Un premio a Amma e Appa

Marinella Correggia

Krishnammal e Jagannathan, attivisti gandhiani da cinquant’anni impegnati nei villaggi per quell’India «dalla semplice vita e dal grande pensiero» che il mahatma sognava, hanno ricevuto un importante riconoscimento internazionale: il cosiddetto premio «Nobel alternativo» (Right Livelihood Award) assegnato ogni anno dal 1980 a persone e gruppi, in particolare del Sud del mondo, che lavorano per una società migliore e un’economia più giusta. Il premio fu creato nel 1980 dallo scrittore tedesco-svedese Jakob von Uexkull per riconoscere forme e luoghi di impegno ignorati dal Premio Nobel. Gli altri destinatari del 2008 sono: la giurista somala Asha Hagi, la giornalista statunitense Amy Goodman della radio e tivù alternativa Democracy Now! e la ginecologa tedesca Monika Hauser.

I coniugi Krishnammal e Jagannathan, 82 anni lei, 96 lui, vivono a Kuthur, nello stato indiano meridionale del Tamil Nadu. Hanno portato l’eredità gandhiana nel ventunesimo secolo. Dall’epoca dell’indipendenza lavorano a fianco degli intoccabili e dei braccianti senzaterra, oppressi in passato da latifondisti e medioevali strutture castali, ora minacciati (anche) da un modello di sviluppo escludente. La loro vita è un romanzo sociale.

Lui, di casta alta, nel 1942 aderisce al movimento indipendentista «Quit India» e passa tre anni e mezzo in prigione.

Lei, intoccabile, sin da giovanissima lavora con il movimento gandhiano.

Si sposano – rompendo le regole della separazione castale – nel 1950, nell’India ormai indipendente, una grande speranza che li avrebbe via via delusi. Da allora insieme lavorano in vari stati dell’India per la riforma agraria (nel Bhoodan Movement), contro le caste e per applicare nei villaggi un modello di vita e lavoro fondato sulla giustizia sociale e sull’equilibrio con la natura. L'”Economia della permanenza” come la chiamava l’economista Kumarappa, amico di Jagannathan.

Nel 1981 Amma e Appa (mamma e papà, così li chiamano tutti) si stabiliscono nel Tamil Nadu e fondano il movimento Lafti, Land for Tillers’s Freedom, «Terra per la liberazione dei braccianti». La riforma agraria infatti non è stata attuata che parzialmente, e il Lafti cerca di far redistribuire altri terreni. Difficilissimo: le banche fanno storie con i prestiti, la burocrazia con le registrazioni.

Il Lafti riesce però a distribuire 13.000 acri ad altrettante famiglie che diventano poi protagoniste – soprattutto le donne – di programmi socioeconomici: artigianato di villaggio, habitat, nutrizione, istruzione dei bambini, corsi di computer per i dali (gli intoccabili), rimboschimento… E l’impegno politico perché l’India non si sottometta alle multinazionali e al profitto – ma su questo Jagannathan (che da qualche anno è gravemente ammalato) si è dichiarato sconfitto.

La sfida degli ultimi anni è contro la distruzione dell’ecosistema costiero causata dai grandi allevamenti di gamberetti destinati all’export; terra coltivabile che diventa desertica, pozzi d’acqua salinizzati… Digiuni a ripetizione, ricorsi alla Corte Suprema (vinti ma non applicati).

Nel Natale 2004 lo tsunami colpisce anche le aree del Lafti, e Amma è assorbita dai soccorsi e dalla ricostruzione. Krishnammal e Jagannathan sono gandhiani prima di tutto nella propria vita. Semplicissima, vuota di oggetti quanto piena di interessi e passioni. Li ricordiamo, già anziani, peregrinanti sotto il sole cocente di New Delhi dove erano arrivati dopo due giorni in treno dal Tamil Nadu (classe economica) per cercare di convincere i politici a mettere al bando gli impianti di gamberetti.


Fonte: http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/03-Ottobre-2008/art13.html


 

Per approfondimenti:

Libri
Laura Coppo, “Terra, gamberi, contadini ed eroi”, Emi, Bologna 2002
“LE LEGGENDE VIVENTI DELL’INDIA. I SAGGI DELL’AZIONE VOLONTARIA” VANI. New Delhi

Video
Gamberetti, buoni da morire! durata: 127,13 min. (disponibile on line su  http://www.arcoiris.tv
Il LAFTI in marcia verso il Gram Swaraj. Casa per la pace. S. Gimignano (SI). Centro audiovisivi CANS Verona. 1983. (disponibile c/o Overseas)
Villaggi gandhiani 1991. Gruppi del Movimento Gandhiano Sarvodaya operanti nei villaggi indiani. Di Luigi Nicolis. (disponibile c/o Overseas)
Gandhi forever. Per un’economia di giustizia. 1998. A cura di Deborah Keithan (prima parte). EMI. (disponibile c/o Overseas)
Operazione Futuro di Speranza. Natale 1998. I bambini adottivi incontrano i genitori adottivi italiani. Gruppo 1% di Sestola. (disponibile c/o Overseas)
Nell’India di Gandhi. Assefa Italia. (disponibile c/o Overseas)
Gandhi e la ricerca della verità del Gandhi National Memorial Found. CANS Verona (disponibile c/o Overseas)

Riferimenti e contatti
Krishnammal Jagannathan, Lafti Vinoba Ashram Kuthur – 611 105 Nagapattinam District, Tamilnadu, India
LAFTI: Land for Tiller’s freedom (“Terra per la liberazione dei braccianti”)
Associazione italiana Overseas, da tempo partner di LAFTI – via per Calstelnuovo R.ne, 1190 – 41057 Spilamberto / MO – Tel 059 785425 – Fax 059 7860055 – Email  [email protected]
sito http://www.overseas-onlus.org/