, piuttosto che ridare la terra agli agricoltori che non hanno accettato l’esproprio o compensare i braccianti.
Saluti
Swapan Ganguly, Segretraio generale del Paschim Banga Khet Majoor Samity

Gli indirizzi a cui spedirla sono contenuti nel link.

To Ms. Pratibha Devisingh Patil,
President of India
cc Mr. Buddhadev Bhattacharjee, Chief Minister of West Bengal

Dear Madame President
Since May 2006, when the plan to locate production of the Tata Motors Nano small car was announced and hundreds of hectares of fertile cropland were seized, the citizens of Singur have struggled for their rights, for their land and for their livelihoods. The issues arising from their struggle have not been resolved with the decision by Tata to manufacture the Nano in Gujurat. PBKMS and the Save Farmlands Committee, which has grouped the resistance in Singur while rigorously eschewing party politics, are demanding: that land is returned in fertile condition to all farmers who have rejected compensation; that sharecroppers and agricultural labourers receive decent compensation in return for the destruction of their livelihoods; and that rigorous environmental  be established to protect agricultural land and food production in Singur and its surroundings. Their just, democratic demands deserve the active support of the federal government of India. I look forward to prompt action on the part of your government.

Yours sincerely

(Traduzione)

A:    Sra. Pratibha Devisingh Patil, Presidente dell’India
Cc:  Sr. Buddhadev Bhattacharjee, Primo Ministro del Bengala Occidentale

Cara Signora Presidente
Dal Maggio 2006, quando il piano di insediare la produzione della piccola autovettura Nano della Tata Motors era stato annunciato e centinaia di ettari di terre agricole fertili furono prese con la forza, i cittadini di Singur hanno lottato per i loro diritti, la propria terra e la loro vita. Le questioni che sono state poste dalla loro lotta non sono state risolte con la decisione della TATA di costruire la Nano in Gujarat. Il Sindacato PBKMS ed il Comitato “Save Farmlands”, che ha riunito la resistenza a Singur , evitando rigorosamente la politica partitica, richiedono che la terra venga restituita in condizioni di fertilità a tutti gli agricoltori che hanno rifiutato il valore di esproprio; che i mezzadri ed i braccianti ricevano adeguate compensazioni per la distruzione dei loro mezzi di sostentamento; e che rigorose protezioni ambientali siano stabilite per proteggere la terra e la produzione di cibo in Singur e nelle aree vicine. Le loro rivendicazioni giuste e democratiche meritano l’appoggio attivo del governo federale dell’India. Mi aspetto una rapida azione dalla parte del vostro governo.

Distinti saluti

Lettera proposta da FIAN

Link: http://www.fian.org/cases/letter-campaigns/india-despite-tatas-pull-out-right-to-food-still-at-stake-in-singur

Sri Buddadheb Bhattacharjee
Chief Minister, Government of West Bengal
Writers’ Building
Kolkata, INDIA 700001

Dear Mr. Chief Minister,
With great concern I am following the situation in Singur. I am aware of the forced land acquisition by your government in favour of the car manufacturing plant of the Tata Motors/FIAT joint venture and of the unilateral decision of Tata to pull out of Singur.
Transferring the plant to another site does not remedy the human rights violations committed by the state of West Bengal in the context of the land acquisition nor does it restitute the land to the peasants who were deprived of it. For this matter I would like to ask you to urgently give priority to these issues.
The loss of these multi-cropping lands has led to a multitude of problems for the affected farmers, sharecroppers, landless agricultural workers as well as cottage industry workers, artisans and local small business people and has caused a long and intensive period of struggle to regain land and livelihood, during which villagers have been subjected to violence by police and acts of intimidation leading to the death of young Rajkumar Bhul on Sept.25th,2006 and the gang rape and murder of Tapasi Malik, activist of the Save Farmland Committee, in December 2007.
More than 15000 victims are now confronted by loss of livelihoods and starvation. They now need the restitution of farmland and adequate compensation for the damage incurred in the context of the violations mentioned. West Bengal is duty-bound to provide remedies for the rights violated – regardless of whether Tata pulls out of West Bengal or not. As a person working for the right to feed oneself, I would like to remind you that as a state party to the International Covenant on Economic, Social and Cultural Rights, India, and therefore the state of West Bengal, are duty bound under international law to respect and protect the human right to adequate food of each and every person. For this matter I ask you to urgently take the following steps to meet the related obligations:
– Start negotiations immediately with affected peasants about the restitution of farmland and provide land to landless agricultural workers so that they can resume their work and
sustain themselves and their families.
– Put environmental safeguards in place so that the whole area with its rich agricultural lands, regains the quality that it had before the construction of the Tata plant and stop the conversion of land to non-agricultural purposes in the surrounding area.
– Ensure the right to food of affected people in the interim period.
– Ensure that police officers and other parties responsible for the violence imposed on the
villagers, are brought to trial and properly prosecuted for their crimes and that any further kind of harassment of (and spying on) the activists of the movement is stopped.
Please inform me about the action you will take regarding this matter.
Yours Sincerely,

