FORUM PACE DI TORINO

REPORT della RIUNIONE del 21 dicembre 2005

All’incontro hanno partecipato circa 20 persone.
La discussione sul programma, sugli obiettivi e sulla realizzazione della “settimana della pace” è proseguita con la creazione di alcuni gruppi di lavoro:
– un gruppo che si occuperà delle conferenze e dei seminari di interesse comune, la cui composizione iniziale è: Antonio, Marco, Natale, Paola, Elizabeth, Piercarlo; – un gruppo che si occuperà del progetto “casa della pace” la cui composizione iniziale è: Giovanni, Silvano e Rocco; – un gruppo che si occuperà delle iniziative artistiche/culturali la cui composizione iniziale è: Maurino, Beppe e Antonio; – un gruppo che si occuperà della comunicazione la cui composizione iniziale è: Paola e Natale.

Nella riunione:
– è stata prospettata la possibilità di realizzare un incontro con Alice Mahon (vedi nota 1) oppure con Cindy Sheehan (vedi nota 2) in cui proiettare anche il filmato-inchiesta di rai news 24 sulla strage nascosta di Fallujha. Natale, Antonio e Piercarlo si occuperanno di valutare insieme ai “ganci” locali di Alice e Cindy le possibilità concrete di promuovere l’incontro nel periodo 18/20 gennaio 2006.
– è stata offerta l’opportunità di scrivere un articolo di presentazione della “settimana della pace” nel nuovo giornale torinese dell’arci “arcipelago” che verrà distribuito in 40.000 copie.
– è stata offerta dal centro Sereno Regis la disponibilità di 6 filmati da 30 minuti ciascuno sul tema della pace da proiettare nelle scuole.
– si è pensato di creare un pannello espositivo con raffronto tra spese militari e spese per sviluppo, cooperazione e pace.
– si è pensato di creare sul sito del torino social forum un misto tra blog e forum, un “blorum” dove ospitare il materiale sulla “settimana della pace” in modo che sia disponibile per tutte le persone, gruppi e associazioni interessate.
Anche nel prossimo incontro i gruppi o associazioni che lo desiderano, si potranno candidare esplicitamente a garantire la realizzazione di una (o più) iniziative specifiche nel corso della “settimana”, proponendone un piano di massima. di conseguenza il programma della “settimana” dovrebbe essere concordemente integrato fino ad assumere una “ossatura”, naturalmente non ancora definitiva, ma sufficientemente “robusta” entro il mese di gennaio 2006.

Anche nel prossimo incontro si chiederà ai gruppi e alle associazioni che lo riterranno opportuno di contribuire alle spese per le due grandi bandiere della pace e altro materiale utilizzato per le iniziative del 4 novembre. La spesa è stata di: – 204,00 euro per le bandiere (tessuto, sarto e aste) e – 31,00 euro per le videocassette e l’acquisto del video “disarmiamo la storia”. L’eventuale esubero della somma raccolta confluirà in una cassa adibita al sostegno della future iniziative comuni. al momento sono già stati raccolti 175,00 euro.

Antonio e Marco si incaricano di scrivere il report dell’incontro, tutti di “darsi da fare” per proporre la partecipazione ai prossimi incontri ad altri gruppi e associazioni.

Il prossimo appuntamento per continuare questo percorso e riflessione comune è per il giorno MERCOLEDI’ 11 GENNAIO 2006 ALLE ORE 21 presso la sede della loc di via Assietta 13/a.

nota1
la parlamentare inglese Alice Mahon, Labour party, aveva presentato numerose interrogazioni al ministro della difesa inglese, chiedendo se corrispondesse al vero la notizia dell’uso del napalm o di agenti chimici da parte degli Stati Uniti in Iraq. Il ministero aveva sempre negato, fino a quando, il 13 giugno del 2005, con stile tipicamente inglese (tralasciamo i facili commenti sullo stile dei nostri ministri), chiede ufficialmente scusa di aver risposto il falso e ammette l’uso dell’ mk77, l’ordigno incendiario che ha gli stessi effetti del napalm. Alice Mahon esce dal parlamento perché non
vuole far parte di una coalizione che copre i crimini di guerra.

nota2
Cindy Sheehan ha perso il figlio Casey in Iraq; per tutto il mese di agosto e’ stata accampata a Crawford, fuori dal ranch in cui the “commander-in-chief” George Bush stava trascorrendo le vacanze, con l’intenzione di parlargli per chiedergli conto della morte di suo figlio; intorno alla sua figura e alla sua testimonianza si e’ risvegliato negli Stati Uniti un ampio movimento contro la guerra.

Antonio Grassedonio
Dipartimento di Elettronica
Tel. +39 011 564 4116