Recensione: “Gli ultimi giorni dell’impero americano”

?Ritengo che lo spreco dissoluto delle nostre risorse in inutili sistemi di armamenti e il crollo economico dell?Asia, così come l?ininterrotta catena di ?incidenti? militari e di attacchi terroristici alle installazioni e ambasciate americane, siano tutti presagi di una crisi che nel XXI secolo si abbatterà sull?informale impero americano, un impero fondato sulla proiezione del potere militare in ogni angolo del mondo e sull?impiego del capitale e del mercato americano per imporre l?integrazione economica globale alle nostre condizioni senza alcun riguardo per il prezzo che ciò comporta agli altri. Prevedere il futuro è un?impresa che nessun uomo con un briciolo di buon senso si azzarderebbe a rischiare. È impossibile indovinare quale forma assumerà la crisi del nostro impero da qui a qualche anno, o forse qualche decennio. Ma la storia insegna che per tutti gli imperi questo momento prima o poi arriva, ed è irragionevole pensare che l?America possa miracolosamente sfuggire al proprio destino.

Ciò di cui siamo totalmente privi, tuttavia, è la benché minima consapevolezza di come possiamo apparire agli occhi delle altre nazioni della terra. La gran parte degli americani non è probabilmente a conoscenza dei modi attraverso cui Washington esercita la propria egemonia sul globo, dal momento che gran parte della sua attività viene espletata in relativa segretezza o mascherata sotto edificanti programmi. Molti potrebbero in un primo momento far fatica a credere che la nostra posizione nel mondo sia equiparabile a un impero. Tuttavia, solo considerandoci un paese che trae profitto dall?impero che ha creato ma nelle cui strutture è rimasto al contempo intrappolato possiamo spiegarci molti aspetti del mondo altrimenti destinati a rimanerci oscuri.?