Osservatorio Internazionale – 17/05/2005

redazione

OSSERVATORIO INTERNAZIONALE

giovedì 17 maggio – dalle 17,45 alle 20

La resistenza nonviolenta in Palestina

interviene

Carla Biavati, della Rete Corpi Civili di Pace che ha partecipato alla seconda conferenza internazionale della resistenza nonviolenta in Palestina, svoltasi dal 18 al 20 aprile 2007 a Bil’in.

Bil’in è un piccolo villaggio a nord-est di Ramallah, che secondo gli accordi di Oslo e’ classificato come zona A, quindi dovrebbe essere sotto completo controllo palestinese.

I circa 1600 abitanti di Bil’in sono prevalentemente agricoltori e la costruzione del muro ha sottratto loro il 60% delle terre coltivabili. Le proteste contro il muro israeliano sono cominciate nella primavera del 2005 su iniziativa del comitato popolare del villaggio di Bil’in (www.bilin-village.org/ ) e sono state appoggiate sin dall’inizio dai pacifisti israeliani e internazionali. In questi due anni dopo la preghiera del venerdi’, ogni settimana un corteo è partito dal villaggio per cercare di arrivare il più vicino possibile alla zona in cui il muro è in costruzione per cercare di rallentare il lavoro delle ruspe, con azioni di disobbedienza civile e nonviolenta.

Le manifestazioni hanno avuto esiti differenti, a volte grazie alla creatività delle azioni messe in atto sono riuscite a rallentare o a bloccare i lavori, altre volte sono state soffocate sul nascere dalla repressione dell’esercito israeliano. Una repressione fatta di lacrimogeni, bombe sonore e proiettili di gomma che ogni venerdì ferisce in modo più o meno grave una decina di manifestanti.
Le proteste di Bil’in sono diventate un simbolo di resistenza popolare e nonviolenta all’occupazione.

La tenda allestita nel paese di Bil’in ha visto la partecipazione di 400 persone e l?avvicendarsi di decine di relatori palestinesi, israeliani e internazionali, tutti gli interventi sono stati tradotti in simultanea in Arabo, Ebraico, Inglese e Francese.