Il pensiero disarmato

Marco Catarci, “Il pensiero disarmato. La pedagogia della nonviolenza di Aldo Capitini”, prefazione di Alex Zanotelli, Gruppo Abele, Torino 2007, p. 317

Il volume offre un percorso di scoperta e di confronto con il pensiero “disarmato” del principale teorico italiano della nonviolenza: Aldo Capitini. In un contesto come quello attuale – in cui, come Alex Zanotelli evidenzia nella sua prefazione al volume, vi è una profonda connessione tra guerra e sfruttamento di persone e di risorse – la prospettiva nonviolenta rappresenta una proposta propriamente pedagogica di liberazione dalle dinamiche di oppressione, per la costruzione di spazi di partecipazione politica e di una feconda cultura di pace, vale a dire una cultura in grado di preparare, sviluppare, difendere la pace. Confrontarsi con il pensiero di Aldo Capitini consente di ritrovare un’idea di educazione che sia attività di acquisizione di un sapere inteso, anzitutto, come “competenza per il cambiamento”: se la violenza è mezzo di conservazione sociale, l’educazione deve essere necessariamente intesa nella sua valenza di strumento di trasformazione sociale. La pedagogia si fa, così, riflessione sul possibile.