SE VUOI LA PACE EDUCA ALLA PACE

? Il testamento di Alfred Nobel deve essere indicato in questo luogo con gratitudine e lode come un avvenimento di massima importanza per il movimento per la pace?Davanti a tutto il mondo per la prima volta è stato pubblicamente dichiarato ?e non da un esaltato sognatore, bensì da un inventore geniale, e per di più inventore di materiale bellico-,che l?affratellamento dei popoli, la riduzione degli eserciti, la sfida dei congressi della pace si annoverano tra quegli eventi che significano il massimo per la felicità dell?umanità?.? (Bertha von Suttner, 1897)

PREMESSE
Nel 1997, a cento anni dall?istituzione del Premio Nobel per la Pace, Mairead Corrigan e Adolfo Perez Esquivel, membri autorevoli dell?I.F.O.R. (International Fellowship of Reconciliation) coinvolsero tutti gli altri Premi Nobel per la Pace viventi in un Appello a tutti i capi di stato e di governo affinché il decennio dal 2001 al 2010 fosse dedicato allo sviluppo di una cultura di pace in grado di contrastare efficacemente la violenza che, nelle sue diverse forme, fisica, psicologica, socio-economica o politica, continua a essere causa di sofferenza per numerosi esseri umani, in ogni parte del mondo.
L?assemblea generale dell?ONU, in seguito a ciò, con la Delibera n.53/25 del 10 novembre 1998, ha proclamato ufficialmente il ?Decennio internazionale per la promozione di una cultura di pace e nonviolenza a favore dei bambini e delle bambine del mondo? e con la delibera deln.53/243 del 13 settembre 1999 ha votato una ?Dichiarazione e programma di azione per una cultura di pace? che presenta alcune rilevanti affermazioni:

– la pace ?non è semplicemente l?assenza del conflitto, ma un processo positivo, dinamico, partecipativo che favorisce il dialogo e il regolamento dei conflitti in uno spirito di reciproca comprensione e cooperazione?;
– per illustrare le condizioni che caratterizzano la pace e i mezzi per raggiungerla, viene introdotto il concetto di nonviolenza; la cultura della pace viene definita, infatti, come l?insieme dei valori, delle attitudini, delle tradizioni, dei comportamenti e dei modi di vita fondati ?sul rispetto della vita, il rifiuto della violenza e la promozione e la pratica della nonviolenza attraverso l?educazione, il dialogo e la cooperazione?l?impegno a regolare pacificamente i conflitti??
– per quanto riguarda i mezzi, l?Assemblea propone ?La formazione, a tutti i livelli di responsabilità, di persone che sappiano favorire il dialogo, la mediazione, la ricerca del consenso e la gestione pacifica delle differenze?;
– l?articolo 4, infine, sottolinea che ?L?educazione, a tutti i livelli, è il principale strumento per costruire una cultura di pace??

Questa proposta accoglie e istituzionalizza una pratica di Educazione alla Pace e alla Nonviolenza diffusa ormai da alcuni decenni ad opera di singoli, centri, associazioni, movimenti e istituzioni in ogni parte del mondo, anche se il decennio si è aperto con l?attentato terroristico a New York e sta proseguendo con il terrorismo infinito della guerra su scala planetaria.
Sembrano dunque sempre più urgenti le necessità e maturi i tempi perché la pratica della nonviolenza sia insegnata nelle scuole e si diffonda in modo capillare nei diversi contesti formativi, dal momento che, come sostiene anche l?autorevole Manifesto di Siviglia diffuso dall?UNESCO, la violenza non è una condizione ineluttabile e irreversibile, ma piuttosto un processo che può essere contrastato, bloccato, trasformato.

Il presente Convegno Internazionale si pone in continuità con questi percorsi e premesse e si propone come occasione di confronto, approfondimento e scambio tra quanti si sentono impegnati in una simile direzione.