Traduzione
Sri Buddadheb Bhattacharjee
Chief Minister, Government of West Bengal
Writers’ Building
Kolkata, INDIA 700001

Egregio Sig. Primo Ministro

Sto seguendo la situazione a Singur con grande preoccupazione. Sono informato sull’esproprio forzoso fatto dal Suo Governo a favore dell’impianto automobilistico della Joint venture di Tata e Fiat e della decisione unilaterale della Tata di andarsene da Singur.
Il trasferimento dell’impianto in un altro luogo non risarcisce le violazioni dei diritti umani commessi dallo stato del Bengala Occidentale nel contesto dell’esproprio della terra né restituisce la terra ai contadini ai quali era stata tolta. Per questo motivo mi rivolgo a Lei di dare alta priorità a questa questione.
La perdita di queste terre sulle quali si potevano fare molteplici coltivazioni ha portato ad una molteplicità di problemi agli agricoltori coinvolti, ai mezzadri ed ai braccianti cosi come anche ai lavoratori a domicilio, agli artigiani e ai piccoli imprenditori locali e ha causato un lungo e intenso periodo di lotte per riprendersi la terra e la propria vita, dirante il quale gli abitanti dei villaggi sono stati oggetto di violenze da parte della polizia e ad atti di intimidazione che hanno portato alla morte del giovane
Rajkumar Bhul il 25 Settembre 2006 e allo stupor collettivo ed omicidio di
Tapasi Malik, militante del Comitato “Save Farmland”, nel Dicembre 2007. Più di 15.000 vittime sono ora esposte alla perdita dei propri mezzi di sussistenza ed alla fame. Ora esse hanno bisogno della restituzione della terra e di compensazioni adeguate per i danni subiti nel contesto delle violazioni di diritti sopra accennati. Il Bengala Occidentale è obbligato a fornire
Risarcimenti per i diritti violati, indipendentemente dal fatto che Tata se ne vada dal Bengala Occidentale oppure no.
Come persona che lavora per il diritto al cibo. Vorreo ricordarLe che come stato partecipante all’Accordo Internazionale sui Diritti economici, sociali e culturali, India, e pertanto anche lo Stato del Bengala Occidentale, sono tenuti in basse alla legge internazionale a rispettare e proteggere i diritti umani ad una alimentazione adeguata per ciascuna ed ogni persona. Per questa ragione Le richiedo di urgentemente prendere le seguenti misure per dare risposta agli obblighi conseguenbrti:
Iniziare immediatamente negoziazioni con i contadini coinvolti circa la restituzione della terra agricola e dare terra ai braccianti in modo che possano rimettersi al lavoro e provvedere a se stessi ed alle loro famiglie.
Adottare misure di protezione ambientale cosi che l’intera area con terre agricole ricche, possano riconquistare la qualità che avevano prima della costruzione dell’impianto TATA e mettere fine al cambiamento di destinazione d’uso delle terre agricole nelle aree circostanti
Assicurare il diritto al cibo alla popolazione coinvolta durante il periodo interim
Assicurare che i funzionari di polizia ed altre persone responsabili della violenza inflitta agli abitanti dei villaggi, siano posti sotto giudizio e processati in modo appropriato per i delitti commessi e che lo spionaggio ed altre forme di persecuzione degli attivisti del movimento siano bloccate.
Le sarò grato se vorrà informarmi circa le decisioni che prenderà su questa materia.
Distinti saluti

Indirizzi

Chief Minister of West Bengal
Shri Buddhadeb Bhattacharjee
Chief Minister
Government of West Bengal
Writer’s Building
Kolkata- 700001
Email: [email protected]
Fax: +91-33-22145480

Prime Minister of India
Dr. Manmohan Singh
Prime Minister of India
Room 152, South Block,
New Delhi – 110001
Fax:+91-11-23016857

President of India
Smt. Pratibha Devisingh Patil
President of India
Rashtrapati Bhavan
New Delhi, 110004
Email: [email protected]
Fax: +91-11-2301-7290

Per conoscenza inviare anche a:
Tata Motors
Bombay House, 24 Homi Mody St.
Mumbai, 400 001, India
Fax: +91-22-6665-7799

FIAT Headquarters
250 Via Nizza
10126 Turin, Italy
Fax: +39-011-006-3798