Convegno di studi – 68-89 una lezione per l’oggi – 2-4 ottobre 2008

CONVEGNO
DAL SESSANTOTTO ALL’OTTANTANOVE; UNA LEZIONE PER L’OGGI

Giovedì 2, Venerdì 3 e sabato 4 ottobre 2008

…Per assicurare uno sviluppo durevole della poderosa umanità che vivrà nella nuova era, è necessario mettere completamente al bando dai criteri della sua evoluzione e cultura la guerra e con essa ogni forma militare e non militare di violenza.
– Il primo mutamento necessario nella nostra visione tradizionale e nei nostri valori consiste nel liberare noi stessi e le nostre società dal “complesso della violenza” ereditato dai nostri antenati. Per loro il ricorso a mezzi violenti era naturale perché, più deboli di altre creature e ancora insufficientemente dotati di esperienza e di strumenti, dovevano stare sempre in guardia e sulla difensiva.
– Ecco perché, seppur sbagliando, la violenza è ancora considerata parte della natura umana, mentre è il concetto di nonviolenza che dovrebbe piuttosto diventare uno dei nostri valori fondativi. Ammetto che questa realtà è a poco a poco riconosciuta e che la violenza, vecchio modo per sopravvivere o di ascesa, è ora vista come la principale causa di distruzione. La violenza e la sua giustificazione ideologica di qualunque sorta sono di fatto dei residui di un passato che non c’è più, delle malattie culturali e delle patologie incompatibili con la nuova era così come potrebbero esserlo la schiavitù o i sacrifici umani per la società contemporanea.
– La pace è il fattore primario in qualunque caso in cui gli obiettivi da perseguire siano lo sviluppo, la qualità della vita e l’autorealizzazione. E la pace deve essere intesa nel suo significato più profondo e più ampio di non violenza, non solo a tutti i livelli e settori della società umana, ma anche nelle relazioni tra società umana e Natura.

Aurelio Peccei

Questo testo, che Aurelio Peccei, il fondatore del Club di Roma, scriveva nel 1984, esprime efficacemente l’intento con il quale abbiamo pensato questo convegno.
Il Sessantotto fu una stagione complessa e densa, ricca di contraddizioni ma anche di feconde intuizioni e di slanci generosi. Non possiamo in questa sede affrontare tutti gli aspetti che in qualche misura ad essa si richiamano: dallo sviluppo del movimento delle donne al fiorire del dissenso cattolico, dalle lotte operaie ai movimenti di base che animarono diversi settori della società…
Di quella stagione vorremmo riprendere in particolare alcuni fili, quelli che negli anni successivi sfociarono nelle lotte nonviolente in diverse aree del mondo, dagli U.S.A. ai paesi dell’Est sotto controllo sovietico, fino a trasformare le relazioni internazionali e a porre all’ordine del giorno alcune questioni che oggi sono diventate cruciali: la questione dell’equità e della democrazia, del superamento della violenza nelle relazioni interpersonali e internazionali, della ricerca di modelli sostenibili di società e di vita, per una convivenza possibile tra esseri umani di diverso genere, età, formazione, cultura e tra essi e la Natura che tutti accoglie e sostiene.
Per questo abbiamo inteso rivolgere questa iniziativa in particolare ai giovani degli ultimi anni della scuola superiore e dell’Università, per i quali ci sembra quanto mai importante saper interrogare il passato per cercarvi radici, ragioni e motivi di speranza per l’oggi e per il domani.

Organizzato da:
Centro Studi Sereno Regis, MIR-Movimento Nonviolento, ACMOS, Libera Piemonte, Istituto per l’Ambiente e l’Educazione Scholé Futuro ONLUS, Associazione Assefa Torino, Centro Interateneo di Studi per la Pace,
con il patrocinio della della Città di Torino, della Provincia di Torino e della Regione Piemonte,
e con il contributo della Regione Piemonte, della Compagnia di San Paolo e della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino.

PROGRAMMA

Giovedì 2 ottobre, Giornata Internazionale della Nonviolenza
Salone del Gruppo Abele, corso Trapani 95/a

Ore 8,30-11
Dalla Lettera di don Milani ai cappellani militari, al Servizio Civile, oggi

– Introduzione al convegno
Nanni Salio, Presidente del Centro Studi Sereno Regis, Torino

– L’obbedienza non è più una virtù? Obiettare per scegliere
Davide Mattiello, ACMOS, Libera Piemonte

– Quando l’obiettore alle armi andava in prigione: il movimento italiano per l’obiezione di coscienza.
Sergio Albesano (Movimento Nonviolento) intervista gli avvocati Bruno Segre e Bianca Guidetti Serra

Intervallo

Ore 11,15-12,15
Gruppi di confronto e discussione

Ore 12,15-13
Restituzione in plenaria

Venerdì 3 ottobre, ore 17,30
Libreria La Torre di Abele – via Pietro Micca, 21 – Torino

Presentazione del libro di Anna Bravo, A colpi di cuore. Storie del sessantotto, Laterza, 2008
L’autrice ne parla con Elisabetta Donini (Donne in nero, Torino) ed Enrico Peyretti (Movimento Internazionale della Riconciliazione)
Coordina Angela Dogliotti Marasso (Centro Studi Sereno Regis)

Sabato 4 ottobre
Salone del Gruppo Abele corso Trapani 95/a

Ore 9-13
Significati del Sessantotto

– Introduzione: movimenti e politica
Giuliano Martignetti, Ecoistituto del Piemonte Pasquale Cavaliere

– Democrazia e potere
Marco Revelli, Università del Piemonte Orientale

– Violenza e nonviolenza
Anna Bravo, storica, Università di Torino

– Una testimonianza a due voci di protagonisti del sessantotto torinese:
Maria Teresa Gavazza e Mauro Barrera, insegnanti

Proiezione del documentario di Steve York: Nashville: “We Were Warriors”, voce narrante di Ben Kingsley, USA 2000, durata 32’, sull’origine del movimento per i diritti civili dei neri negli USA

Ore 15-18,30
Dagli anni Sessanta all’Ottantanove: nuovi movimenti e nuovi paradigmi

– Introduzione
Enrico Peyretti, Movimento Internazionale della Riconciliazione

– Che cosa rimane del ’68? Un bilancio orgoglioso
Ekkehart Krippendorff, Libera Università di Berlino

– Dai diritti civili all’opposizione alla guerra: Martin Luther King
Lidia Maggi, pastora della Chiesa Battista

– A quarant’anni dalla fondazione del Club di Roma: Nonviolenza tra gli uomini e con la Natura
Mario Salomone, presidente dell’Istituto per l’Ambiente e l’Educazione Scholé Futuro ONLUS

– Un’esperienza gandhiana di economia sostenibile: l’Assefa
Elena Camino, Assefa, Università di Torino

– Conclusioni: Quarant’anni dopo quali alternative?
Giuliano Martignetti, Ecoistituto del Piemonte Pasquale Cavaliere

Per le scuole: sono disponibili materiali e filmati sulle lotte nonviolente del Novecento da richiedere al Centro Studi Sereno Regis per attività da svolgersi anche durante il corso dell’anno scolastico

Info: [email protected]; www.serenoregis.or

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