Novità libri – Prisca Giaiero – Daisaku Ikeda maestro di dialogo – Recensione di Cinzia Regini

Prisca Giaiero, Daisaku Ikeda, maestro di dialogo, La Meridiana, Molfetta 2008, pagg. 250, € 18,00.

In genere quasi tutti si dicono disponibili al dialogo, ma nei conflitti dialogare non è affatto facile. E’ una capacità alla quale è necessario educarsi ed esercitarsi. Nella sua incessante e intensissima attività, Daisaku Ikeda, presidente dell’Istituto buddista Soka Gakkai, ha offerto molti esempi di dialogo. Al centro del suo pensiero c’è l’idea che la trasformazione profonda della persona sia la chiave per la pace, per il benessere di tutti gli esseri viventi e per un armonioso rapporto con la natura. Senza questa rivoluzione umana le riforme sociali e strutturali, egli sostiene, non riuscirebbero da sole a produrre effetti duraturi. La azioni di Ikeda nascono quindi dalla fede nella capacità delle persone di costruire legami di amicizia e di fiducia. Di lui Michail Gorbaciov ha detto: “Daisaku Ikeda è un esempio di riformatore sociale moderno, religioso ed educativo, che ha saputo utilizzare l’infinito potenziale di una religione per costruire relazioni di amicizia e legami culturali tra le nazioni di tutto il mondo. Egli mostra di avere una visione planetaria assente da ogni tipo di pregiudizio. Una qualità particolare di questa prospettiva è il suo genuino interesse verso la gente comune con cui lui stesso ha un eccellente rapporto. Il caposaldo della sua filosofia, del resto, è proprio il valore che si dà alle persone comuni.” Nonostante i suoi ottant’anni Ikeda, che è anche un ottimo fotografo come dimostrano alcune sue immagini poste a conclusione del libro, continua ancora oggi con fresco entusiasmo a battere le strade del mondo per rilanciare il dialogo. Egli afferma: “Gli esseri umani sono creature dialogiche; abbandonare il dialogo significa abbandonare la nostra umanità. Senza dialogo la società è come avvolta nel silenzio della tomba”.
L’introduzione al libro è stata scritta da Giovanni Salio, presidente del Centro Studi Sereno Regis di Torino.

Cinzia Regini